Capitolo 3

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Martina

Entriamo in classe, come ogni mattina prendiamo il nostro posto ai banchi. Alba e Cande stanno ancora battibeccando per via di un compito che dovevamo fare, ognuna con le loro idee. Ridacchio guardandole, << Smetteranno entro fine giornata? >> mi chiede Mechi con un sorriso, << Lo sai bene come sono, probabilmente andranno avanti per tutta la settimana >> ribatto io alla sua domanda, << Già... che dio ci aiuti >> mi fa ridere lei. Mi interrompo quando vedo entrare nell'aula Diego, Lodo si volta verso di me con un aria confusa, mentre tutto il brusio in classe cessa. Cosa diavolo ci fa qui? << Buongiorno >> urla lui con l'aria di chi si sente a capo del mondo, fa un enorme sorriso ammaliatore e in questo modo ha l'attenzione di tutte le ragazze della classe, o quasi tutte. << Volevo informarvi, che io e i miei amici daremo una festa all'Ocean Bar questo sabato e siete tutti invitati >> esclama lui guardandoci con convinzione. << E' un modo per conoscerci no? Quindi abbiamo pensato di fare una festa per inaugurare questo nuovo anno e festeggiare il vostro arrivo nella nostra scuola >> spiega, mentre tutti lo ascoltano. << Vi aspettiamo... tutti ovviamente >> dice poi osservando attentamente Lodo, che non lo sta nemmeno guardando, è troppo occupata a sistemare le sue cose sul banco. Un brusio si solleva dopo quell'annuncio e vedo Diego mettersi davanti al banco di Lodo, << Tu specialmente >> le dice lui attirando la sua attenzione. Lodo alza lo sguardo su Diego con aria confusa. << Scusa? >> gli dice, non capendo perché ha perso il filo del discorso, << Dicevo che tutti dovreste venire alla festa... tu specialmente >> ripete il ragazzo di fronte a lei che la guarda dall'alto appoggiando le mani sul suo banco. << Ok? >> gli risponde lei con l'aria confusa, lui rimane di sasso nel non vedere l'entusiasmo che si aspettava. << Senti amico, lascia in pace la mia amica >> borbotto io seduta proprio dietro di lei. Diego alza lo sguardo su di me e mi osserva con attenzione, come se in qualche modo mi avesse riconosciuto, << Sto solo parlando, non sto facendo niente di male >> ribatte incrociando le braccia al petto, mi scappa una risatina e guardo Mechi che alza gl'occhi al cielo, poi punto di nuovo il mio sguardo su di lui, << Tutto quello che fate VOI è qualcosa di male e ha un secondo fine... quindi stai lontano da Lodo >> suona quasi come una minaccia. << Lodo >> ripete lui guardandola << Quindi è così che ti chiami >>, << E allora? >> ribatte la bruna << Ora che lo sai? Ti sei eccitato perché hai scoperto il mio nome? Wow >> dice sarcastica lasciando senza parole il ragazzo. Fa un sorrisino, che mi ricorda principalmente quello di Jorge, ormai inizio a credere che abbiano affinato gli sguardi ammiccanti e i sorrisini ammaliatori insieme. Mentre Lodo pacata continua ad osservarlo, << Puoi andare ora... abbiamo capito che c'è una festa... grazie per l'invito >> borbotta lei e poi torna a guardare il suo libro sul banco. Mentre sta per ribattere la professoressa entra e lui è costretto ad andarsene, prima di uscire dalla porta si volta ancora per osservare Lodo un'ultima volta. << E' incredibile >> bisbiglia Mechi accanto a me. A ricreazione ci mettiamo al nostro solito posto, Cande osserva le 5 meraviglie accanto al campo di basket, << Credete davvero che l'hanno organizzata solo per darci il benvenuto? >> domanda Alba, << No, se mai l'hanno fatto per accaparrarsi qualche nuova ragazza da mettere nella lista, non gliene frega niente a quelli di fare amicizia con noi >> ribatte Mechi, << Invece sono stati gentili >> replica la rossa, << Per piacere Cande non essere così ingenua >> le dico io, << Non lo sono Tini, so benissimo qual è il loro scopo, semplicemente sono stati carini a pensare di organizzare una festa per conoscerci >>, io scuoto il capo, non capirà mai che il loro solo unico scopo è quello di provarci con noi, portarci a letto, aggiungere un altro numero sulla lista e poi passare alla ragazza successiva. << Io voglio andarci >> esclama poi lei, << Alla festa? >> le chiedo, << Si >> risponde mentre si lega i capelli rossi in una coda, << Beh in realtà pure io >> si intromette Mechi, << Davvero volete andarci? >> chiedo spaesata, << Si Tini vogliamo >> a rispondere è Alba << E non perché vogliamo essere le prede di quelli, ma perché le loro feste sono le migliori e siamo state invitate, abbiamo sempre voluto partecipare a queste feste e ora ne abbiamo l'occasione >> mi guarda sperando che il suo discorso abbia un senso. << E' vero >> dice Lodo guardandomi << Vogliamo davvero perdere l'occasione di andarci solo perché quei cinque vogliono farsi qualcuna della nostra classe? Sappiamo resistere a quelli >> cerca di spiegarmi per convincermi. Sembra che tutte siano d'accordo sul fatto di andare a quella festa, io sono l'unica che vorrei evitarla, certo partecipare è una cosa che speravamo, quante volte negl'anni passati ci mettevamo a guardare le foto e le storie su instagram di quelle feste sognando di parteciparci, ma il fatto che sia stata organizzata principalmente per fare di noi delle prede mi infastidisce. << Dai Tini non essere dura, e poi tu sei quella che meglio di tutte riesce a tenergli testa quindi non dovresti neanche preoccuparti >> mi guarda con occhi dolci Mechi per convincermi. << Ok va bene ci andremo >> borbotto arrendendomi alle loro richieste. Appena torno a casa dopo un pomeriggio in accademia, mi lancio sul divano, afferro il mio telefono e cerco di chiamare mia madre che risponde solo dopo la terza chiamate. << Amore >> esclama lei, << Ciao Mamma >> la saluto, << Scusa se non sono riuscita a risponderti ma ho appena finito una riunione... ah papà ti saluta, non può venire al telefono perché sta facendo una conferenza via skype, come va li tesoro? >> mi domanda, << Bene >> rispondo solamente, << Devi solo ambientarti nella nuova scuola non è una tragedia Martina >>, capisce dal mio tono di voce che non sono entusiasta del fatto di aver dovuto cambiare all'ultimo anno, << Lo so, ma davvero va tutto bene >> replico, in realtà mi sento veramente sola. I miei genitori non sono mai a casa, per esempio ora sono a New York, il loro lavoro li porta a viaggiare per il mondo 9 mesi all'anno, e quando tornano per quei pochi giorni mi sembrano più dei coinquilini che i miei genitori. Certo mi amano e io amo loro, ma ho vissuto con la loro mancanza da sempre. Mi hanno educata a cavarmela da sola da quando sono cresciuta, non volevano portarmi in giro per il mondo, avrei perso tante cose, avrei dovuto studiare privatamente e loro non volevano che mi perdessi quelli che erano gl'anni più belli della mia vita, le amicizie, il divertimento. Comunque resta il fatto che mi sono dovuta costruire una famiglia tutta mia, con le mie amiche, spesso però è come se fossi sola al mondo. Ci scambiamo qualche altra informazione quando una notifica mi fa suonare il telefono, lo scosto dall'orecchio e noto che qualcuno ha iniziato a seguirmi su instagram, appena vedo il nome di Jorge alzo gl'occhi al cielo. << Tesoro ci sei ancora? >> sento la voce di mia mamma arrivare dal microfono.

All'improvviso, l'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora