3.

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Quella mattina avvertii Harrison ed uscii di casa.
Mi feci una passeggiata tra quelle case, tutte così uguali tra di loro, l'aria Londinese era ben diversa da quella Italiana.
Li tutto il passato scompariva, fu come aver cambiato vita ed era proprio quello che volevo.
Tornai  a casa per pranzo e Harri era lì ad espettarmi con un ottima notizia.
Mise una buona parola su di me nell'agenzia in vuoi lavora ed il capo era gia molto propenzo a conoscermi quel pomeriggio.

Indossai una gonna lunga fino a metà coscia e una camicetta di seta molto semplice.
Harri mi accompagnò all'agenzia.

"Lei può anche uscire ora" disse il capo.
Harrison si accomodò fuori lasciandomi sola nell'ufficio di quell'uomo.

"Allora signorina Osterfield, ho buonissime ragioni per assumerti anche subito ma ce una regola qui, non voglio nessuna relazione con gli altri colleghi qui dentro, è un posto di lavoro non un bar, ok?" Puntualizzò l'uomo. Mi ricordai cio che mi disse Harrison quella mattina, la vecchia ragazza fu mandata via per questo motivo.
"Certo signore" risposi sicura.
"Bene, quando preferisce iniziare?" Chiese.
"Quando vuole lei?"
"Se è libera, oggi potrebbe fare una prova" mi propose il capo.
"Sono libera signore"
"Perfetto! Ma la prego, mi chiami Gabriel"

Uscii dall'ufficio e spiegai a Harri che sarei tornata piu tardi a casa ed il motivo.
"Ok, allora ciao, chiamami quando finisci" concluse così prima di andar via.

Restai li per circa una mezz'oretta nel quale studiai il set e gli abiti gia set per il modello ancora sconosciuto per me, volevo fare bella figura.
Finalmente mi semprò di capire che il ragazzo era arrivato, riguardai per l'ultima volta il set sperando sia perfetto.

La porta dietro di me si aprì di scattò.
"Lui è Tom, viene spesso qui, lo vedrai molte volte" disse di fretta la ragazza lasciando che il ragazzo entrasse per poi sfrecciare via.
Era quel Tom di ieri sera, Tom Holland, l'amico di mio fratello.

"Ehi Kate, non sapevo lavorassi qui" comunicò il ragazzo dagli occhi color nocciola.
"Harrison mi ha aiutato a prendere questo lavoro e tu sei il primo modello con cui lavoro" lo informai.
"Che onore" scherzò lui.
"Vado a cambiarmi, ci vediamo tra poco" mi salutò, feci la stessa cosa.

Qualche minuto dopo stavano gia scattanto delle foto.
Credo che al capo piacque il mio lavoro e mi mandò via con un sorriso.
Mi diede i miei orari di lavoro ed erano molto impegnativi, ma io ero pronta ad impegnarmi al massimo.

"Harri dove cavolo sei? Ti sto aspettando da 15 minuti ormai" inviai l'ennesimo messaggio alla sua segreteria.

"Serve un passaggio?" Una voce mi chiamò da dietro. Era Tom.
"Sei ancora qui?" Chiesi.
"Si, e anche tu, Harri non ti risponde vero?"
Negai con la testa.
"È sempre il solito, si dimentica le cose, dai ti do un passaggio io" propose.
"Ma no, non ti voglio disturbare, tra poco arriverà" negai la sua proposta.
"Harri mi ha gia lasciato almeno 5 volte a piedi, e quando tornerai a casa ti dirà sicuramente che stava dormento e io non ti lascerò tornare a casa a piedi, e poi abiti a 2 isolati da casa mia" sostenè lui.

Ridacchiai con lui ed infine accettai il passaggio.

"Allora sempra ci vedremo vedremo molto spesso, sia a casa che a lavoro" aprì bocca dopo qualche minuto di strada.
"Gia" risposi io.
"Posso chiederti una cosa?" Attirò la mia attenzione e lo incitai a continuare.
"Harry ti ha gia chiesto di uscire?"
"Te lo ha detto?" Risposi con un'altra domanda.
"No, ma credo che tu gli piaci molto e quasi sicuramente ti avrà lasciato un biglietto da qualche parte o sbaglio?"
"No, non sbagli" dissi accennando una risatina.
"Ci andrai?"
"Si"
"Sono felice, sai è tanto che Harry non esce con qualcuno dall'ultima volta"
"E tu invece, tu esci con qualcuno?" Sentii il suo sguardo per un istante su di me prima di tornare alla strada.
"No"

In 20 minuti arrivammo davanti casa mia.
"E stato un piacere lavorare con te oggi e grazie per il passaggio" lo ringraziai aprendo la portiera dell'auto.
"La stessa cosa per me, ci vediamo, ciao"
"Ciao" conclusi ormai fuori dall'auto per poi chiudere la portiera.

Suonai almeno 10 volte il campanello prima che Harri mi aprisse.

"Dov'eri?" Chiesi un pò arrabbiata entrando in casa.
"Scusami davvero, mi sono addormentato e non ho sentito le chiamate" si scusò.
Ridacchiai pensando a cio che mi disse Tom.
"Come mai ridi?" Chiese di conseguenza.
"Nulla, comunque è andato molto bene all'agenzia e mi a portato a casa il modello, pare che ci vedremmo spesso" continuai dirigenfomi in cucina dato che ormai di era quasi fatta ora di cena.
"Ti sei fatta accompagnare da uno sconosciuto, ma sei impazzita?" Di colpo si trasformò nel fratello protettivo.
"Era Tom Holland, il tuo amico che mi hai presentato ieri sera"
"Devi stare lontana da lui"
La sua afferamzione mi lasciò un pò perplessa.
"In che senso?"

Nuova Vita// Tom Holland //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora