capitolo 8

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(se volete mentre leggete ascoltate la canzone qui sopra, della colonna sonora di un gioco che adoro:)

POV'S BRYCE
L'occhio sinistro era lucido, forse perche nemmeno io avrei voluto sentirmi dire ció che appunto avevo detto.
Byron mi segui fuori dalla porta e anche lui rimase a bocca aperta dall'individuo appena scomparso nell'oscurità del corridoio che in questo momento faceva pendant col suo cuore.
Non sapevo se dovevo fermarlo oppure no, in fin dei conti non l'avevo ne insultato ne detto calunnie su di lui; il fatto che non mi parli e che mi abbia causato problemi penso sia palese anche ai muri eppure...
Eppure dentro di me sentivo una specie di legame (seppur malato e insensato) che ci poteva collegare; un qualcosa che anche in futuro poteva essere tale da fermarlo e spiegargli tutto il discorso.

Ma cosa sto pensando... infondo potrebbe essere solo un caso, magari si era dimenticato qualcosa e non ha sentito la conversazione. E soprattutto non gli interesso minimamente quindi il problema in questione non esisteva.
Ciononostante avevo capito che quella figura, scomparendo nel buio umido del corridoio, sarebbe stata fissa nella mia testa sia in positivo che in negativo...

POV'S CLAUDE
Si, probabilmente si era accorto che ero io a spiarli. Stavo camminando tra la fila di mura con le mani in tasca ripetendo nella mente 'in queste 48h mi ha solo causato problemi'.
Davvero gli ho causato problemi?
Davvero lui sarebbe contento se non gli rivolgessi minimamente la parola?
Davvero vorrebbe che io sparissi?
So di aver sbagliato a iniziare la rissa e a nominare sua madre invano, ma i piu piccoli si devono trattare cosi; perche sono io il superiore, quello piu grande, quello che comanda, non lui.
I piu piccoli sono i piu deboli e quelli che devono eseguire gli ordini dei piu grandi.
È cosi vero?
In casa è sempre stato cosi quindi ora devo fare anche io quello che i miei fratelli facevano a me. Giusto?
Non sono piu sicuro; ho mille pensieri per la testa, uno che contraddice l'altro ma che hanno tutti la stessa domanda finale:
IO COSA PROVO DAVVERO PER BRYCE WHITINGALE?

Odio? Amicizia? Amore? Indifferenza?
No.
Era un sentimento che ondeggiava tra questi appena elencati. Come potevo dimostrarglielo?
Come potevo fargli capire che io non sono fatto cosi? Che posso essere dolce;
che so come ci si prende cura delle persone;
che riesco a sorridere;
e che riesco a voler bene a qualcuno anche dello stesso sesso;
COME?

La frustrazione e la rabbia stavano prendendo posto in tutta la tempesta che avevo in testa. Domande e risposte ad altre domande mi stavano accerchiando sempre piu togliendomi quella poca aria rimasta tra le mura del corridoio a mia vista infinito.
I suoi occhi ghiacciati che non riuscivo a vedere perche di spalle, si facevano responsabili di tutti questi quesiti a cui non riuscivo dare risposta.
Passo dopo passo ero arrivato alla rampa delle scale.
Il rumore del legno vecchio misto all'odore di foglie che proveniva dalle persiane socchiuse, mi annebbiava leggermente la mente piu di quanto lo fosse gia; e soprattutto i miei sentimenti anch'essi ombreggiati dai pensieri, si chiedevano come si fossero originati. Il senso di appartenenza a una persona dopo neanche 48h di conoscenza, era un'emozione poco chiara e incomprensibile per il mio cervello che a poco a poco stava andato in tilt.

POV'S BRYCE
Lo lasciai andare senza dirgli mezza sillaba. Avevo paura della sua reazione.
Mi diede solo un occhiata, una di quelle che si danno o i morosini tra i banchi di scuola o i ragazzi in fila per la sedia elettrica.
Ecco era un misto di entrambi e appunto per quello decisi di rimanere in silenzio.
Se le mie misere parole lo avevano toccato, significava che si era reso conto delle sue azioni.

Peró in quel preciso istante, dove i nostri occhi sia bollenti che ghiacciati si incontrarono...
Beh non lo dimenticai mai dato che è proprio da quella serata che la nostra storia ebbe inizio.
Cio che ci rappresentava erano il bianco e il rosso, sia come i nostri colori preferiti, sia come il tono dei capelli e degli abiti, sia come le squadre di calcio e soprattutto come le nostre anime opposte, ossia quella fredda e bianca che voleva a tutti i costi addolcire quella calda e rossa.

POV'S BRYCE and POV'S CLAUDE

'Questo era il mio momento.
Il momento per dimostrare all'altro che si sbagliava.
Il momento di dimostrare di essere migliore rispetto all'idea che si era fatto.'

Pensai ció mentre camminavo allontanandomi da Lui.


bela rega sono coto:)
metto le mani avanti, questo capitolo l'ho apposta scritto come "momento di riflessione" per entrambi.
Spero siate riusciti a capire i problemi interiori e psicologici di Claude che purtroppo influiscono sulla sua vita sociale; il fatto che non riesca ad approcciarsi come vorrebbe e i sentimenti confusi che prova verso l'Albino...

Invece Bryce nonostante appaia freddo e rigido, in realtà ha anche lui un cuoricino pronto ad aprire alla persona giusta, che sia Claude?

Ora dovrebbe essere QUASI tutto chiarito sulle loro anime e sui loro caratteri nascosti.
Vedremo cosa succederà...
detto questo ci becchiamo con un prossimo capitolo
baci

Red or White?-TorchxGazelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora