Capitolo 12

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Martina

Tutto è tornato alla normalità. La mia frustrazione ormai se né andata anche se alcune volte sento ancora il peso di ciò che mi succede attorno. Le ragazze sembrano diventate delle ragazzine, si divertono a stare appresso a quei ragazzi che continuano imperterriti a provarci con loro. Alba non ha voluto più parlare di quello che è successo con Facu e ho come la sensazione che ci nasconda qualcosa. Credo sia davvero interessata a lui e ho paura che ci rimanga male prima o poi, anche se sa con chi ha a che fare si nota che è presa da quel ragazzo. All'accademia va tutto alla grande, sono tornata in forma e fra poco ho un provino per uno spettacolo, gli insegnati sono orgogliosi di me perché sto dando il massimo. Ho dovuto spiegare il perché mi ero bloccata e loro in qualche modo mi hanno compreso, sanno che per me non è facile andare a scuola, frequentare l'accademia e non avere nessuno quando torno a casa. Avrei davvero bisogno dei miei genitori qui con me, dei loro consigli, di poterli guardare e abbracciare, ma tengo duro, sono ormai abituata a vivere in questo modo. E' sabato sera e oggi ho deciso di rimanere a casa, da sola, a guardarmi un film. Ho bisogno di un po' di relax, ho bisogno di un po' di pace. A scuola la situazione sembra essersi calmata, a parte qualche rottura per il resto va tutto bene. Cande e Ruggero vanno sempre più d'accordo, ma stranamente lei non molla la presa, si vede lontano un miglio che lui ci prova con lei, però Cande temporeggia come per farlo sclerare sempre di più. Forse è una tattica, perché lui rimane sempre costantemente focalizzato su di lei. Lodo cerca sempre di respingere Diego, che però sembra davvero preso da lei ed è strano che sia proprio io a pensare una cosa del genere, lui ogni tanto cerca di fare il carino ed ad avvicinarla, ma lei è testarda come un mulo e trova sempre il modo per ribaltare la situazione, credo che a lui piaccia proprio per questo, per il fatto che non gli dà corda. Invece Mechi è alle prese con Fran e con la sua ormai ex ragazza che non perde occasione di scontrarsi con lei, la bionda non ne può più e ama incolpare Fran di tutto ciò, mentre lui cerca sempre di giustificarsi con lei. Mentre io sono riuscita a tenere lontano Jorge il più possibile. A quel pensiero sento qualcuno bussare alla porta di casa, stranita dalla cosa vado ad aprire la porta e me lo ritrovo davanti con quei occhi verdi che mi guardano e quel sorriso ammaliatore che è solito fare. << Che diavolo ci fai qui? >> chiedo, lui mi passa accanto entrando in casa senza aspettare un mio invito. Richiudo la porta dietro di me e lo osservo con le braccia incrociate al petto aspettando una risposta, << Ti ho portato del cibo >> dice alzando una borsa che tiene in mano e la appoggia su un mobiletto lì accanto mentre si toglie il giubbino di Jeans che indossa, << Cosa stai facendo? >> domando turbata. Vedo i suoi occhi che mi squadrano da capo a piedi prima che arrivi a fissarmi negl'occhi e sorride, << Mangiamo Martina >> afferra di nuovo la borsa e va verso il salotto. Si mette a sedere sul divano e inizia a scartare le cose, mentre io lo osservo. << Jorge >> lo chiamo e lui alza di nuovo lo sguardo su di me << Cosa ci fai qui? >> sono innervosita. Lui si alza dal divano, << Senti... ho visto che hai postato una storia su Instagram un'ora fa, mentre mangiavi popcorn con scritto "La mia cena del sabato sera", mi chiedevo cosa ci facessi a casa di sabato alle 21 e ho pensato... che ti sentissi sola >>. Rimango scioccata dalla sua spiegazione, << E hai pensato di venire qui e portarmi da mangiare? So cucinare, sto da sola da quando sono nata praticamente... chi ti ha detto che voglio compagnia? E poi proprio la tua? >> chiedo io. Ci fissiamo negl'occhi e sono incredula di ciò che ho davanti e allo stesso tempo dentro di me trovo carino il fatto che si sia preoccupato per me, poche persone lo fanno, tutti pensano che io sappia sempre cavarmela da sola, che non soffra per quello che la mia vita mi offre, che non ho bisogno di nessuno, ma nessuno si salva da solo, tutti abbiamo bisogno di qualcuno, tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci capisca e lui mi capisce. Forse perché viviamo in una situazione simile, forse perché avverte le mie stesse sensazioni quando è solo in quella casa enorme proprio come me. << Non voglio che tu ti arrabbi ok? Volevo solo... farti compagnia e so che non sono la tua persona preferita, ma non lo so... >> borbotta, << E cosa ci fai tu di sabato a casa da solo? >> chiedo, << Non ero a casa da solo, ero fuori con gl'altri >> ammette lui. << E comunque è vero... non sei la mia persona preferita e non voglio la tua compagnia Jorge >> dico un po' alterata, anche se riesce a comprendermi non mi piace che si presenti qui in questo modo e io non voglio passare del tempo con lui, proprio per niente. << Perché? >> chiede lui confuso, << Lo sai il perché... insomma sei un coglione >> dico schietta e lui ridacchia a quell'affermazione. << Non ridere Jorge, non voglio la tua compagnia... sei una persona che non voglio al mio fianco, mi irriti, fai sempre di testa tua come ora... ti presenti qui con quell'aria arrogante come se sapessi tutto >> lui cambia espressione alle mie parole << Non ti sopporto più, sei assillante, stai sempre a guardarmi e ti ho già detto di lasciarmi in pace, non voglio far parte del tuo mondo, non mi interessa >>. Ci guardiamo per qualche istante e non so perché qualcosa nel mio stomaco inizia a muoversi, mentre lo vedo affranto per quelle parole e inizio a provare un senso di colpa che cerco di scacciare. << Sei un donnaiolo che prende in giro le persone, ti frega solo di te stesso, sei presuntuoso e mi dai sui nervi... tu non mi piaci >>. Lui fa un passo e si mette difronte a me, mi guarda con un aria quasi arrabbiata e a me ad un tratto mi manca l'aria nei polmoni mentre mi osserva da così vicino, è alto una spanna in più di me e mi guarda con la testa piegata con quei suoi occhi verdi, una scossa mi attraversa il corpo. << Hai ancora qualcosa da dirmi? >> chiede serio, con l'aria nervosa. Io scuoto il capo, ma d'istinto azzero le distanze tra di noi, prendo il suo volto tra le mani e lo bacio.

All'improvviso, l'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora