22.

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Vidi Finn correre verso l'ingresso del locale e ciò mi fece capire che erano arrivati.
Puntai con lo sguardo John e quando posò il suo sul mio, gli feci cenno con la testa di seguirmi verso il Garrison.

Ci posizionammo ai due lati dell'entrata ed attendemmo l'uscita di Thomas, mentre il resto del gruppo affiancava me e John.

Portai il fucile sulla spalla e lanciai la sigaretta per terra, pestandola con un piede.

Se non fossi sopravvissuta, mi promisi di raggiungere Nice Eyes in paradiso, in qualunque modo ed a qualunque costo.
Thomas uscì ed in quel momento arrivò Billy con il suo gruppo, così iniziammo a seguire Thomas che avanzava insieme a lui.

John rise di gusto, quando incrociò lo sguardo di Kimber, subito dopo lo prese in giro.

«Tante armi ma niente palle, non è vero Billy?»

Ridacchiai per la sua battuta e lo sguardo di Kimber si posò su di me, cosa che mi fece tornare con la mia solita aria piena di strafottenza.

«A seguito avete sempre la vostra puttana, come vedo.»

Strinsi di più il fucile.

«Quando ti decidi a dare il fottuto ordine, Tom?»
Sussurrai a Thomas, ritirando entrambe le mie labbra, per non urlare tutto quello che mi stava passando per la mente.

«Non pensavo di arrivare fino a questo punto con lei, signor Kimber.» Disse Thomas.

L'uomo, facendo spallucce, ghignò.

«Hai fatto il passo più lungo della gamba, stronzetto; adesso avrai quello che ti meriti.»
Thomas ridacchiò. «Bene! Allora, se permettete, preferisco usare delle armi più appropriate. Sa, per sentirmi più a mio agio.»

Dei passi dietro di noi mi fecero capire che Freddie stava arrivando con il nostro pezzo grosso.

Mi fece l'occhiolino, quando incrociò il mio sguardo, e si posizionò di fianco a Thomas, qualche passo più avanti.

«Sergente Thorne. Pronto e schierato, signore.»

Vidi Thomas sorridere e non staccò, neanche per un secondo, il suo sguardo sicuro da quello di Billy.

Thomas sfidò Billy e con quel gesto alzammo tutti le armi e puntammo chi preferivamo.
Io puntai proprio Billy, mi stava tremendamente sul cazzo.

Ci guardammo per qualche secondo in silenzio gli uni con gli altri e una voce famigliare ci interruppe: Ada.

Strizzai gli occhi e mandai la testa all'indietro, sospirando, mentre Freddie gli chiedeva spiegazioni.

La vidi posizionarsi tra i due gruppi, con il bambino nel passeggino, e la osservai attentamente.
Era vestita di nero. Che intenzioni aveva?

Freddie continuava a dirle che era matta e a chiederle che stava facendo, mentre lei iniziò a dettare ordini.

«Ho detto lasciami parlare!»

Disse con voce autoritaria, puntando il dito contro Freddie, nel frattempo che il bimbo continuava a piangere.

«Da domani questo si chiamerà il quartiere delle vedove.» Vidi con la coda dell'occhio che Freddie scosse la testa, rassegnato, e sospirò.
«Tra di voi ci sarà sicuramente qualcuno che sarà stato in Francia, quindi saprete come andrà a finire.»

Si prese una pausa e mi guardò, con gli occhi lucidi.

«Io qui ho quattro fratelli ed un marito, e sicuramente anche voi avrete qualcuno che vi starà aspettando a casa. Per prevenire, mi sono vestita a lutto.»

Il mio sguardo si spostò da quello lucido di Ada, a quello rincoglionito di Billy, che stava tramando sicuramente qualcosa.

«Rose, guardami!»
Urlò Ada e tutti gli sguardi si posarono su di me.
«Quel bambino non si muoverà di lì e nemmeno io. Se lui sopravviverà, tu te ne prenderai cura.»

Scossi la testa.

«Qui non morirà nessuno, cazzo.»
Sussurrai a denti stretti e con il fucile puntato verso Billy.

Ci fu un attimo di silenzio, poi l'imbecille prese parola.

«La donna ha ragione. Perché sacrificarci tutti?»

Fu un attimo.
Il suo braccio si alzò e puntò l'arma verso Thomas, sparando senza pietà.

«No!» Urlammo io ed Ada.
Afferrai Thomas dalle spalle, in modo tale da non procurargli ulteriore dolore con la caduta.
Con tutta la rabbia che avevo nel corpo, lasciai andare Thomas e sparai a Kimber, urlando e senza rendermi conto del fatto che Thomas si era già rimesso in piedi ed aveva sparato anche lui un colpo, facendo cadere, definitivamente, Kimber per terra.

«Basta così!»

Urlò, mentre io lo guardai con l affanno.

Qualcuno mi afferrò dalle spalle, anche lui con il fiatone e mi voltai, incrociando gli occhi preoccupati di John.

«Questa faccenda è stata risolta, potete tornare dalle vostre famiglie.»

Comunicò Thomas e gli uomini di Kimber si lanciarono vari sguardi, per decidere sul da farsi, sicuramente.

Alla fine, decisero di andarsene e portarono con loro il corpo del loro capo.

Johnny mi strinse tra le sue braccia ed appoggiò il mento sulla mia testa, sospirando.
Thomas mi lanciò un'occhiataccia e scosse la testa.

«Non guardarla in quel modo, ti ha salvato il culo, cazzo.»

Disse Arthur, riferendosi a me.

«Quindi dovrei ringraziarla perché rischiava la sua?»
Arthur annuì.
Tom scosse la testa e fece una smorfia di dolore per la pallottola al petto.

Jeremiah disse ad Arthur di seguirlo e portare Thomas con se.

«Johnny, porta Rose al Garrison, chiama anche Polly e portate il corpo di Ryan nella nostra stanzetta.»

Johnny annuì agli ordini di Arthur e disse agli uomini di Thomas di portare il corpo.

***
Angolo scrittrice

Buongiorno! Non so perché, ma questo è uno dei miei capitoli preferiti.
Il vostro qual è?
Ah! Quasi dimenticavo. Questo è anche il penultimo.
Domenica pubblicherò l'ultimo  e poi mi direte voi quando pubblicare il sequel, perché già è pronto per voi. Buona giornata!

A f***ing mess || Peaky BlindersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora