Capelli e occhiate

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Aveva dormito male, sonno agitato e continua dormi veglia.
Fred si alzò facendo un profondo sbadiglio e sentendo sua mamma che gridava per tutta casa che era ora di darsi una svegliata e fare colazione.
Lanciò un cuscino in direzione del fratello che si sollevò di scatto borbottando parole poco fini.
In pigiama scese in cucina e subito si irritò per il fatto che fosse piena di persone, la mattina lui doveva stare da solo per almeno un'ora prima di acquisire la capacità di parlare in maniera civile con qualcuno.
Hermione e Ron stavano facendo la coppia di sposini imboccandosi a vicenda cosa che era a dir poco imbarazzante, Harry era seduto a capotavola e cercava di attirare l'attenzione di Ginny, la quale però la mattina era proprio come Fred, assolutamente indisponente.
Per migliorare quella situazione già caotica si aggiunsero i loro tre ospiti, svegliati anche loro dalle urla di mamma Weasley erano entrati in cucina per mangiare qualcosa.
Erano anche loro in pigiama e questo fu strano per tutti, erano abituati a vedere quei tre serpeverde eleganti e composti, mentre adesso erano tutto l'opposto.
Dovevano aver dormito poco perché avevano delle facce da zombie, si sedettero tutti e tre al lato opposto del tavolo stringendosi a capotavola cercando di restare distanti dagli altri.
Gli occhi di Fred si posarono subito sulla ragazza, indossava una maglietta leggera e dei calzoncini i capelli erano un groviglio ma attorno a lei rimaneva quell'aura di eleganza che la caratterizzava, d'un tratto Fred si accorse che anche lei lo stava fissando, incontrò i suoi occhi verdi che, se avessero potuto, lo avrebbero incenerito seduta stante, dicevano chiaramente "piantala di fissarmi scemo di uno", tolse lo sguardo come se niente fosse e cercò di concentrarsi su altro.
<< Non potevate mettervi altro addosso? >> parlò Ron con voce tesa. I tre si guardarono tra loro non capendo, insomma erano tutti in pigiama.
<< Vorremmo evitare di vedere i vostri tatuaggi di dubbio gusto tutto il tempo >> rispose Harry alle loro mute domande.
<< Che fatica ragazzi, è prima mattina non possiamo stare tutti per i fatti nostri? >> chiese Zabini sbuffando come se il suo tatuaggio fosse l'ultimo dei problemi.
In effetti tutti e tre i ragazzi avevano magliette a maniche corte e sulle loro braccia il marchio nero svettava.
<< Potter a me la tua vista mi dà fastidio ma non mi sembra di dirti di coprirti come un mummia tutto il giorno >> si intromise Malfoy.
<< Malfoy tu devi solo fare silenzio e ringraziarci per tenervi tutti qui invece che lasciarvi nelle mani dei vostri amichetti >>.
<< Dai ragazzi cerchiamo di calmarci... >> cercò di porre rimedio Hermione.
<< Zitta mezzosangue non ti abbiamo chiesto niente >> rispose il biondo cattivo.
Ron si alzò di scatto pronto a prenderlo a pugno ma Hermione lo bloccò per il braccio.
<< Furetto ti conviene non chiamarla più così altrimenti... >>
<< Cosa? Smettetela di fare i bambini piagnucolosi che salvano il mondo >>.
La situazione si stava mettendo male, per fortuna i signori Weasley erano già andati al ministero e non stavano assistendo a quella sceneggiata ridicola.
<< Noi saremo anche dei bambini ma meglio che essere dei mangiamorte assassini >> disse Harry alzandosi anche lui in piedi facendo cadere la sedia seguito a ruota da Malfoy.
Fred giurò che tutti in quella stanza stavano cercando di fermarli ma fu praticamente impossibile, in meno di un secondo Malfoy aveva tirato un pugno in faccia a Harry che adesso stava rispondendo.
Tutto si fermò come per miracolo grazie a Lidja, con un colpo di bacchetta li aveva separati e adesso volteggiavano uno accanto all'altro dimenandosi per liberarsi. Lei se ne rimaneva seduta sorseggiando il suo succo di zucca come se niente fosse.
<< Draco ricordami di farti quella lezione sul controllo della rabbia >> disse alzandosi e poi guardò Harry << Vorrei evitare di litigare ma tu mi sembri proprio ottuso e cocciuto come in tuo amichetto pel di carota >> disse riferendosi a Ron << mettiamo un attimo le cose in chiaro così da avere una futura convivenza pacifica, io vado in giro vestita come voglio, se il marchio ti dà fastidio comprati una benda per gli occhi perché a me non frega niente, secondo forse non vi è ancora entrato in quelle vostre piccole testoline il motivo per cui siamo qui >> la stanza era calata nel silenzio e tutti guardavano quella ragazza che era sempre sembrata pacata emanare una forza da metter paura << noi tre, detto in maniera chiara, vi abbiamo salvato il culo, non avevate possibilità senza avere degli infiltrati e non solo, ne abbiamo salvati un sacco dei vostri, ma davvero tanti. Per cui porta rispetto perché io non ho rischiato la vita per sentirmi insultare da un ragazzino che non riesce a superare le rivalità della scuola. Chiaro? >>.
Prima di farli rispondere fece cadere per terra i due, Harry si alzò abbastanza indignato e se ne andò di sopra con Ron e Hermione li segui subito.
<< Qualcun'altro ha qualcosa da dire >> chiese sorridendo come se niente fosse ai due gemelli e a Ginny che rimasero zitti scuotendo la testa. Così uscì dalla cucina per tornare alla tenda.
Fred capì di non essere l'unico che doveva esser lasciato in pace di prima mattina e sorrise.

Ginny sistemò la cucina per poi salire da Harry e gli altri. Hermione stava ancora facendo una bella ramanzina ai due dicendo che non avrebbero dovuto aggredirli così, in quel modo erano finiti dalla parte del torto.
<< Non è colpa nostra se non gli piace sentire la verità, la Bruke potrà dire quello che vuole ma alla fine sono stati degli assassini >> disse imperterrito Harry con assenso di Ron.
Ginny sospirò, in fondo avevano ragione ma quei tre avevano davvero rischiato le loro vite per aiutare tutti e ci stava che si fossero arrabbiati.
Scese di nuovo in soggiorno non volendo sentire Hermione che continuava a sgridarli come una mamma chioccia.
Vide Malfoy in cucina intento a sciacquarsi il viso, Harry gli aveva tirato proprio un bel pungo e il labbro gli si era spaccato, Ginny sorrise, infondo a Malfoy non faceva male prenderle un po'.
<< Serve una mano? >> chiese avvicinandosi.
<< Da te assolutamente no, non sia mai che mi infetti qualcosa, sai abitare qui dentro non credo sia molto igienico >> era ovviamente incazzato e voleva sfogare la sua frustrazione su qualcuno, ma Ginny non voleva dargliela vinta così facilmente.
Prese una boccetta da una delle scatole di sua mamma e si avvicinò al ragazzo che la guardò malissimo.
<< Se ci metti questo ti dovrebbe passare subito, se vuoi eh, puoi sempre rimanere con quel labbro così da far sapere a tutti che Harry te le ha date di santa ragione >> Ginny sapeva come convincere le persone.
<< Se mai stracciona è il contrario, mi spiace aver picchiato il tuo fidanzatino, deve esser stato penoso per lui subire questa umiliazione davanti alla sua mogliettina >>
<< Malfoy io non sono la mogliettina di nessuno e poi direi che ve le siete date a vicenda >> Ginny gli allungò la pozione che lui prese con diffidenza per poi passarne il contenuto sopra il labbro che guarì all'istante.
<< Non aspettarti un grazie >> disse ripassandole la boccetta sorpreso che la ragazza quindi non stesse con Potter ma Ginny era come bloccata, lo guardava in faccia e sperava di aver le allucinazioni altrimenti era sicura l'avrebbe ammazzata.
<< Weasley cos'è non hai mai visto niente di così bello? >> le chiese lui vedendo che la ragazza non smetteva di fissarlo.
<< Eh cosa? Senti vieni un attimo fuori >> così dicendo lo prese per un braccio, cosa che lo stupì alquanto.
<< Weasley che diavolo hai? >> cercò di scostarsi da lei che lo teneva saldamente, sentiva le sue piccole mani sul suo braccio ed era molto strano, troppo.
Ginny lo portò in giardino e poi avvicinarsi ai suoi fratelli, la ragazza lanciò uno sguardo ai due come per incenerirli e fargli nello stesso tempo capire di stare al gioco.
<< Fred, George ho dato la pozione per i tagli a Malfoy ma vedete gli è rimasta una piccola cicatrice non dovrebbe fare così vero? >> sperò vivamente che i due capissero.
Malfoy invece non capiva proprio, una cicatrice? Potter mica l'aveva picchiato così forte, poi guardò in direzione dei due gemelli che era palese stessero ridendo anche se cercavano di nasconderlo.
<< No, Ginny, non dovrebbe proprio fare così >> rispose Fred continuando a ridere. La ragazza lo fulminò per farlo stare zitto.
<< Allora cosa possiamo fare per sistemare? >> chiese continuando a vedere Malfoy abbastanza confuso.
<< Sorellina credo che possiamo solo aspettare >> continuò George. Ginny non poteva certo aspettare che quel pazzo se ne accorgesse e la facesse a pezzetti.
In quel momento arrivarono Zabini e Bruke che si fermarono davanti a loro e osservando un attimo Malfoy scoppiarono a ridere a quel punto Ginny iniziò a pregare per la sua imminente dipartita.
<< Dra volevi sembrare una delle bambole di Lidja? >> chiese Zaini continuando a ridere.
Malfoy li guardò male per poi guardare Ginny che evitò il suo sguardo.
<< Sai ti avevo detto di rifarti il look ma così mi sembra eccessivo >> disse questa volta la ragazza.
Quei due continuavano a ridere come matti e si aggiunsero anche Fred e George non riuscendo più a resistere. Malfoy non capendo si avvicinò a una delle finestre della casa e guardò il suo riflesso.
Ginny capì che ormai non c'era via di scampo.
<< Weasley!!! Cosa diavolo hai fatto ai miei capelli?!?! >> urlò irato Malfoy avvicinandosi alla ragazza. Per Ginny era difficile rimanere seria, davanti a lei il perfetto Draco Malfoy aveva i capelli che erano fucsia come non mai ma si concentrò per rimanere seria.
<< Io giuro che non ne ho idea, devono essere stati quegli scemi di Fred e George a metterci dentro chissà quale scherzo >> cercò di giustificarsi lanciando un'occhiata ai gemelli.
<< Draco dai non stai così male, per me dovresti considerarlo in maniera permanente >> disse Blaise facendo diventare l'ex biondo ancora più rosso dalla rabbia, anche se Ginny dovette ammettere che con quei capelli non faceva paura per niente.
Malfoy fece dei respiri profondi per poi voltarsi verso i gemelli.
<< Weasley c'è qualcosa che posso fare per rimediare a questo? >> cercò di rimanere pacato.
<< Ci spiace ma andrà via da solo >> rispose Fred trattenendo le risate << Massimo entro domani saranno come prima >>.
Malfoy sembrava sul punto di esplodere, lanciò ancora un'occhiata di fuoco a Ginny per poi andarsene stizzito. Appena fu fuori portata d'orecchio tornarono tutti a ridere.
<< Ginny sei appena diventata il mio idolo >> le disse Lidja reggendosi per non cadere dalle troppe risate.

Fucsia.Fucsia.
Quella piccola e stramaledetta strega gli aveva rovinato i capelli, i capelli! Il suo marchio di fabbrica la parte migliore, e poi non di un colore normale no, quel rosa shocking che solo a vederlo gli veniva da vomitare.
Sosteneva di non saperlo, si come no, era uno scherzo perfetto, l'avrebbe schiantata in circostanze normali, ma erano ospiti e se si azzardava Lidja lo avrebbe scuoiato vivo. In più quella piccolina se la rideva come se niente fosse, come se lui non le mettesse paura, si innervosì ancora di più.
Voleva giocare va benissimo, avrebbe trovato il modo per fargliela pagare a quella impertinente.

La scena di quella mattina era stata esilarante, avrebbe fatto una statua a sua sorella, certo erano stati loro a modificare la pozione ma darla a Malfoy cavolo uno spasso.
Fred camminava intorno al giardino, quegli gnomi proprio non se ne volevano andare, osservò poco più in là e vide la figura di Lidja sotto il salice piangente sul confine del giardino.
Okay l'occhiataccia di quella mattina era un chiaro avvertimento di smetterla ma lì non c'era nessuno per cui si prese un po' di tempo per guardarla. Aveva un paio di calzoncini neri e una canottiera attillata con dei piccoli fiorellini, appoggiata all'albero aveva lo sguardo concentrato sul libro che stava leggendo, le gambe snelle distese e, cosa che lo fece sorridere, era a piedi nudi, cosa strana, si era spettato delle ballerine o scarpe di un certo tipo invece girava per casa a piedi scalzi come una bambina.
Le sue gambe si erano mosse da sole facendolo avvicinare, quando lei lo sentì alzò gli occhi dal libro, dal primo sguardo probabilmente pensava di vedere Zabini, poi si rese conte che era lui e il suo volto si fece di ferro abbassando di nuovo lo sguardo sul libro come se lui non ci fosse.
"Ottima partenza" pensò Fred.
Si sedette vicino a lei ma abbastanza distante così da non farla innervosire più del dovuto, stava per parlare quando lei lo anticipò.
<< Devi piantarla >> secca, diretta e risoluta come sempre.
<< Di fare cosa esattamente? >> sempre a stuzzicarla, voleva farglielo dire.
Lei chiuse il libro e si voltò verso di lui, i capelli li aveva raccolti in una coda ma qualche ciuffo cadeva fuori incorniciandole il viso.
<< Devi smetterla di fissarmi, è talmente palese che pure i muri della casa lo vedono >>
<< Bruke non so proprio di cosa stai parlando >> decise che continuare sulla strada del finto tonto era la soluzione migliore.
<< Weasley smettila di fare lo scemo, pensavo fossi migliorato nel tempo, cavolo la tua faccia rimane un fottuto libro aperto >> in circostanze normali Fred sapeva che la ragazza non avrebbe mai usato la parola fottuto, ma quando si trovava con qualcuno che conosceva bene si lasciava andare e eliminava parte della sua compostezza.
<< Non tutti possiamo essere impassibili come te >>.
<< Beh potresti almeno provarci >> disse scocciata << Blaise ieri sera mi ha chiesto cosa ci fosse tra noi e io ovviamente sono stata super brava a non far capire niente ma se lo chiede a te lo capirà in cinque secondi >>.
<< Beh ma cosa c'è da capire? Tra noi non c'è niente>> disse sorridendo.
<< Weasley non fare lo scemo >> era la frase che diceva più spesso quando parlavano tra di loro << Cosa c'è stato. Se mi fissi ogni volta come se mi volessi spogliare non ci vorrà molto perché tutti capiscano >> diretta come sempre.
<< Senti sei comparsa all'improvviso nel mio giardino, non puoi pretendere, mi hai colto di sorpresa >> cercò di giustificarsi, okay che l'aveva fissata una paio di volte ma non ne faceva una tragedia.
<< Ah scusa la prossima volta ti avviso prima >> lo schernì lei.
<< Non capisco perché farne un dramma >>
<< Weasley guarda che io lo dico per te, se Blaise scopre non succede niente, lo stesso non potrei dirlo per i tuoi amichetti e la tua famiglia visto lo spettacolo di stamattina >>.
Fred sospirò e si appoggiò anche lui all'albero, Lidia si sollevò per guardarlo negli occhi.
<< Weasley lo hai detto te, non lo potevano sapere all'ora figurati adesso, c'è mega tensione >>.
<< Bruke stiamo parlando di una cosa successa quasi due anni fa non dovremmo farne una tragedia >>.
<< Io concordo con te, sono gli altri il problema come sempre >> si fermò un attimo e Fred la osservò, era infastidita dalla situazione ma rimaneva composta << anche essere venuto qui sotto l'albero con me, apprezzo che tu voglia farmi compagnia ma è una follia >>.
<< Siamo qui a chiacchierare non mi sembra ci sia niente di male e poi gli altri non ti odiano quanto Malfoy, non ne farebbero un dramma a vedermi qui >> la ragazza non sembrò molto convinta ma tornò a appoggiarsi all'albero, sempre tenendo una certa distanza da Fred, saranno stati dieci centimetri ma per lui sembrava troppo.
<< Non è che il vero problema è Zabini? >> sapeva che l'avrebbe fatta incazzare ma non riuscì a resistere.
<< Dimmi che non stai davvero dicendo quello che penso >> disse lei tornando a sollevarsi per guardarlo.
<< Magari gli darebbe fastidio sapere che la sua dolce Lidja se la faceva con un pezzente no? >>
<< Weasley ora stai delirando, ti sei arrabbiato perché ti ho detto di smetterla di fissarmi e mi vuoi far incazzare >> disse alzandosi ma Fred la seguì subito e la fermò.
<< Perché sbaglio? Zabini non è ancora interessato a te? E' per questo che non vuoi che si scopra una cosa successa talmente tanto tempo fa che è già tanto se la ricordo? >>.
Lidja strattonò il polso e lui mollò la presa << Weasley se continui così qua l'unico a sembrare geloso sei tu, tira di nuovo in ballo Blaise e ti ritrovi schiantato >> fece per andarsene ma poi si girò un attimo.
<< Se è successo così tanto tempo fa allora cerca davvero di dimenticarlo, se ti becco un'altra volta a fissarmi non ti ritroverai più gli occhi >> così dicendo se ne andò con il libro sotto braccio e i piedi nudi che si poggiavano sull'erba fresca.
Per qualche istante Fred pensò che sembrava una ninfa dei boschi, poi si riscosse e infastidito tornò a dare la caccia agli gnomi.







Note d'autrice
Ciao a tutti, ecco il nuovo capitolo, fatemi sapere che ne pensate e se i personaggi vi piacciono. 
Baci Meddy

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