Capitolo 9

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Martina

Mi sveglio con il morale sotto i piedi. Le mancanze iniziano a farsi sentire troppo e sto accumulando un sacco di stress per via dell'accademia. L'unica cosa positiva è che da una settimana, da quando ho visto Jorge, non mi è più stato addosso, ha sempre cercato di starmi alla larga e questo mi ha permesso di avere un problema in meno a cui pensare. Non ho proprio vogli di andare a scuola, sarà che è lunedì, sarà che non mi sento in vena. Oggi è una di quelle giornate dove vorrei avere una famiglia, dove vorrei vedere il sorriso dei miei genitori, vederli in cucina a fare colazione con me e invece anche oggi il silenzio regna sovrano in questa casa. Vado in bagno e mi faccio una doccia calda e veloce, inizio a prepararmi per andare a scuola e come sempre infilo il mio braccialetto da cui non mi separo mai. E' una soddisfazione averlo di nuovo al polso, quando quella mattina non l'ho più visto mi è mancata l'aria nei polmoni, è una cosa importante per me, per fortuna Jorge non ha fatto tante storie e me l'ha restituito. Sono anche contenta che non abbia detto niente a nessuno del nostro incontro, ed è come se non fosse mai successo, come se non ci fossimo mai visti. << Buongiorno >> mi sorride Cande appena arrivo davanti alla scuola, << Ciao >> rispondo io e le mie amiche notano subito che c'è qualcosa che non va. << Che faccia >> mi fa notare Mechi, << Già sembri davvero triste Tini >> mi guarda preoccupata Lodo. << Non è niente tranquille, non ho dormito molto bene e sono molto stanca >> spiego a loro omettendo il mio vero disagio. Mi guardo attorno e noto l'assenza di Alba, << Dov'è la riccia? >> chiedo io per cambiare argomento, Lodo cambia espressione e abbassa lo sguardo, Mechi si gratta il capo e Cande sorride, << Proprio la >> indica lei un punto che io seguo con lo sguardo. Noto Alba che sta chiacchierando con quello che sembra proprio uno delle 5 meraviglie, Facu. << Che diavolo sta succedendo? >> chiedo nervosa, << Tranquilla, stanno solo chiacchierando Tini, lui l'ha fermata mentre stavamo venendo qui >> mi spiega Lodo, << Già non prendertela, infondo non sono poi così male >> commenta Mechi, < Proprio tu dici così? >> le chiedo io, lei alza gl'occhi al cielo. << Già, Ruggero è molto simpatico ad esempio >> borbotta Cande, << E tu come lo sai? >> gli chiedo siccome non mi sembra che si siano mai parlati più di tanto, << Perché ci scriviamo ogni tanto >> ammette lei, << Cosa? >> chiedo scioccata, << Tini davvero sappiamo con chi abbiamo a che fare non siamo stupide ok? >> cerca di calmarmi Lodo. Non capisco cosa stia succedendo, perché le mie amiche si comportano così? Cosa è cambiato? Fino a poco fa pure loro, a parte Cande, erano d'accordo con me, invece ora sembra che si stiano perdendo dietro a questi stupidi ragazzi che desiderano solo aggiungere un nome in più alla lista. Senza dire una parola mi dirigo verso Alba e interrompo la sua conversazione con Facu. << Ciao Martina >> mi saluta lui con un sorriso che non ricambio, << Tini >> mi sorride la riccia, ma cambia espressione appena la afferro per un braccio e la trascino via sotto lo sguardo incredulo del ragazzo. << Ehi che fai? >> si divincola dalla mia presa appena siamo abbastanza lontane. << Ti salvo la vita >> esclamo, << Sei pazza? >> chiede guardandomi confusa << Stavamo parlando di musica e basta >> mi fa notare lei, << Sai bene anche tu che è tutta una scusa per attirarti nella sua trappola >>. Lei mi osserva e le altre ci raggiungono, << Stai esagerando >> mi guarda seria lei. << Martina perché non ti rilassi un attimo mi sembri davvero stravolta... si può sapere che hai? >> chiede Mechi. << Niente >> borbotto e mi avvio verso l'entrata della scuola dritta verso la mia classe. Sento i loro occhi su di me, stranite dal mio comportamento. A ricreazione le ragazze parlano del più e del meno, ma io non sono di molte parole. Noto da lontano il gruppo di quei ragazzi e Jorge che si volta verso di me, i nostri occhi si scontrano da lontano, ma poi lui tira dritto dai suoi amici. Delle urla attirano la mia attenzione, quando a pochi metri da noi noto Fran con la sua ragazza che sembra un cane rabbioso. << Non puoi dirmi così >> urla Jasmine, << Tu stai esagerando ok? Non puoi ogni volta farmi il terzo grado, non sono uno scemo >> ribatte il ragazzo. Mechi e le altre ragazze assistono proprio come me al litigio. << Tutti sanno che sei uno stronzo Fran >> lo insulta lei, << E allora perché stai con me? >> chiede confuso lui, << Perché si! >> riesce solo a dire la ragazza << Devi spiegarmi cosa ci facevi sul profilo di quella quando sono arrivata! >> è proprio arrabbiata, << Niente che ti interessi più ormai >> si altera lui, << Che intendi scusa? >> incrocia le braccia al petto la ragazza, << Che è finita >> non la lascia nemmeno ribattere che si volta e se ne va. Lo sguardo di Jasmine finisce verso di noi e guarda con aria assassina Mechi, << Che vuoi? >> chiede la bionda sentendosi osservata. Jasmine se ne va senza rispondere, << E' pazza quella! >> scuote il capo Mechi incredula. Alla fine delle lezioni sistemo tutto nello zaino e vedo Lodo davanti a me che rimane lì seduta, << Non torni a casa tu? >> le chiedo, lei si volta e mi sorride, << No faccio un corso di matematica per non rimanere indietro >> spiega, << Ah, non lo sapevo >> rispondo io, << Si, ha deciso di impegnarsi a matematica... o forse è solo perché è Diego che da ripetizioni >>. Rimango di sasso alla spiegazione di Mechi, << Come Diego? >> chiedo scioccata, << Che importa chi fa le ripetizioni, a me servono e lo sai e da questa settimana sono iniziate, la professoressa me l'ha proposto >> dice tranquilla, in effetti non mi sembra che lo faccia solo per vedere Diego. << Peccato che è stato Diego ad andare dalla nostra professoressa a dirgli che lui era disponibile a dare ripetizioni alla nostra classe se qualcuno ne aveva bisogno... qualcosa mi dice che sapeva benissimo che Lodo è una frana e a quanto pare lui è un asso della matematica >> dice la bionda. << L'ha fatto apposta per farti rimanere qui con lui >> faccio notare a Lodo, << Perché siete sempre così malfidate? >> ci raggiunge Cande, << Perché allora secondo te Diego è così disponibile a farci ripetizioni? Dai Cande ci puoi arrivare anche da sola >> le faccio notare. << E allora? E' anche una cosa carina infondo... guarda cosa è disposto a fare per vederla >>. Io scuoto il capo incredula, << Devo andare, fra poco ho lezione in accademia >> borbotto, lasciando le mie amiche a fantasticare sui loro nuovi amici. In accademia tutto va storto, sono così stanca che oggi ho avuto più rimproveri che complimenti. Devo fare un provino per uno spettacolo e l'insegnate mi sta preparando, ma non riesco proprio a concentrarmi, non riesco a fare ciò che mi chiede. << Non puoi così Martina, non ci siamo per niente... pensi davvero che ti prendano in considerazione se balli così? Sei stata oscena oggi... rimetti apposto le idee e domani torna con un'altra mentalità per favore, altrimenti lasciamo perdere questa cosa del provino, non ti mando per fare brutte figure >> mi rimprovera alla fine, prima che vada negli spogliatoi. Quando esco dall'accademia il tempo è orribile come il mio umore. Mi manca la mia famiglia, le mie amiche le sento lontane da me e la danza sta andando non male di più. Inizia a piovere a dirotto in un secondo e io non riesco a trattenere le lacrime che stanno per scivolare sul mio volto. Con uno scatto mi infilo nel vicolo lì accanto all'accademia e mi appoggio al muro. Sotto la pioggia inizio a piangere facendo uscire tutta la mia frustrazione.

All'improvviso, l'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora