17.

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Ebbene si! Son passati due giorni e sono bastati per prendere questa decisione. Aspettavo solo il taxi che si sarebbe fermato a minuti davanti casa mia.

Non avevo avvertito nessuno di questa mia partenza, solo Giulia, mi avrebbe ospitata lei nella sua vecchia casa dove ormai non stava più nessuno, in Italia.

È solo li la mia casa, non qui.

Tom non risponde hai miei messaggi da due giorni, non so cosa gli sia preso, però forse Harrison aveva ragione, forse mi sono davvero illusa, o non avrebbe motivo di sparire in questo modo.

Di Harry preferirei non parlarne, ormai mi odia, forse fa bene, sono stata solo una stupida. Ho tentato di parlargli ancora, ma tutto inutile, forse è meglio cosi, meglio se si dimentica di me, cosi che potrà continuare per la sua strada.

I miei pensieri vennero interrotti dal rumore di un auto davanti casa , era il taxi.
Presi le mie cose e dopo essermi assicurata che il biglietto per Harrison era ben in vista sul tavolo della cucina, uscii di casa.

"All'aereoporto" non aggiunsi altro che l'uomo era gia partito.

Osservavo le case passarmi davanti agli occhi velocemente per poi sconpatire dietro di me, proprio come avrei voluto che sconparissero i miei ricordi di questa esperienza. Non credo sarà semplice dimenticare.

Arrivata all'aeroporto diedi un'ultima occhiata a quella che era Londra poi entrai nell'enorme edificio.

Dopo i lunghi controlli riuscii a salire sull'aereo. Mi rilassai dando un ultimo sguardo a quella terra che per quel poco che mi ha ospitato, mi ha portato solo casini.

Arrivata in Italia c'era Giulia pronta ad accogliermi sempre con il suo solito sorriso ed entusiasmo.

Mi corse contro saltandomi letteralmente addosso, per poco non cadevamo di fronte a tutti.

"Mi è mancata l'Italia" annuciai appena entrata nella nuova casa.
Giulia sarebbe rimasta in quella casa con me, ora eravamo coinquiline, proprio come immagginavamo al liceo. Lei diceva sempre " a 18 anni andremo ad abitare insieme alla vecchia casa dei miei genitori" ed è proprio qui che ora ci siamo ritrovate.

"È bello sai poter finalmente passare del tempo con qualcuno che non sia una ragazzo, non voglio mai più parlare con un ragazzo" dissi sistemando le mie cose con il suo aiuto.
"Ti ricrederai quando inviterò tutte le mie amiche qui per una festa, mi pregherai per farti vedere un solo ragazzo" scherzo lei.
Risi. "Forse sarai tu a pregarmi, quando la mattina dopo non ti aiuterò a pulire casa e uscirò ad incontrare qualche ragazzo" la presi in giro.

"A proposito, non mi hai spiegato più nulla, cosa è successo poi con..." non la lasciai finire.
"Dobbiamo proprio parlarne?"
"Ovvio, sono la tua migliore amica"

In effetti non gli avevo più raccontato nulla.
"Bhe, ricordi il set fotografico, quello con Tom"
Ebbi come risposta un "ovvio"
"Quella sera, venne in casa mia e mi baciò, poi mi invitò in casa dei suoi genitori, loro non c'erano ovviamente"
Vidi i suoi occhi brillare, come se gia avesse capito.
"Lo sapevo, tu non eri innanorata di Harry... aspetta lo avevi gia lasciato?"
Feci di no con la testa.
"O mio dio quindi l' hai tradito, la storia si fa piu intrigante, continua dai" mi incitò.

Continuai raccontantogli ogni cosa che era accaduta.

"E quindi hai deciso di tornare?"
"Si, esatto"
"Perchè non gli scrivi tu a Tom?"
"Io!? E cosa dovrei dirgli? Forse lui non vuole neanche più parlare con me" abbassai lo sguardo "forse aveva ragione Harrison e io non gli ho mai voluto dar retta"
"Dopo tutto cio che avete passato? Nah, vedrai che Tom si ricorderà di te, ne sono sicura"
"Giuly ti prego, sono venuta qui per tornare alla mia vecchia vita, non voglio più pensare a cio che è accaduto"
"Bene, come vuoi tu" concluse cosi.

Finimmo cosi di mettere tutto a posto e finalmente potei restare sola in camera a rilassarmi. Accesi il mio cellulare in predecenza spento.

Nuova Vita// Tom Holland //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora