5.

2.8K 109 21
                                    

"... e per dirti che l'altra sera, quando sono venuto da te il tuo sgurdo mi ha catturato ed ogni volta che mi offri uno di quei tuoi dolci sorrisi, dentro di me sento qualcosa di strano... non credevo fosse reale... il famoso...amore a prima vista"
Arrossii sentendo le sue parole e i suoi occhi fissi su di me brillavano aspettando un mio segno.

Ancora in silenzio, avevo paura di fare la cosa sbagliata, ma chi rifiuterebbe mai delle dolci parole come le sue.

Incrociai il suo sguardo. Quel cottatto visivo si spezzò per un istande, i suoi occhi si posarono sulle mie labbra per poi tornare a guardare le mie iridi.

Forse era una scelta sbagliata o forse giusta, ma mi spinsi leggermente in avanti e azzerai la distanza tra noi.

Le sue labbra scivolarono dolcemente sulle mie per poi staccarsi. Un sorriso si aprì sulle labbra di entrambi.

Tornammo a casa intorno all'una di notte.
Lo salutai e mi diressi verso casa.
Harrison era sdraiado sul divano con la televisione accesa e gli occhi chiusi.

"Harrison" lo chiamai una prima volta "HARRISON" feci più forte avvicinandomi al suo orecchio.

Si alzò sobbalzando mentre mi si formò un ghigno in volto.
"Dovresti andare a letto" aggiunsi prima di dirigermi nella mia stanza.

Tra il silezio più totale della mia stanza, mi cambiai ed indossai il mio comodo pigiama. Quel silezio fu spezzato poco dopo da un tonfo e un gemito da parte di Harri prorpio fuori dalla mia porta.

La aprii e notai Harrison a terra mentre si stringeva il piede.
Risi capendo cos'era sucesso.
"Ma come fai ogni volto a sbattere il migliolo?" Domandai tra una risata.
"Non accadeva da quando mi sono trasferito qui" si giustificò lui.

Feci per tonare in stanza ma mi bloccò.
"Ehi, aspetta!" Disse ormai in piedi.
"Voglio parlarti" continuò.

Mi avvicinai leggermente a lui aspettando la sua parola, sapevo gia di cosa voleva parlarmi.
"Mi dispiace per quelle cose che ti ho detto, le ho dette solo perchè non voglio che tu soffra, scusami"
"Tranquillo, l'avevo capito, avrai avuto le tue ragioni per dirlo, ma comunque sai che farò come voglio e non credo tu ti debba preoccupare, è andato bene sta sera con Harry"
"Si? E cosa avete fatto" disse con un tono di malizia.
"Nulla di cio che stai pensando" infransi i suoi sporchi pensiri.
"E neanche un bacietto?" Scherzò lui.
Distolsi lo sguardo da lui, non ero brava a mentire.
"Sei arrossita, ora voglio sapere tutto" mi fece notare.
"È tardi vado a letto"
Rientrai nella mia stanza chiudento la porta.
"E dai dimmi i particolari" urlò ancora fuori la porta.
"Buona notte" ribattei io.

Finalmente mi lanciai sul mio mormido letto.
Tirai su le coperte fino al naso e chiusi gli occhi, ma non dormii subito. Ripensai a cio che successe con Harry quella sera, come sarei dovuta comportarmi ora? Devo far finta di nulla o approfontire questa storia? Forse ho davvero bisogno di affrofondirla e credo che lui sia daccordo con me.
Poco prima di addormentarmi il suono del mio cellulare mi fece riaprire gli occhi.

Lo presi di malavoglia dal comodino ma il messaggio mi fece sorridere: Harry mi aveva mandando la buona notte.
Risposi con un semplice "notte" con il cuore come ha fatto lui e poi finalmente mi addormentaii.

Mi svegliai intorno alle 11 di mattina.
Corsi subito in bagno, sembravo uno zombie.
Mi diedi una sistemata, poi , ancora in pigiama, scesi in sala.
Harrison non c'era, ed al suo posto trovai un biglietto in cuoi mi avvertiva che sarebbe tornato dopo pranzo insieme a Harry, Tom e Sam.

Nuova Vita// Tom Holland //Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora