Uno spiraglio di luce le colpi le palpebre infastidendola, il sole la mattina, di nuovo. Non aprì gli occhi sentendosi profondamente stanca, la testa le pulsava come non mai e nel suo stomaco sembrava ci fosse una battaglia, registrò inoltre di essere decisamente scomoda e sentiva le ossa tutte doloranti, le coperte le sfioravano la pelle nuda con morbidezza e i capelli li sentiva impigliati ovunque.
I suoi pensieri si bloccarono… Nuda… era nuda, si paralizzò realizzando di avere un corpo caldo vicino al suo che si muoveva tirandole un poco i capelli.
Okay, non aprì gli occhi ma cercò di far ordine nella mente che si stava riempiendo di immagini.L’aveva portata dentro, fece per chiedergli qualcosa quando la sbatté contro il muro e unì le loro labbra, lei se inizialmente sorpresa si fece prendere dall’alcol e dalla rabbia e rispose al bacio aggrappandosi al suo collo e stringendo i suoi capelli.
No dai non poteva essere.
Sollevandola di pesò entrarono in una stanza, la lasciò andare sul letto e lei avvicinò quel petto nudo a sé baciandolo languidamente, i loro sospiri si facevano più concitati, scese a baciarle il collo per poi liberarla velocemente da quel leggero vestito.
Come diavolo esser successo.
Si muovevano affannati uno sopra l’altro senza darsi tregua in preda alla rabbia e alla passione che li stava divorando.
Lidja strinse ancora di più gli occhi sperando di risvegliarsi nel suo letto nella tenda in giardino, quando li aprì vide subito un petto nudo accanto a lei, si muoveva regolarmente, l’odore di zucchero era mescolato a un profumo di zenzero, lo fissò per un’infinità perché non voleva assolutamente alzare lo sguardo e vedere accanto a chi si era svegliata. Si mise a sedere e le venne un forte capogiro, respirò lentamente per poi voltarsi verso il ragazzo, così simili quando dormivano, si riscosse cercando di mantenere la calma e cercò i suoi slip, se li infilò per poi agguantare il vestito e rimetterselo velocemente, lanciò un’occhiata veloce all’altro letto e con un sospiro di sollievo si rese contro che era vuoto. Questo non andava per niente bene come diavolo c’era finita in quella situazione, il ricordo di Fred e la Johnson le arrivò prepotentemente e lei trattenne il respiro cercando di calmarsi, si avvicinò alla porta sperando di non beccare nessuno anche se sapeva che era tardi e che probabilmente erano già tutti svegli.
<< Lidja… >> con la voce ancora impastata il ragazzo la chiamò paralizzandola davanti alla porta, si voltò, lo sguardo di George le rimandava esattamente quello che stava pensando lei “Come cazzo è possibile”. Lidja non rispose e uscì velocemente dalla stanza.
Si appoggiò alla porta chiusa dietro di lei facendo dei respiri profondi e continuando a recuperare pezzi della nottata passata con George, si strinse la testa tra le mani pensando che quello era decisamente il peggior risveglio della storia, peccato che la sfortuna le era sempre accanto.
<< Angie ti ho detto che non ne dobbiamo parlare è stato un incredibile errore >> non ebbe neanche il tempo di scappare che nel corridoio comparvero dal piano di sotto Fred con la Jonhson che si bloccarono vedendola.
<< Bruer ti sei persa? Che ci fai qui? >> le chiese la ragazza abbastanza irritata.
Per la prima volta Lidja non aveva una degna risposta pronta, probabilmente colpa del mal di testa che la perseguitava, vide lo sguardo di Fred passare da lei alla porta e tornare indietro e riusciva benissimo a sentire le rotelle del suo cervello agitarsi. Prima di poter far dire qualcosa a uno dei due li superò scendendo in salotto continuando a maledirsi.
Appena scesa lo sguardo le cadde subito sul divano dove Ginny e Draco stavano dormendo abbracciati, sbuffò e li scosse per svegliarli velocemente.
<< Hey voi due se entra Potter e vi vede così non so se riuscirò a fermarlo dall’uccidervi >> i due si sollevarono, dalle loro facce capiva che anche loro avevano un post sbronza abbastanza forte, si spostò in giardino dove vide Finnegan ancora steso a terra con Neville e Luna, Dean era poco più distante, a quanto pare avevano tutti dormito in giardino, Ron e Hermione si stavano alzando in quel momento dirigendosi verso la cucina e lei li seguì.
Dentro c’erano già Lavanda e Nathaniel anche loro con lo sguardo assonnato, ora Lidja si ricordò perché odiava le feste, il giorno dopo era uno schifo.
Si sedette al tavolo, Potter li raggiunse ma lui più che star male sembrava decisamente arrabbiato ma Lidja si guardò bene dal fare domande. Mentre cercava di rilassarsi la cucina si riempiva sempre di più di gente che reclamava una moka intera di caffè, gli unici a non essere scesi erano i due gemelli ma nessuno fece domande.
<< Bruer avresti dovuto dirmelo di avere un fratello così >> la voce di quella gallina della Brown di prima mattina era decisamente troppo, alzò lo sguardo guardandola non capendo.
<< A letto è un grande >> lo disse come se fossero solo loro due in casa, Lidja si chiese se fosse ancora ubriaca, lanciò uno sguardo al fratello che le sorrideva a mo di sfida e lei si infastidì ancora di più.
<< Fratellastro >> borbottò infastidita.
Non potevano tutti lasciarla in pace per un giorno!
<< Brown non mi interessa niente di quello che stai dicendo >> sprezzante si alzò lanciando uno sguardo di fuoco al fratello e uscì in giardino per respirare un po’ d’aria fresca, ai ricordi di lei e George che facevano sesso si sovrapponevano quelle di Fred e Angelina e adesso quelli di Nathaniel e Lavanda, sentì che la testa le stava per scoppiare, prese un nano da giardino che i Weasley tenevano lì e lo scagliò contro il tavolo della sera prima facendolo a pezzi.
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Convivenza inaspettata
FanficFinita la guerra magica la Tana si ritrova a dover ospitare alcuni mangiamorte che avevano fatto da informatori per aiutare la caduta di Voldemort. I membri della famiglia Weasley si ritrovano in una situazione fuori dal reale dove dovranno conviver...