Passione per i rossi

326 8 1
                                    

Ginny si svegliò all’improvviso, quella era stata in assoluto la nottata più terribile della sua vita, aveva continuato a rigirarsi nel letto in preda sogni decisamente poco casti, era abbastanza convinta che le avesse lanciato una maledizione perché era una cosa impossibile. Si alzò rossa in viso e scese a far colazione decidendo che l’avrebbe totalmente ignorato, che cavolo le diceva la testa, baciare Malfoy, in quel momento era sembrata la cosa più giusta del mondo mentre adesso sembrava un incubo, avrebbe dovuto allontanarlo a schiaffi e schiantarlo. Erano passati un paio di giorni ma il ricordo le rimaneva vivido in testa e ogni volta si malediceva. Lui non aveva più detto o fatto nulla, era certa che stesse tramando qualcosa insomma era pur sempre Malfoy e continuava a spremersi il cervello per capire cosa fare. 
Arrivata in cucina prese posto vicino a Harry e Ron, iniziò ad abbuffarsi contenta di non vedere la testa bionda, ormai cercava di evitarlo come la peste, peccato che quella mattina la fortuna non era proprio dalla sua parte, i tre mangiamorte entrarono sorridendo, palesemente divertiti da qualcosa ma non dissero nulla, Lidja andò a sedersi vicino a George mentre Malfoy la superò e si sedette proprio davanti a Ginny. La rossa abbassò lo sguardo improvvisamente interessata alla proprio ciotola di latte sperando che nessuno dicesse niente. 
<< Malfoy levati >> iniziò Harry. 
<< Perché? Era l’unico posto libero potrò sedermi per mangiare >> sfortunatamente il ragazzo aveva ragione così nessuno disse più nulla. 
<< Oggi andate al ministero? >> ruppe il silenzio George guardando la bionda accanto a lui ridacchiando. 
<< No, dopo il processo contro Rosier di ieri siamo liberi fino a domani pomeriggio quando ci sarà il processo dei miei >> disse Lidja prendendo una fetta di torta. 
<< Silente ti ha più fatto sapere niente? >> le chiese Zabini. 
<< No, ma qualsiasi cosa sia gli si ritorcerà contro fidati >> in quel momento Ginny si bloccò con il cucchiaio a mezz’aria. 
<< Ginny tutto bene? >> le chiese apprensivo Harry. 
<< Si si >> rispose la ragazza continuando a mangiare come se niente fosse sperando di non diventare rossa come un peperone. Davanti a lei Malfoy impassibile guardava verso l’altro lato del tavolo dove i suoi amici parlavano, peccato che con il piede aveva iniziato a toccare la gamba della ragazza e dal sorrisetto che gli era spuntato Ginny capì che stava ascoltando quello che le diceva Harry. 
<< Sicura? >> chiese non totalmente convinto. Il piede di Malfoy risalì tutta la gamba iniziando a stuzzicarle l’interno della coscia, Ginny non si era minimamente aspettata un agguato in mezzo a tutti, avrebbe fatto bene a rimanere chiusa in camera per il resto del mese. 
<< Si Harry smettila di preoccuparti >> disse cercando di rimanere seria, non poteva fare il suo gioco, non avrebbe fatto l’ennesima figuraccia per colpa sua. Malfoy continuava a fare su e giù per la sua gamba come se niente fosse fermandosi giusto al limite per poi tornare verso il basso, Ginny si riscosse ricordando a se stessa che era un grifondoro e non poteva farsi mettere i piedi in testa così, quindi lo ripagò con la stessa moneta, fingendo di ascoltare Hermione che si lamentava delle procedure lente del ministero o qualcosa del genere, fece scivolare il suo piede dall’altra parte del tavolo sfiorando la gamba ferma del ragazzo, lo sentì irrigidirsi sotto il suo tocco, probabilmente non se l’aspettava. Fece i suoi stessi movimenti vedendo con la coda dell’occhio che il ghigno solito era scomparso e rise, lui si era bloccato mentre lei continuava quella lenta tortura come se niente fosse. Ginny vide Lidja guardarla e poi guardare il suo amico e le sorrise facendole l’occhiolino, come poteva quella capire sempre tutto. 
<< Hey Draco il processo di Rosier non è stato così complicato no? >> in quel momento Ginny capì di adorare quella ragazza. 
<< Co-cosa? >> chiese il biondo colto impreparato. 
<< Si insomma com’è andata? Noi non ci hanno fatto entrare >> 
<< No si è bastata la mia testimonianza per questo non vi hanno chiamato >> era bravo a fingere di essere rilassato così Ginny salì leggermente di più sfiorandogli l’inguine e lui si alzò di scatto. 
<< Tutto bene Dra? >> chiese Lidja con una finta innocenza sorridendo, lui la guardò male per poi uscire e dalla finestra guardare Ginny con tono di sfida.

Convivenza inaspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora