Martina
<< Non ci posso credere! >> esclama entusiasta la rossa mentre siamo in auto. Stiamo andando alla festa organizzata a casa di Jorge, sinceramente io non volevo andarci ma le mie amiche hanno insistito parecchio, convincendomi del fatto che non potevamo perdere un'occasione del genere. << Siamo già andate ad una loro festa >> gli faccio notare per placare la sua irrefrenabile felicità. << Lo so, ma è diverso >> esclama lei sorridendomi. Mechi ci guarda dallo specchietto retrovisore, << E' vero è diverso >> le dà ragione, << E in cosa sarebbe diverso? >> chiedo io confusa, << Perché una festa fatta in un locale è diversa da una fatta in una casa Tini >> a rispondermi è Alba, mi sento come se fossi l'unica a non notare questa sottile differenza. << E' una cosa più intima... nel senso che in un locale inviti anche tutta la scuola, in casa tua inviti solo chi vuoi... >> spiega Cande, << Quindi dovremmo sentirci lusingate per questo? >> chiede Lodo, almeno una che la pensa come me, che non sembra così entusiasta e non nota tutta questa diversità tra le due cose. << Si molto >> ribatte la rossa. << Wow >> esclama Alba appena parcheggiamo fuori da quella che deve essere casa di Jorge, << Ha una casa stupenda >> bisbiglia Lodo guardandola ammaliata. Dal cancello si più notare il giardino, già affollato di gente che beve e fuma, e poi le enormi vetrate che ci permettono di vedere dentro a quello che deve essere il salotto. << Siete qui >> sentiamo una voce e quando ci voltiamo vediamo Diego con le braccia allargate che ci dà il benvenuto, << Che aspettate ad entrare? >> ci osserva mentre siamo ancora sulla soglia del cancello << Non vi mangia nessuno >> ridacchia poi. Un po' timorose, a parte Cande, ci facciamo spazio tra le persone ed entriamo in casa, seguite sempre da lui, << Se volete da bere andate in cucina che è là, qui si gioca a birra pong, lì c'è l'angolo dei fattoni >> ridacchia a quelle parole, << In quella stanza non andateci se non volete copulare con qualcuno, di solito la gente si infila lì quando... sapete... >>, << Si si è tutto chiaro >> lo interromper Lodo, << E poi il giardino, potete mettervi dove volete, fare quello che volete >> ci sorride. Io e Alba ci intrufoliamo in cucina per prenderci qualcosa da bere, quando torniamo nel salotto trasformato in una pista da ballo vedo Lodo e Cande che stanno ballando mentre si tengono le mani, urlano il testo della canzone come due pazze. Noto Mechi che sta parlando con Fran, lui in qualche modo la sta irritando, lo capisco dal suo sguardo e dal fatto che tiene le braccia incrociate al petto e il mento alto, e quando Mechi si mette in quel modo vuol dire che è pronta ad attaccare. << Salve Ragazze >> ci sorride ad un tratto Facu, mi sembra di notare Alba arrossire, ma con la luce soffusa non riesco a capire se è come credo, << Ciao >> rispondo semplicemente io, << Vi piace qui? >> chiede, << Si è veramente una bella casa >> fa spallucce la riccia. << Ehi che stai facendo con il mio ragazzo? >> ci passa accanto una ragazza come una furia, la osservo e vedo che va diretta da Mechi, la fa voltare verso di lei con uno strattone, << Io niente! >> le risponde la bionda, << Non mi pare >> cerca di sovrastarla quella tipa dall'aria snob. << E' il tuo ragazzo che è venuto a rompermi le palle, e comunque è una gran faccia da cazzo quindi non preoccuparti con me non ha nessuna chance... ma forse dovresti tenerlo al guinzaglio ha il vizio di approcciarsi con tutte >> ribatte la bionda con un tono calmo, ma strafottente. Ridacchio a quelle parole, Mechi ci sa fare quando si tratta di smontare qualcuno. Fran ha la faccia di uno che è appena stato colpito allo stomaco, stupefatto dalle parole di Mechi e dal suo modo di fare, mentre la ragazza davanti a lei la guarda con stupore per le sue parole, << Sei una stronza >> le dice e poi afferra per il braccio il suo cosiddetto ragazzo per trascinarlo via, ma lui rimane con gl'occhi incollati a Mechi mentre se ne va con lei. Seguo con lo sguardo la mia amica che raggiunge Lodo in pista e mi concentro sul fatto che Cande non c'è più, la noto poco dopo lì in parte che balla con Ruggero, alzo gl'occhi al cielo. Alba sta parlando con Facu ed è come se nemmeno esistessi e la cosa inizia a darmi sui nervi. Le mie amiche piano piano stanno cedendo a quei cinque mocciosi anche dopo tutti gli avvertimenti che gli ho dato, so che sono in gamba e che non sono delle stupide, ma è facile cadere nella loro trappola. << Non mi sembri una che si sta divertendo >> sento una voce vicina al mio orecchio e quando mi volto mi trovo di fronte a Jorge, che subito fa passare il suo guardo su di me da capo a piedi per poi tornare a fissare i miei occhi. << Già >> borbotto e faccio per andarmene e allontanarmi da lui, << Fermati >> mi afferra la mano e mi fa voltare di scatto, la lascia subito come se scottasse o perché semplicemente sa che mi dà fastidio che mi tocchi. << Non mi piace quando le persone non si divertono alla mia festa >> mi scruta << Cosa posso fare per migliorarti la serata? >> mi chiede poi, << Nulla, tu assolutamente nulla >> ribatto, << Dai Martina... >> dice con una voce soave << Lascia che ti aiuti a divertirti... sei sempre così tesa >> si morde il labbro sorridendo, << Non mi serve >> insisto io, non voglio sicuramente il suo aiuto. << Sei impossibile >> dice più a se stesso che a me << Senti facciamo che fai una partita con me a birra pong >> mi propone << Dai! >> sorride di nuovo, quel sorrisetto tanto perfetto tanto quanto lo odio. << La smetti? >> gli chiedo io innervosita, << Cos'è hai paura di perdere? >> sembra quasi una sfida, << No, non ho paura di perdere! >> ribatto. Ci guardiamo per qualche secondo e poi lui indica il tavolo da gioco con tutti i bicchieri sistemati << Allora cosa aspetti? >> chiede. Mi innervosisco, odio essere sfidata e poi da uno così, che mi guarda e mi sorride con quell'aria ammaliatrice. Senza dire una parola mi dirigo verso il tavolo e lui fa uno sguardo di soddisfazione. << Pronta Tini >> mi guarda dall'altro lato del tavolo mentre alcune persone si radunano intorno a noi per osservare quella che è la partita dell'anno. Mi sveglio nel mio letto completamente frastornata. Ho veramente pochi ricordi di quello che è successo sta notte. Mi ricordo solo che stavo giocando a birra pong con Jorge, di aver vinto per un soffio anche se credo l'abbia fatto apposta a farmi vincere, e che poi mi sono ritrovata a guardare le mie amiche alle prese con quei ragazzi, Cande e Ruggero continuavano a ballare, Facu e Alba non smettevano mai di parlare. Mechi e Lodo si divertivano a far impazzire Diego e Fran. Mi sono ritrovata in qualche modo sola, l'unica a voler stare alla larga da tutto ciò. Ero già brilla per via di tutte le birre che mi sono dovuta scolare per quel gioco e presa dalla rabbia ho iniziato a bere finché i miei ricordi sono diventati confusi. Mi passo una mano sulla nuca e subito mi rendo conto che il mio braccialetto portafortuna che mio padre mi ha regalato tantissimi anni fa è sparito dal mio polso.
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All'improvviso, l'amore.
Fiksi RemajaMartina e le sue amiche si ritrovano all'ultimo anno di liceo in una nuova scuola. Molte cose cambieranno nelle loro vite, soprattutto dopo l'incontro con " le 5 meraviglie" dei ragazzi popolari e conosciuti per le loro feste e per il loro fare da r...