Martina
Apro lentamente gl'occhi. Mi sento stranamente bene, leggera e un senso di beatitudine mi pervade. Sorrido quando sento di essere stretta tra le braccia di qualcuno. Jorge mi sta avvolgendo tra le sue braccia nel mio letto. Dopo la giornata al mare siamo rimasti insieme tutta la sera ed è rimasto qui a dormire. E' strano non sentirsi soli in questa casa, non riesco a spiegarmi come lui possa darmi questa sensazione di "famiglia", come riesca a non farmi sentire sola. Mi volto verso di lui leggermente per non svegliarlo. Lo osservo, accarezzandogli piano il viso. So a cosa sto andando incontro, so benissimo chi ho difronte. So che da lui non posso pretendere una relazione o qualcosa di importante, ma comunque non riesco a privarmi di questi piccoli momenti che mi fanno sentire così bene. Ieri sera abbiamo parlato tanto, di come lui ha vissuto la morte di suo padre, di quello che è successo con sua madre e io gli ho raccontato di come vivo la separazione con i miei genitori e di come l'accademia non è semplice da gestire. Sfioro ancora una volta il suo viso dolcemente e lo sento mugolare nel sonno stringendomi ancora di più a se. Delicatamente poso le mie labbra sulle sue per sentirne il sapore e in un batter d'occhio mi ritrovo sotto di lui, che mi osserva dall'alto. << Buongiorno >> mi fa un sorriso malizioso lui puntando i suoi occhi verdi nei miei, << Ciao >> dico quasi senza respiro e lui si avvicina a me con il viso per baciarmi ancora, in modo più passionale. Sorride sulle mie labbra, avverto la sua felicità, la sua passione. << Dobbiamo uscire da questo letto Martina >> borbotta tra un bacio e l'altro, io ridacchio a quelle parole << Altrimenti mi fai morire >> mi fissa negl'occhi. Lui si lascia cadere al mio fianco e ci mettiamo uno difronte all'altra, ci guardiamo per quello che sembra un'eternità, finché non mi sposta una ciocca di capelli dal viso accarezzandomi il volto. << Sei bella >> esclama, << Lo dici spesso >> sorrido io, << Sembra che non possa fare a meno di dirtelo >> ammette girandosi sulla schiena ad osservare il soffitto, pensieroso. << Fra poco dobbiamo alzarci >> gli faccio notare, << Resterei qui per ore intere >> dice in modo sincero, << Il dovere chiama... cosa vuoi per colazione? >> gli domando mettendomi a sedere, << Qualsiasi cosa va bene >> borbotta, mentre sto per alzarmi dal letto lui mi afferra e mi trascina giù, << Un minuto ancora >> bisbiglia vicino alle mie labbra prima di baciarle ancora. Avverto che si sta gustando il momento, mentre passa le sue mani sulla mia schiena e poi tra i capelli. Appena si allontana mi guarda intensamente con quei suoi occhi verdi e si morde il labbro. << Alziamoci >> dice per autoconvincersi, come se avesse paura di non lasciare più questo letto. Mi stupisco quando in cucina mi aiuta a preparare la colazione, si mette a fare il caffè mentre mi lancia occhiate, oppure ogni tanto mi squadra da capo a piedi. << La smetti di guardarmi così >> incrocio le braccia al petto mentre aspetto che il pane si tosti. Lui ridacchia, << Senti non è colpa mia... sei tu che dormi solo con una maglia addosso... >>, << E' estate >> gli faccio notare << Fa caldo... dovrei dormire con un pigiamone? >> lo guardo confusa, << Assolutamente no >> mi sorride, << E allora tu che dormi in mutande? >> ribatto io, << Ma a te sembra non fare né caldo né freddo, nemmeno mi guardi >> fa spallucce, << Lo dici tu che non ti guardo, solo che io non mi faccio scoprire >> mi blocco a quelle parole, non so perché ha il dono di farmi tirare fuori le cose che penso senza nemmeno che me ne accorga. Il suo sorriso diventa più grande e si avvicina a me, a pochi centimetri dal volto, << Ah sì? Quindi ti piace quel che vedi... >> mi prende in giro lui, << Non fare l'idiota... come se non sapessi di essere bello >> lo rimprovero io. Mi ruba un bacio a stampo e si mette seduto al tavolo. Scuoto il capo incredula del suo modo di fare e poi lo raggiungo. Iniziamo a mangiare, << Devo passare da casa prima di andare a scuola >> mi avverte << Quindi partiamo un po' prima >>, << Non andiamo a scuola insieme Jorge >> metto subito in chiaro, << E perché mai? >> mi domanda confuso, << Perché poi tutti inizierebbero a pensare chissà cosa se arriviamo insieme sulla tua auto >> mi sembra ovvio. Jorge mi scruta mentre mastica un pezzo di pane tostato con la marmellata, << Tu non vuoi che ci vedano insieme? >> chiede, << Ovvio Jorge >> rispondo io, sembra rimanerci male, << Ok come vuoi... >> borbotta poi << Quindi mi stai dicendo che vuoi tipo una specie di rapporto clandestino >> ci pensa su, << Non scherzare Jorge... nessuno saprà mai quello che sta accadendo chiaro? >> lo minaccio con la forchetta, lui alza le mani facendo finta di arrendersi e ridacchia, << Ok Martina... ora metti giù quell'arma perché mi fai paura >>, mi metto a ridere a quelle parole, << Quanto sei scemo >> ribatto io, << Ma almeno ti faccio ridere >> i suoi occhi verdi mi osservano e credo di avvampare. << Buongiorno Tini >> mi saluta Alba con un gran sorriso mentre è mano nella mano con Facu che sembra al settimo cielo, << Ciao >> li saluto io. << Che fine hai fatto ieri? >> mi domanda Lodo, << Avevo delle cose da fare per l'accademia ed ero veramente stanca >> mento, difatti Mechi mi guarda in malo modo. Ruggero ci raggiunge e subito va dalla rossa e gli posa un bacio sulla guancia << Sei bellissima oggi >> le fa un complimento lui, << Oh per favore evita queste cose sdolcinate >> ridacchia Mechi nel vederli. << Quando esci con Diego tu? >> chiede poi la riccia a Lodo, << Domani >> si agita lei, << Dai andrà tutto bene >> cerco di tranquillizzarla io, << Già non preoccuparti, Diego è più in ansia di te, non ci sta più nella pelle >> gli spiega Ruggero, lei diventa rossa come un peperone. << Ecco che arriva il resto della banda >> dice ad un tratto Facu, mi volto e vedo Fran, Diego e Jorge arrivare verso di noi e subito il cuore mi martella nel petto, cerco di rimanere il più naturale possibile, ma avverto la sua presenza e i brividi mi percorrono il corpo, << Stai bene Tini? >> mi chiede Mechi, << Certo benissimo >> ribatto io. << Ragazzi... Ragazze >> sorride Diego che subito punta i suoi occhi su Lodo, cerco di non guardare Jorge, ma sento che mi sta guardando, << Buongiorno Martina >> sento che mi bisbiglia nell'orecchio, mi agito e poi prendo il controllo di me stessa, mi volto a guardarlo << Che vuoi da me? >> chiedo come sono solita fare, lui ridacchia << Smettila di essere così acida con me >> mi sorride lui passandosi una mano tra i capelli e ho l'istinto di baciarlo. Per fortuna Jasmine come un uragano arriva tra noi, mi rendo conto cosa ha scatenato la sua ira quando mi volto e vedo Fran con un braccio appoggiato sulle spalle di Mechi, << Giù le mani da lui >> la minaccia lei, << Ehi fino a prova contraria è lui che ha le mani su di me >> le fa notare la bionda, << Smettila Jasmine >> la rimprovera Fran, << Me la pagherete cara >> si volta lei e se ne va. << Devi smetterla di fare così, quella se la prende con me >> lo rimprovera Mechi << Ma che ho fatto di male? >> chiede lui, << Ci provi con Mechi forse? >> gli fa notare Cande e ci mettiamo tutti a ridere.
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All'improvviso, l'amore.
Ficção AdolescenteMartina e le sue amiche si ritrovano all'ultimo anno di liceo in una nuova scuola. Molte cose cambieranno nelle loro vite, soprattutto dopo l'incontro con " le 5 meraviglie" dei ragazzi popolari e conosciuti per le loro feste e per il loro fare da r...