capitolo 18

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POV'S CLAUDE
Non sapevo minimamente chi avesse fatto girare quella foto (nuovamente) in tutto l'edificio, soprattutto perche ritraeva me e Bryce esattamente qualche oretta fa negli spogliatoi.
Significava che era qualcuno delle due squadre poichè nessun altro allievo poteva entrarci...
Ma chi mai potrebbe essere(?) Non che adesso mi importi piu di tanto dato che avevo gia troppi occhi addosso.
Sul palco c'era ancora il mio ragazzo che era diventato tutt'uno con i suoi capelli ovvero ancora più pallido.
C'era confusione ma capii subito che gli stava per scendere una lacrima.
Ció che provava lui riuscivo a sentirlo anche io, quindi iniziai a spintonare le persone d'intralcio davanti a me.
"Si scusate" "Permesso" "E scansati anche tu cazzo"
Avevano gli occhi puntati su di me; i professori anche loro imbarazzati, cercavano di mantenerli ai propri posti.

Scesi la piccola scalinata e mi diressi subito verso al mio Bryce che si era accucciato sul primo gradino del palco.

POV'S BRYCE
Capii di piangere solamente quando sentii il mio viso cosparso d'acqua calda e salata.
Mi stavo disperando non tanto per ció che poteva pensare la gente, ma per Claude.
Per colpa mia, la sua reputazione era andata a puttane ancora peggio della scorsa volta.
Infondo era stata responsabilità mia la prima volta ad abbracciarlo e ad averlo baciato...

Mi rannichiai a mò di riccio su un gradino tappandomi le orecchie, cercando di reprimere quel vociferare rimbombatosi in tutto lo stadio.
I professori da quel che riuscivo a intravedere tra lo spazio delle mie braccia attorno alla testa, provavano a calmare tutti quando probabilmente erano loro i più scioccati.

A un certo punto sentii un calore famigliare invadermi il corpo e un profumo meraviglioso che non sentivo da qualche oretta.
Claude.
Il mio Claude era sul palco fregandosi di tutti mentre mi consolava.
"Tesoro, non piangere, non pensare a me, se non fosse stato per te io a quest'ora sarei in ospedale con il gesso al braccio, avrei ricominciato a fare risse e a perculare tutti; ma grazie al mio fidanzato sono cambiato, quindi credo sia arrivata l'ora di spiegare a questi interdetti ció che tu mi spiegasti tu a settembre"
Tirai su la testa e sorrisi amorevolmente al ragazzo che mi tendeva la mano per rialzarmi.
Poco dopo mi sorpassó e prese il microfono ancora caldo dalla mia mano.
"Prova prova mi sentite? Spero di si"
Immediatamente caló il silenzio e tutti si misero ad ascoltare le parole del rosso sul palco.

"Credo che tutti abbiano visto la foto e credo anche che debba darvi delle spiegazioni; io e Bryce Whitingale siamo fidanzati da qualche mese"
Io probabilmente diventai dello stesao colore dei suoi capelli mentre tra gli spalti si alzó un "OHHH" generale.
"Mi chiederete, allora perche hai fatto quella regola che vietava le relazioni omosessuali? Beh la risposta è semplice: non avevo ancora conosciuto Bryce. La nostra storia non è stata semplice, me ne rendo conto, peró grazie a lui sono riuscito a capire che ero un emerito cretino. Mi ha insegnato cose che in 18 anni di vita non avevo minimamente imparato. Grazie a lui, tutte le mattine mi sveglio sapendo di essere amato da una persona, che è una delle sensazioni migliori che possa esistere.
Quella regola la feci quando appunto non conoscevo questo sentimento, ovvero l'amore. Ed ora, consapevole di cio, mi scuso con tutti voi e vi chiedo di accettare il nuovo me. Io, creatore di quest'imposizione, oggi dichiaro di eliminarla per sempre. Ricordatevi: vivete la vostra vita come e con chi volete."

Silenzio.
Si udivano a mala pena i rumori del vento.
Claude scese dal palco e venne verso di me facendo cigolare il legno sotto di noi.
Avevamo tutta l'attenzione del mondo anche se in quell'istante nella mia testa esistevamo solo io e lui.
"C-Claude..."
Sorridendomi mi accarezzó una guancia e mise l'altra mano sul mio fianco.
Mi avvicinó a lui mentre sussurandomi disse
"Ti amo Bryce, non dimenticarlo"
Mi bació.
Non so quante volte fece così, ma avevo la certezza che quella fu la più bella di tutte.

Ci staccammo dopo un minuto buono e mentre eravamo distanti mezzo centimetro, una figura tra la folla si alzó e inizió ad applaudire.
Probabilmente era Byron che venne subito seguito dal Verdolino con i suoi fischi riconoscibilissimi.
Inaspettatamente tutti gli alunni iniziarono ad applaudire e ad esclamare vari complimenti.
Adirittura verso le ultime file vidi due ragazzi proprio come noi che si baciarono noncuranti dei commenti che potessero ricevere.

Eravamo felici così.
Probabilmente non era una delle relazioni più stabili di sempre dato che entrambi avevamo un carattere particolare ma i fatti dicevano l'esatto opposto.

passó qualche giorno...

Quella famosa regola decisa anni fa da Claude Beacons in persona si era tramutata nell'esatto opposto.
Una mattina mentre andavamo a scuola mano nella mano, vedemmo uno striscione appeso su tutto il cancello con scritto una frase che pronunció Beacons (in chiave ironica) in quel famoso discorso:

"vivete pure come e con chi volete ma ricordatevi di scegliere: Red or White?"

  fine


bela rega sono coto:)
È FINITA MA... NON CANCELLATELA.
come nella scorsa storia, faró un capitolo extra ovvero la nostra coppietta proiettata nel futuro.
forse proprio li scopriremo il vero 'colpevole' delle maledette foto :(
chi aveva letto la precedente storia forse avrà pensato "mh ma è un deja vu sto finale..."
ed è esattamente così (intendo il pezzo tra Xav e Hunter) hihihi.
e nulla non è ancora il momento di dirci addio ehhh
detto questo ci becchiamo con l'ultimissimo capitolo
baci

Red or White?-TorchxGazelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora