Lo spiraglio di luce che entrava dalla finestra le stava finendo dritto negli occhi infastidendola. Lidja si rigirò nel letto sbuffando, odiava il sole la mattina, aveva la mania di chiudere ogni singolo spazio che potesse far passare la luce e stava maledicendo chiunque fosse stato il ritardato a lasciare la finestra semi aperta.
Si riscosse un attimo al pensiero che nella tenda dei Weasley finestre non ce ne erano così aprì gli occhi, vide una parete piena di poster di grifondoro e squadre di quiddich, leggermente sconvolta si girò, il colore rosso era decisamente fin troppo per i suoi gusti, dall’altra parte della stanza c’era un secondo letto vuoto, intorno a lei regnava il disordine più assoluto, vestiti sparsi ovunque, calderoni sporchi da secoli e fogli con strani progetti per tutta la stanza.
Stava riordinando le idee quando sentì la porta aprirsi e una testa rossa entrò.
<< Buon giorno bella addormentata >> le disse Fred sedendosi sul bordo del letto, aveva i capelli rossi scompigliati e bagnati, probabilmente si era appena fatto la doccia, indossava solo dei pantaloncini ed era a petto nudo, Lidja dovette ammettere che il risveglio era decisamente migliorato.
<< La vostra stanza è un porcile >> criticò subito << e si può sapere perché non chiudete la tapparella? >>
<< Vedo che qualcuno è più scorbutico di me la mattina >> lei si stropicciò gli occhi e sbadigliò.
<< Ieri ti sei addormentata così ti ho portato su >>
<< Portarmi alla tenda era troppo difficile >> lo mise alle strette lei.
<< Così è stato più divertente >> disse solo.
<< Non avevamo mai dormito insieme >> commenta tra se e se la ragazza e lui sorrise.
<< Mentre dormi sbavi >> la prese in giro.
<< E tu russi come se non ci fosse un domani >> in realtà lei aveva dormito talmente bene che e profondamente che poteva esplodere la casa senza che lei si svegliasse.
<< Tuo fratello non ha fatto commenti? >>
<< Nah, ha detto solo che non possiamo scopare nella stanza >> lei ridacchiò e si sollevò ricordandosi di colpo che era il giorno del processo, probabilmente Fred vide il suo volto contrarsi perché l’accarezzò leggermente una guancia sorridendole.
<< Giù ti stanno aspettando per andare, hai tutto il tempo per prepararti >> lei si limitò a guardare gli occhi azzurri del ragazzo che le sorrideva dolcemente.
<< Io non sbavo >>
<< E’ la tua parola contro la mia Bruer >> la prese in giro.La ragazza uscì dalla camera e Fred si finì di vestire, si sdraiò ancora un attimo ne letto sentendo ancora il profumo di Lidja tra le coperte, sapeva lamponi e pioggia, non era vero che la ragazza sbavava di notte ma gli piaceva metterla in imbarazzo, forse non era stata una buona idea dormire assieme, era qualcosa di intimo e Fred era già abbastanza scombussolato di suo ma non era riuscito a resistere.
Dopo un po’ scese in salotto dove stavano tutti finendo di prepararsi, vide subito Lidja accanto a Zabini, indossava un abito elegante ma non eccessivo, maniche lunghe probabilmente per coprire il marchio, sul davanti aveva dei bottoncini, i primi lasciati aperti facendole intravedere la scollatura, finiva a metà coscia, abbastanza largo di un azzurro leggero. La ragazza si stava facendo una treccia, o almeno ci provava.
<< Lidja se vuoi ti aiuto >> si propose Ginny.
<< Nono tranquilla, deve uscire male, non sono mai stata capace di farmi le trecce da sola e l’ha sempre fatta imbestialire >> non serviva specificare che si riferisse a sua madre era chiaro a tutti.
Quando finì si voltò verso gli altri, aveva lo sguardo serio e concentrato, la treccia faceva sfuggire innumerevoli ciuffi ma rimaneva comunque elegante e aggraziata.
<< Bene possiamo andare >> annunciò Arthur, quel giorno tutti sarebbero andati al ministero, Lidja teneva stretta la mano di Blaise facendo infastidire un poco Fred che distolse lo sguardo, con la metropolvere in un attimo erano tutti arrivati e si avviarono verso l’aula del processo.
Mentre si avvicinavano videro in lontananza Silente che li salutò da lontano, appena lo raggiunsero si rivolse a Lidja.
<< Signorina Bruer sicura di quello che sta facendo? >>
<< Certo preside, lei ha scoperto? >> chiese incerta, Silente la guardò sospirando.
<< Suo fratello signorina Bruer >> Fred vide subito Lidja bloccarsi, sbiancò all’improvviso e pensò che stesse per svenire, gli altri presenti si guardarono per cercare di capire tranne Zabini e Malfoy.
<< Mio… mio fratello? >> soffiò la ragazza ancora paralizzata, Blaise le si avvicinò sorreggendola.
<< Bruer da quando hai un fratello? >> chiese Harry.
<< Fratellastro >> precisò solamente lei.
<< Non so di preciso cosa abbiano detto >> commentò il preside ma la ragazza non lo ascoltava. Fred la vide stringere i pugni fino a far sbiancare le nocche, riprese un po’ di colore in volto e il suo sguardo si fece carico di rabbia.
<< Nessun problema Silente >> commentò solo staccandosi da Blaise e entrando nell’aula, si dava iniziò alle danze.
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Convivenza inaspettata
Fiksi PenggemarFinita la guerra magica la Tana si ritrova a dover ospitare alcuni mangiamorte che avevano fatto da informatori per aiutare la caduta di Voldemort. I membri della famiglia Weasley si ritrovano in una situazione fuori dal reale dove dovranno conviver...