Martina
Mi alzo dal letto, mi stiracchio il collo prima di iniziare a prepararmi per affrontare un altro giorno di scuola. Mi preparo come ogni mattina, e come sempre mi infilo il mio braccialetto porta fortuna che mio padre mi regalò quando ero ancora una bambina. Una semplice catenina d'oro con un corno rosso come ciondolo. Lo tengo sempre addosso, ogni giorno della mia vita. Mi metto lo zaino in spalla e chiudo casa, alzo lo sguardo sul cielo che è limpido e rimango per qualche minuto ad osservare quello spazio infinito in cui ogni tanto sogno di perdermi. Percorro la strada a piedi, con la musica nelle cuffiette e mi concentro sulla musica che risuona nelle mie orecchie. Fuori dal cancello trovo già tutte le mie amiche, prese a chiacchierare e ridere di qualcosa. << Eccola qua >> mi sorride Lodo, << Buongiorno Tini >> mi affianca Mechi afferrandomi la mano, accanto a noi passa uno delle "5 meraviglie", che si volta a guardarci attentamente e poi scompare. << Diego si è voltato a guardarci >> esclama Cande su di giri, << Wow, sono veramente emozionata per questo >> dice sarcastica Alba guardando la nostra amica con una faccia buffa che ci fa scoppiare a ridere. << Non emozionarti troppo Cande, quelli guardano tutte >> gli fa notare la bionda. << Dai entriamo >> esclama Lodo e tutte la seguiamo dentro le mura di questa scuola dove ancora dobbiamo ambientarci. << Hai lezioni all'accademia oggi? >> mi chiede Alba mentre camminiamo per i corridoi, intente a raggiungere la nostra classe, << Si >> le rispondo io. Una ragazza in lacrime ci passa accanto attirando la mia attenzione, mi volto a guardarla mentre tiene le mani sul volto per nascondere il pianto. La osservo confusa, << Piange per via di Jorge >> sento dire da Cande che è accanto a me, mi volto a guardare la mia amica e le lancio uno sguardo interrogatorio, << Cioè? >> le chiedo. << A quanto pare poco prima che iniziasse la scuola sono usciti, sai... hanno fatto cose e credo che lei si aspettasse una relazione da lui, ma a quanto pare lui l'ha scaricata >> spiega la rossa. << Come fai a sapere tutte queste cose? >> domanda Lodo, Cande fa spallucce, << Mi informo >> risponde semplicemente. << E' un coglione >> esclamo io << Non è possibile trattare così le ragazze, se le fanno e poi pretendono che loro non vengano coinvolte emotivamente... solo dei perfetti idioti possono fare queste cose >> mi innervosisco leggermente io, << Hai proprio ragione >> mi dà corda Mechi. << Loro comunque sanno benissimo a cosa vanno incontro quando si buttano nelle loro braccia però, insomma hanno la fama di essere dei donnaioli >> borbotta Alba << Il problema sta quando queste ragazze iniziano a credere che loro siano interessati veramente, quando in realtà sono solo interessati ad una cosa, o pensano di poterli far innamorare >>, << Esatto sono solo interessati a portarti a letto per fare numero >> conclude Lodo. Scuoto il capo incredula di come tutto questo possa succedere, insomma io starei alla larga da persone così, senza anima, senza cuore, devoti solo al divertimento. Possono essere i ragazzi più belli del mondo, ma io non mi farei mai trattare come un oggetto, come una delle tante. Un ragazzo va addosso a Mechi, che quasi rischia di cadere a terra, ma lui tira dritto senza dire una parola, << Ehi tu... stai attento a dove vai... alza quella faccia da quel cazzo dal telefono quando cammini >> lo rimprovera. Il ragazzo si blocca, ci mette qualche secondo prima di voltarsi, mentre noi aspettiamo la sua reazione a quelle parole. Quando si volta ci rendiamo conto di esserci imbattute in un altro di loro. Mechi ha i pugni sui fianchi e il viso contrariato. Sento Cande trattenere il fiato quando lui si avvicina alla bionda, << Non ti avevo proprio vista >> dice con una voce pacata e dal tono basso, quel tono che i ragazzi usano spesso quando vogliono attirare l'attenzione. << Davvero? Sei troppo occupato a tenere quella tua faccia da cazzo incollata allo schermo del telefono? >> si fa grande Mechi allargando le spalle e sollevando la testa, lo guarda come se fosse l'ultimo degli stupidi. Cande sbalordita la guarda e si schiarisce la voce come per far capire a Mechi di non far così con lui. << Faccia da cazzo? >> chiede lui, la guarda dall'altro e fa ancora un passo verso di lei, << Si sei proprio una faccia da cazzo >> ribatte lei senza paura << E ora scusa devo andare in classe non ho tempo da perdere con uno come te >> gli fa un sorriso stronzo e lo sorpassa, io ridacchio a quelle parole e seguo la mia amica. << Hai appena insultato Fran!? >> le dice Cande quando la raggiunge, io mi volto a guardare quel ragazzo, che è ancora lì, ma si è girato a guardarci, o meglio a guardare Mechi. << E allora? Mi è venuto addosso e quasi mi sbatte a terra, l'educazione prima di tutto... non sono un mobile, sono una persona e devi chiedermi scusa, altrimenti sei una faccia di cazzo >> fa spallucce lei ed entra in classe prendendo posto al suo banco, lasciando allibita Cande. << Quelli sono ovunque >> commenta Lodo << Sembra che non puoi toglierteli dai piedi >> brontola andando anche lei alla sua postazione. Le lezioni oggi sembrano infinite, cerco di concentrarmi il più possibile, ma qualcosa disturba la mia concentrazione, sarà che ho anche ricominciato a frequentare l'accademia e ho il doppio delle cose da fare. Quando esco da scuola dopo essere passata dal preside per portargli dei documenti firmati dai miei genitori, trovo Alba seduta sulla scalinata che si trova accanto all'edificio. << Che ci fai qui? >> le chiedo appoggiando lo zaino a terra e sedendomi accanto a lei, << Ti aspettavo così facciamo la strada insieme, siccome vai in accademia e io abito lì accanto >> risponde, << E le altre? >> domando, << Sono già andate a casa >> mi sorride lei. Sembra quasi triste, << Che hai? >> mi preoccupo, << Niente... E' che questo cambiamento mi ha un po' scombussolata... sai non vedere più tutte quelle persone che ero abituata a vedere >> fa spallucce, << Parli di Robert? >> domando. Lei rimane in silenzio per un po'. La osservo mentre sembra sparire nei suoi pensieri, con quei suoi ricci che tanto invidio, quel suo viso morbido e angelico, la pelle ambrata, ha sempre avuto un sorriso da far invidia a tutti. << Forse >> borbotta, ha sempre avuto una cotta per un ragazzo che frequentava la nostra scuola, del nostro anno, ma era in un'altra sezione, lo conoscevamo bene, passava alcune volte a salutarci e a parlare con noi, solo che Alba non ha mai avuto il coraggio di dirgli che ne era completamente innamorata, e ora che siamo tutti divisi e non può più vederlo come prima, tutti i santi giorni, è come se si sentisse persa, come se ogni sua chance fosse svanita. << Alba >> la chiamo teneramente << Sai vero che tu potresti avere chiunque e che la persona che ti starà affianco sarà davvero fortunata... insomma in tutto questo ci ha perso lui non tu... credimi >> cerco di consolarla. Lei sorride, << E poi ci sono un sacco di ragazzi in questa nuova scuola, non fissarti su di lui, magari ti perdi qualcosa di bello... certo evitiamo "le cinque meraviglie" >> faccio una smorfia e lei ridacchia ed io insieme a lei. << Ciao "non ti interessa" >> sento dire e quando mi volto mi trovo Jorge, che si siede accanto a me e mi osserva, << Coglione >> gli faccio un sorriso finto io, << Che avete da ridere? >> ci chiede poi, << Non ti interessa >> rispondo mentre Alba osserva il tutto in silenzio. << Sai dire solo quello? >> domanda spavaldo, mentre tiene i suoi occhi incollati su di me e si morde piano il labbro inferiore, facendo quel suo sorrisino strafottente. << Si, perché fondamentalmente, non ti interessa niente di quello che faccio, sono cazzi miei >> dico seria e lui ridacchia facendo ancora quel sorriso, << Smettila di fare quel sorrisino ammaliatore, non funziona con me >>. Lui cambia subito espressione, sembra quasi spaesato. << Sei una persona difficile >> mi fa notare, << Oh sì non sai quanto, non bastano quei tuoi occhi verdi per cui tutte vanno matte, quei capelli ribelli a farmi cascare, o quel tuo sorriso malizioso che fa arrapare tutte... no grazie, hai sbagliato proprio persona, quindi stammi lontano, perché è una partita persa ok... coglione? >> e sfoggio il mio sorriso da bastarda, << Ora ce ne andiamo >> afferro il mio zaino e mi alzo, Alba mi segue, mentre lui rimane lì e non capisco perché stia sorridendo mentre incredulo scuote piano la testa. Appena ci allontaniamo Alba inizia a ridere, << E' stato bellissimo... aspetta che lo viene a sapere Cande >> e io inizio a ridere con lei. Passo il pomeriggio ad allenarmi e allenarmi, sui passi che devo imparare, e tutto questo mi sfianca, sono quasi esausta quando rientro in casa. Mollo lo zaino a terra e le chiavi lì accanto, e ascolto il silenzio assoluto che mi avvolge e come molto spesso succede, sono sola.
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All'improvviso, l'amore.
Teen FictionMartina e le sue amiche si ritrovano all'ultimo anno di liceo in una nuova scuola. Molte cose cambieranno nelle loro vite, soprattutto dopo l'incontro con " le 5 meraviglie" dei ragazzi popolari e conosciuti per le loro feste e per il loro fare da r...