capitolo 14

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POV'CLAUDE
Grazie a Lui avevo capito a 18 anni cos'era l'affetto e l'amore che a quanto pare significavano cose diverse.
Quel legame che ci univa era particolare dato che inizió con una rissa e finì con un bacio.
Si, ho detto 'finì' perchè da quei momenti di tenerezza, io e Bryce Whitingale diventammo gli zimbelli della scuola.

Qualsiasi persona che incontrassimo fuori dall'aula dove bene o male si stava bene, ci chiedeva in continuazione se avessimo una relazione o se improvvisamente avessimo cambiato sponda.
Dato che non potevo menare tutti quelli che me lo domandarono altrimenti facevo fuori tutto l'istituto, imparai dal Bianco.
Egli era indifferente e riusciva a camminare tranquillamente a testa alta tra i corridoi cosparsi di pettegoli.

Per chi ancora non avesse capito, quella giorno, in cui la mia vita prese una piega diversa, un/una ragazzo/a ci scattó una foto che rese pubblica sul giornale della scuola in anonimo.
Mannaggia a me che qualche anno fa imposi la regola del 'vietati rapporti omosessuali'
Mi prenderei a martellate da solo.

Ma comunque...Dal giorno dopo io e Bryce non ci parlammo più, a mala pena il saluto al mattino.

Passarono dei giorni da quella foto maledetta ma non smettevano di vociferare.
Per la prima volta dopo 18 anni capì cosa effettivamente voleva dire essere attratti da una persona, tanto da provare le sue stesse emozioni.
Cercavo disperatamente di parlargli anche via telefono ma nulla da fare.

Un giorno come i tanti che passarono, finalmente il prof di ginnastica ci diede il calendario del campionato.
Dopodomani,
ore 15.30 al primo campo,
la Prominence contro la Diamond Dust.

POV'S BRYCE
Mi caddero le braccia appena lessi che la mia squadra doveva battere quella di Claude.
Io non ero incazzato con lui, volevo solo allontanarmi poichè mi resi conto di aver fatto una cazzata, ovvero l'averlo baciato.
Personalmente lo feci non tanto per lui ma per me; da quando capii i sentimenti nei suoi confronti diventai una ragazzina con le farfalle nello stomaco.
Ed è per colpa mia se era successo ció che era successo.
Se iniziarono a deriderlo e se inizió ad escludersi.
Era soltanto colpa mia.
Quindi ragionai che era meglio per tutti se gli stessi alla larga almeno fino a quando le acque non si fossero calmate.
Purtroppo dopo un mese esatto, le voci non smettevano di correre ogni cazzo di giorno.

Gli unici che ci parlavano ancora normalmente erano i nostri compagni di classe, Verdolino, Xav e Dave; anche la mia squadra ogni tanto mi chiedeva qualcosa ma io rispondevo vagamente ogni volta.

La notte prima della partita la passai praticamente in bianco tanto da addormentarmi due ore prima della sveglia.
La mattina invece ci furono normalmente le lezioni che accompagnarono di sottofondo i sette caffè della macchinetta.

Finalmente arrivó il pomeriggio.
Anzi, finalmente non sarebbe proprio la parola giusta.
Io e i miei compagni avevamo fatto progressi ma non avevo la benché minima voglia di scontrarmi con Claude che per fortuna mano a mano riusciva a riprendersi la dignità.

"Le due squadre si preparino per il saluto"
Come all'Alpine, eravamo in fila indiana per batterci il cinque prima della partita.
Il solo pensiero di sfiorare la sua mano mi mandava nel pallone (letteralmente).
Iniziammo quindi a darci il cinque a vicenda finchè non arrivó il nostro turno da capitani, ovvero il stringersi la mano davanti all'arbitro.
Lui mi fissó negli occhi mentre io guardai le mie bellissime scarpette sopra il prato appena tagliato.

Mi diede un foglietto.
Automaticamente alzai il capo chiedendo con lo sguardo delle spiegazioni ma lui si limitò a sorridere per poi girare i tacchi e andare.
Il piu antisgamo possibile cercai di leggere cosa c'era riportatovi sopra:
"se vinco dopo parliamo, se vinci tu allora ti dimenticheró come tu stai facendo con me"

Mi ero messo nei guai.
Iniziammo a giocare e ora potevo ribadire la frase precedentemente pensata.
Gli avversari erano fortissimi!
Cercai di contrastare almeno un po i continui attacchi dei nemici ma da solo era impossibile.
La mia difesa valeva meno di zero infatti solo nel primo tempo eravamo sotto di due goal.
"Che palle siamo senza speranza"
Mi buttai sulla panchina riprendendo le forze che sprecai soltanto io.
"Capitano ce la possiamo fare!"
"Si hai ragione possiamo ancora vincere!"
Tutti così ottimisti quando i risultati erano ormai gia stati scritti dalla doppietta di Claude Beacons.
"Maledetto Beacons"
Urlai che quasi lui mi sentii.

Riprendemmo la partita ma l'andazzo era anche peggio di quello del primo tempo.
O forse no...
Yakker (il tipo della festa) e Jun riuscirono a segnare con un attacco combinato.
Quell'azione mi diede speranza!
Iniziai anche io a dare il meglio di me, tanto da mettere in rete ben due goal con la mia super abilità ghiacciata.
Inutile specificare che, come segnavamo noi, lo faceva anche l'avversario, tanto da arrivare a un risultato di 4-5.
E finì così.
Con la vittoria della Prominence e una chiacchierata col capitano.

Da quello che riuscii a capire, voleva che alle 17.30 ci trovassimo davanti al dormitorio per parlare in privato.
Poichè dovevo comunque passarci davanti per rifugiarmi in camera mia per farmi una doccia e per dormirci non rifiutai.

Lo trovai seduto su una panchina con una sigaretta in bocca.
"Posso una?"
Si giró porgendomi il pacchetto e l'accendino.
Il vento tirava verso est e il fumo biancastro dava colore alle foglie marroni che cadevano.
"Allora? Cosa volevi dirmi?"
Ruppi io il ghiaccio per una volta dato che il silenzio si stava protraendo a lungo.
"Perchè mi ignori da un mese?"
Cazzo non mi aspettavo un approccio così diretto ma risposi comunque
"Perche siamo circondati da paparazzi e pettegolezzi"
"Ma non dobbiamo cambiare il nostro rapporto per loro"
Sembrava strano sentire un certo tipo di discorso da uno sprovveduto come lui e mi fece davvero piacere
"Infatti non sto cambiando, sto maturando"
Ci fu una pausa da parte del Rosso ma guardandomi in faccia con la voce tremante mi chiese
"Ah e quindi maturare per te sarebbe ignorare la persona che ami?"

Due secondi per riflettere.
Solo due secondi per connettere i neuroni.
Mi girai di scatto spintonandolo dalla parte opposta della panchina.
Non potevo vedermi ma sapevo per certo che i miei occhi spruzzavano ira.
Cla- emh..cioè Beacons era spaventato, ma io appena ripresi la calma mi alzai andandomene verso camera mia
"Sapevo che non dovevo venire cazzo."
Bisbigliai mettendo le mani nelle tasche dei pantaloncini.
"No Gazelle aspetta"
Mi girai di nuovo chiedendo in chiave ironica
"Da ora mi chiami Gazelle?"
"Emh no, cioè... Whitingale aspetta un attimo"
"Uff non ho voglia di perdere altro tempo e comunque sto morendo dal freddo dato che sono sudato e c'è l'aria quindi bye"
Ritornai verso le scale del dormitorio, quando una calda presenza mi invase la schiena dicendo
"Allora se hai freddo lascia che ti scaldi io"

Sconcertato.
La parola giusta era sconcertato.
Piu cercavo di allontanrlo da me più inaspettatamente si accollava al sottoscritto.
Non potevo ignorarlo ancora dopo un comportamento del genere...
"B-Beacons c-ci potrebbero vedere..."
"Chissene frega degli altri. Lo dici sempre anche tu no?"
"Si ma in questo caso è diverso, ti stai giocando la reputazione"
Dissi l'ultima frase girandomi verso di lui e prendendomi le mani fredde tra le sue calde mi rispose
"Preferisco perdere la dignità e il rispetto piuttosto che perdere il ragazzo che mi ha aperto il cuore"



bela rega sono coto:)
STA VOLTA HO AGGIORNATO PRESTO!
AIANAINWOANW ADORO WNAIANOW
solitamente queste situa di "hey chi rompe il cazzo nella nostra coppietta" le faccio durare almeno 3/4 capitoli invece this è durata neanche 2...
(in futuro la spiegheró un po meglio)
scusate, ma la storia è incentrata principalmente sulle personalità dei due protagonisti e sulla loro relazione quindi non volevo mettere qualcosa che stravolgesse tutto:)
Allora, nello scorso capitolo ci sono stati dei commenti (a cui ho risposto) che mi hanno fatta stra stra stra morire dal ridere!
Vi ringrazio amiche e amici miei ahahah
detto questo ci becchiamo con un prossimo capitolo
baci

Red or White?-TorchxGazelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora