Capitolo 5

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Martina

Esco di casa per andare come ogni giorno a scuola, la casa come sempre è vuota, silenziosa e ogni volta che chiudo la porta per uscire è come se lasciassi lì dentro tutte le frustrazioni, tutto il dolore che spesso provo a sentirmi sola. Torno indietro quando mi rendo conto di non aver indossato il mio braccialetto porta fortuna. Mi ritrovo con le ragazze fuori dal cancello, manca solo Lodo che arriva poco dopo di corsa, << Non mi è suonata la sveglia >> brontola con il fiatone tenendo una mano sul petto, << O non l'hai sentita >> ribatte Mechi ridacchiando, << Probabile >> conferma la bruna << Poi ho fatto tardi ieri sera perché non riuscivo a capire i compiti di matematica >> spiega, << Strano >> esclama Alba ridendo. << Ciao >> una voce attira la nostra attenzione e accanto a noi ci troviamo un ragazzo che fa parte dei 5 stupidi, come piace definirli a me. << Non mi sono ancora presentato, piacere io sono Facu >> allunga una mano e noi gentilmente gliela stringiamo. Ci osserva con un sorriso smagliante, << Ti ho vista alla festa sabato >> si riferisce poi ad Alba guardandola con attenzione, << Mi piacciono i tuoi ricci >> le fa un complimento lui, << Grazie >> risponde imbarazzata Alba, e pure lui sembra imbarazzato tanto da puntare il suo sguardo a terra facendo passare una mano tra i suoi capelli scuri. Ci guardiamo in silenzio, non capendo bene cosa stia accadendo. << Facu >> lo chiama una voce e poi il ragazzo che si è scontrato con Mechi lo affianca. << Ciao Fran >> lo saluta lui dandogli il cinque, << Che si dice di bello qui? >> domanda guardandoci e poi fa un sorriso strafottente alla bionda che ricambia con uno sguardo infastidito dalla sua presenza. << Niente che ti importi cazzone >> le risponde lei, << Sei sempre così avvelenata? >> gli chiede con un aria maliziosa. << Fottiti >> la sua risposta arriva come un pugno nella stomaco, Fran ridacchia. << Ragazzi è da 10 minuti che vi cerco >> si lamenta Diego che si unisce a noi, << Stavamo parlando con queste splendide ragazze >> dice con ironia Fran, << Buongiorno >> ci saluta il ragazzo con la faccia di un play boy nato. << Giorno >> risponde Cande e io la guardo con uno sguardo che le fa capire di smetterla di essere così amichevole. << Noi andiamo dentro >> interrompe questo momento Lodo, perché credo che senta che stia per scoppiare una guerra tra la bionda e Fran che si lanciano delle occhiate che farebbero paura a chiunque. << Dove scappate? >> brontola Diego quando ci avviamo verso l'entrata della scuola. << Lontano da voi >> le risponde la bruna e poi gli volta le spalle. << Ehi... sono un ragazzo per bene io... ti ho pure offerto da bere alla festa! >>, Lodo si rivolta ancora una volta per guardarlo, << Grazie, sei stato davvero molto gentile, ma questo non cambia il fatto che è meglio starvi alla larga >> conclude. Io ridacchio alle sue parole, entriamo a scuola e percorriamo i corridoi per arrivare in classe. Ridiamo per via della faccia che hanno fatto quei tre ragazzi quando li abbiamo lasciati lì come dei polli, increduli delle nostre reazioni nei loro confronti. << Sei stata acida >> commenta Cande rivolta a Lodo, << E' quello che si meritano >> le spiego io, << Non siamo come te che ti lascia abbindolare da loro >> fa spallucce Mechi, << Non è assolutamente vero >> ribatte la rossa, << Mi pare che non ti sei fatta problemi alla festa a gettarti tra le braccia di quel ricciolo >> le faccio notare. << Ruggero, si chiama Ruggero >> mi fa notare a sua volta, << Che importa? >> replico io, << E poi non mi sono buttata tra le sue braccia, era solo un ballo... che tu hai interrotto >> mi rimprovera, << Per fortuna altrimenti saresti stata una delle tante... e tu non vuoi far parte della lista delle loro conquiste spero >>. La osservo, << No >> dice << Ma è sempre bello quando qualcuno ti nota >> sorride lei. << Alba tu dovresti stare attenta a quel Facu... è palese che voglia provarci con te "mi piacciono i tuoi ricci" è solo un modo per dirti "mi piacerebbe fare sesso con te" >> interviene Lodo per mettere in guardia la riccia, << Già suonava molto in quel modo >> conferma Mechi. << Davvero voi ci avete letto questa cosa in quella semplice Frase? >> chiede confusa, << Si >> rispondiamo in coro io, Mechi e Lodo, << A me è sembrato un semplice complimento >> interviene Cande e tutte e tre scuotiamo il capo, << Tu fai fatica a capire che quelli sono dei corteggiatori seriali che puntano a portarti a letto vero? >> le domanda sarcastica Lodo. Difronte a noi, nel corridoio della nostra classe, vediamo Jorge che parla con una nostra compagna di classe, alzo gl'occhi al cielo, appena ci nota un sorriso gli si forma sul volto, quel sorrido che fa per far cadere le ragazze ai suoi piedi. << Cercavo proprio voi >> ci dice bloccandoci la strada, << Che vuoi? >> gli chiede Mechi, << Sapere se vi siete divertite alla nostra festa >> fa spallucce. << Molto, è stata fantastica >> risponde subito Cande, << Bene >> sembra entusiasta della risposta << Allora vi inviterò ancora >>, posa i suoi occhi su di me e mi scruta in silenzio, mentre Cande è esaltata per il fatto che ci inviteranno alle loro feste. << Carina, in realtà la festa in se era magnifica, ma c'erano delle persone che sai... mi irritano >> dico io guardandolo e facendogli capire che parlo di lui, << Come sta la tua... amica o ragazza o bambola che volevi portati a letto? Come la devo chiamare? Le hai chiesto scusa per come l'hai trattata? >> incrocio le braccia al petto. Lui ridacchia, << Non molli mai tu? >> chiede in modo retorico << Sei sempre pronta ad attaccarmi, sai potresti essere anche più amichevole alcune volte non sarebbe male >> fa un leggero passo verso di me e ci troviamo faccia a faccia, << Neanche per idea, essere amichevole per te significa che ci sto, quindi evito, così non creiamo fraintendimenti >> gli faccio un sorriso bastardo. Il suono della campanella lo salva dai miei attacchi, << Dobbiamo andare in classe ora... scusaci >> con una mano lo spingo per farmi passare, ed è la prima volta che entro in contatto con lui, che in qualche modo ci tocchiamo. Noto la sua espressione sul viso a quel contatto, come se fosse stupito da qualcosa che non riesco a capire, ma lascio perdere ed entro in classe. << Tini potresti trattarlo meglio, e non saltargli sempre alla gola >> mi rimprovera Cande, << Assolutamente no >> ribatto io, << Però ha ragione, sei davvero brutale con lui >> mi dice Alba, << Sentite, io non voglio avere a che fare con un coglione come lui ok? Non mi piace per niente il modo in cui tratta le persone, le ragazze e soprattutto odio il fatto che pensi che io sia una di quelle che può usare a suo piacimento, non sono come le sue amichette che gli sbavano dietro ok? >> mi spiego, << Lo capiamo benissimo >> mi sorride Mechi appoggiando una mano sulla mia spalla, << Ma cerca di non saltargli alla gola ogni volta, ci ha solo fatto una semplice domanda >> conclude Lodo. << In quella semplice domanda c'era molto altro >> ribatto, << E poi Tini, ci hai già a che fare, che ti piaccia o no >> esclama Alba andando a mettersi al suo posto.

All'improvviso, l'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora