Siamo io e te, siamo noi

253 9 2
                                    

Era ormai notte inoltrata e tutti erano andati a dormire, Ginny aveva insistito per rimanere sveglia e aspettare il ritorno di Nathan con Lidja ma la bionda l’aveva mandata a dormire dicendo che avrebbero dovuto parlare loro due. 
Era passata da poco la mezzanotte quando il ragazzo entrò nella casa bloccandosi alla vista della ragazza seduta sul divano che l’aspettava, era tutto completamente fradicio a causa del temporale che adesso se ne era andato lasciando spazio a un’altra stellata. 
Si soppesarono un attimo indecisi anche loro su cosa dire. 
<< Non avrei dovuto chiederlo è stato stupido e impulsivo >> spezzò il silenzio lui guardandola negli occhi. 
<< Non ti incolpo davvero per avermi lasciato con loro, so bene che non potevi fare altrimenti >> Lidja si era sera conto di aver detto una cretinata, fosse stato per lui l’avrebbe portata via. 
Nathaniel si sedette accanto a lei che con un colpo di bacchetta gli asciugò tutti i vestiti. 
<< Non mi abituerò mai a questa velocità >> disse ridendo toccandosi la maglietta. 
<< Lidja questo è il tuo mondo, sarebbe egoistico chiederti di lasciarlo, io ti voglio bene e te ne vorrò sempre >> lei gli sorrise scompigliandoli i capelli. 
<< Anch’io Nat ti voglio bene è ovvio >> 
<< Credo di essermi spaventato all’idea di dover andare >> 
<< Appena potrò allontanarmi da qui è la volta buona che io venga a conoscere la tua vita a New York >> rispose appoggiando le gambe sulle sue come quando erano piccoli << faremo un po’ ciascuno e ci continueremo a vedere, non puoi credere Nat che io possa ancora passare così tanto tempo senza di te >> lui le sorrise. 
<< Mi spiace per la scenata con i tuoi amici >> 
<< Non preoccuparti, in questa casa come hai notato sono abituati a ben peggio >> lui rise abbracciandola per poi addormentarsi sul divano insieme. 

Furono tutti contenti che Lidja e Nathaniel si fossero chiariti, anche perché in quella casa non ci volevano proprio altre persone che si evitavano, Ginny sorrise nel vederli che sistemavano le cose del ragazzo mentre si organizzavano per far andare Lidja oltreoceano una volta fosse stata libera. 
<< Vedo che hanno fatto pace alla fine >> commentò George dietro di lei. 
<< Tra fratelli è difficile tenersi il muso >> le lanciò una frecciatina lei colpendolo in pieno << Vedrai che vi chiarirete ne sono sicura >> gli sorrise. 
Nathaniel si avvicinò a tutti loro per salutarli mentre Silente stava in giardino ad aspettarlo. 
<< Sai Ginny in altre circostanze avrebbe potuto funzionare >> la fece ridere per poi abbracciarlo. 
<< Verrò anch’io a trovarti a New York, voglio proprio vedere un tuo concerto >> tra abbracci e strette di mani tutti lo salutarono, quando passò di fronte a Fred gli sussurro qualcosa che Ginny intercettò come un “trattala bene”, il rosso fece un segno di assenso un po’ stupito e Nathan gli sorrise. 
<< Bene scricciolo, la prossima volta ti farò vivere come una babbana, vedrai che ci divertiremo >> la prese in giro per poi abbracciarla e darle un bacio sulla guancia, quando si staccarono salutò ancora tutti e uscì per poi sparire attaccato al braccio di Silente. 

Draco era in cucina, si era offerto per preparare la cena anche se in realtà non ne era molto capace, abituato agli elfi domestici stava cercando di capire che incantesimo fare per cucinare il tutto. 
<< Non avrei mai detto di vedere un Malfoy ai fornelli >> Potter era entrato e lo guardava un po’ sprezzante ma anche divertito. 
<< Potter se sei qui solo per criticare puoi anche sloggiare >> 
<< Sono qui per parlare con te >> disse serio avvicinandosi al biondo che lo guardò stralunato. 
<< Devi stare lontano da Ginny >> Draco scoppiò a ridere. 
<< Potter faccio quello che voglio, mi allontanerò da Ginevra solo se sarà lei a chiedermelo cosa che non credo accadrà a breve >> gli piaceva vedere Potter che si alterava al pensiero che la rossa lo preferisse a lui. 
<< L’hai convinta in un qualche modo e sappi che lo scoprirò >> disse minaccioso. 
<< Sai Potter, mi spiace rovinare l’immagine che hai di me da super cattivo ma precisiamo che io non costringo nessuno a fare niente e per di più è stata lei a cercarmi >> lo vide stringere i pugni e avvicinarsi a lui. 
<< Stai mentendo Malfoy >> 
<< Nono per niente, è stata una piacevole sorpresa quando mi ha raggiunto sotto la doccia >> ghignò mentre il pugno di Potter gli finiva contro lo zigomo. 
<< Che diavolo succede?! >> ecco ci mancava Lenticchia, magari poteva infastidire pure lui. Draco si portò una mano dove era stato colpito e rise. 
<< Al tuo amico non piace sentire la pura verità >> 
<< E quale sarebbe Malfoy? >> 
<< Che tua sorella preferisce me, un lurido mangiamorte al salvatore del mondo magico >> Potter si stava facendo ancora avanti ma la mano del rosso lo fermò. 
<< Harry vai a prendere un po’ d’aria >> lui guardò Ron allibito ma poi fece come gli aveva chiesto. 
<< Problemi Lenticchia? >> chiese sprezzante fissandolo. 
<< Senti Malfoy tu non mi piaci, sei sempre stato uno stronzo e non cambierò idea >> si fermò un attimo e sospirò << però mia sorella ci trova non si sa cosa in te e per quanto mi costi ammetterlo dal vostro arrivo qui l’ho rivista finalmente allegra da quando è iniziata la guerra >> Draco non riusciva a credere a quello che sentiva. 
<< Mi stai dando la tua benedizione? >> ridacchiò facendo innervosire Ron. 
<< Non tirare troppo la corda Malfoy, sto dicendo che tollererò questa cosa perché non voglio litigare con Ginny, ma sappi che se le farai minimamente qualcosa sarò il primo a venirti a cercare >> Draco lo guardo e annuì leggermente facendo andar via il rosso. 
<< Cosa voleva Ron? >> il centro del discorso l’aveva appena raggiunto e guardò la cucina allucinata << Draco ma tu hai mai cucinato in vita tua? E’ tutto un macello >> rise prendendo in giro il biondo e poi con un rapido colpo di bacchetta sistemò tutto. 
<< Lenticchia voleva avvisarmi >> rispose avvicinandosi a lei che alzò le sopracciglia. 
<< E di cosa? >> 
<< Beh che se ti faccio minimamente soffrire mi fa scomparire dalla faccia della terra o qualcosa del genere >> disse ridendo iniziando a giocare con una ciocca dei suoi capelli. 
<< Fammi capire Ronald non ti ha schiantato? >> Ginny era piuttosto sorpresa. 
<< No anzi ci ha dato la sua benedizione se così si può dire >> si abbassò su di lei e le diede un bacio leggero. 
<< Emm quindi cosa siamo? >> chiese arrossendo la ragazza e facendo bloccare Draco. 
<< Siamo io e te >> disse solo e Ginny se lo fece andar bene non aspettandosi altro dal biondo, mentre lo ribaciava si accorse che aveva una guancia livida. 
<< E questo? >> chiese 
<< Beh il tuo fidanzatino non era così accondiscendente come tuo fratello >> Ginny alzò gli occhi al cielo. 
<< Con Harry ci parlo io >> 
<< Se si avvicina troppo dagli un calcio da parte mia >> sorrise Draco stringendo la ragazza un abbraccio e facendola ridere. 

Convivenza inaspettataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora