🌬Piacere, Isaac Lahey~ capitolo 4

1.2K 72 78
                                    

canzone del capitolo:
Troublemaker di Olly Murs feat. Flo Rida

Il mattino seguente mi svegliai di buon umore. Quella sera stessa avrei incontrato nuovamente Isaac e non stavo più nella pelle. Chissà come avrebbe preso la mia trasformazione, e il fatto che il branco di Scott si fosse trasformato in qualcosa di completamente nuovo, e ancora tutte le novità che ci riguardavano.

Lasciai cadere il pigiama, oramai sporco, sul pavimento del bagno ed entrai in doccia, avevo bisogno di pensare e di schiarirmi un po' le idee.
Erano passati circa sette mesi dalla fuga dei cacciatori, o meglio della Monroe e dei suoi più stretti seguaci. Perché proprio ora? Perché dopo sette mesi di totale, e soprattutto sorprendente, tranquillità erano tornati? In realtà i cacciatori non erano mai andati via da Beacon Hills, solo i più pericolosi, come appunto la Monroe. Volevo trapassare il suo collo con i miei artigli, aprirle la gola con i denti, come spesso minacciava Derek, farle patire le pene dell'inferno proprio come era successo a me, tutto a causa sua, solo colpa sua.
L'acqua continuava a scendere sul mio corpo, ad ogni goccia il rumore era sempre più amplificato, ad ogni rumore corrispondeva un ricordo.
Qualche settimana prima io, Liam, Mason, Corey e Hayden ci eravamo diplomati, avevamo finalmente finito le superiori, anche per questo motivo mio fratello aveva pensato di riunire il branco. I suoi amici frequentavano tutti dei college diversi ma adesso era estate, avevamo tre mesi liberi da passare tutti insieme, ma eccoli che arrivavano, i cacciatori. Sempre presenti quando si trattava di rovinare la vita di qualcuno, in questo caso di Scott e del branco.
Poi ripensai ad Hayden e ai mesi in cui era stata via. Per me erano stati magnifici, per Liam un po' meno, ma purtroppo era tornata per diplomarsi alla Beacon Hills High School.
Poi venne il turno di Theo, l'unico che nel periodo scolastico non era andato via da Beacon Hills per il semplice motivo che non frequentava il college, ora che tutti erano tornati era intenzionato ad entrare definitivamente nel branco e purtroppo ci era riuscito. Gli studi probabilmente davano alla testa di mio fratello.
Infine Derek, tornato in città già da un po' mi faceva ricordare i vecchi tempi.
Giugno era quasi finito ed Isaac stava per tornare, il branco era finalmente completo, ma per quanto tempo ancora? Eravamo tutti più maturi, ma allo stesso tempo volevamo goderci l'estate. Purtroppo non potevamo immaginare cosa sarebbe successo da lì a poco, a cominciare dalla sera della festa.

Asciugai i miei capelli mori nel giro di cinque minuti. Faceva molto caldo e da quando li avevo tagliati fin sulle spalle mi sentivo più a mio agio. Mi piacevo di più così, era quel periodo della mia vita in cui odiavo i capelli lunghi perché mi ricordavano il passato, più precisamente sette mesi prima, momenti da dimenticare completamente.
Improvvisamente sentii bussare fuori dalla porta, era palesemente mio fratello che mi disturbava sempre nei momenti meno opportuni.
"Scott aspetta" urlai "Sono coperta da solo un asciugamano e conoscendoti non credo che tu voglia vedere la tua sorellina mezza nuda"
"Ehm Ehm" tossì.
Arrossii immediatamente e aprii la bocca imbarazzata, quella non era la voce di mio fratello.
"Oddio, Chris!" Pensai
"Esco immediatamente, solo un secondo" raccolsi tutti i panni che avevo lasciato per terra e per essere più coperta indossai l'accappatoio profumato di mia madre,l'unico reperibile in quel momento.
Uscii dalla stanza e corsi in camera mia in totale imbarazzo mentre l'uomo mi sorrideva divertito. Il mio viso era completamente rosso, diciamo che non mi ero abituata totalmente alla presenza di Chris Argent in quella casa.
Quella stessa mattinata sarebbe dovuto partire per andare chissà dove in un'altra città e qualcosa mi faceva intuire che fosse in ritardo.

Passai la mattinata a svuotare l'armadio con l'intento di scegliere cosa mettere. Scott ovviamente non era in casa, era sicuramente da Stiles o in qualche posto con Malia e sinceramente nemmeno ci tenevo a saperlo. Non ero una ragazza che si preoccupava di essere giudicata, no affatto. O meglio, era da circa sette mesi che non mi importava, sempre sette mesi.
Indossavo ciò che mi sembrasse più comodo, e in estate avevano la meglio pantaloncini e t-shirt colorate, ma quella era una festa, volevo essere me stessa, ma non sempre la stessa me che indossava sempre pantaloncini e magliette variopinte che sceglieva la mattina in base al suo umore. Cacciai una gonna, poi due e poi tre. Erano tutte carine ma non le indossavo mai per il semplice motivo che le trovavo alquanto scomode: "Magari un giorno le proverò, ma quel giorno non sarà oggi" dissi mentre le riposavo nell'armadio.
"Questo no. Quest'altro no. No. No. Sempre no" posai tutti i vestitini che mi capitavano sotto mano sempre per lo stesso motivo: "Troppo scomodi". Uno in particolare catturò la mia attenzione, nero, semplice e sembrava anche comodo. Lo indossai e mi guardai allo specchio e che dire, mi piaceva, ma non lo avrei indossato, non mi sembrava adatto ad una serata del genere, "Magari quando Liam mi chiederà di uscire potrei farci un pensierino" e lo riposi nell'armadio.
Ricacciai una gonna morbida nera "Farò un'eccezione" la guardai soddisfatta, alla fine ero sicura che avrei scelto quella.

I Hate You~ Theo Raeken Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora