🌬️Beta e Omega~ capitolo 8

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canzone del capitolo:
Demons degli Imagine Dragons

Quella lucina bianca, stavolta non l'avevo vista.
"Direzione Inferno" pensai, mentre già immaginavo il mio corpo adagiato per mano di Parrish sul Nemeton.
Un bip, e poi un altro, e un altro ancora mi fecero capire dove mi trovassi realmente e perché non avevo visto quella lucina bianca che mi terrorizzava a morte.
"Sono..." immaginai "Viva" e sgranai gli occhi ripensando a ciò che mi era successo.
"Che idiota. Credevo davvero di poter fare qualcosa? Bene, l'unica cosa che sono riuscita a fare è stata far morire dallo spavento tutti" mi portai una mano alla tempia e mi mossi sul lettino decisamente troppo scomodo per i miei gusti. La ferita sulla pancia faceva ancora abbastanza male ma non le diedi retta, avevo intenzione di ascoltare i rumori che provenivano da dietro quella porta.
Era notte fonda, forse le due o le tre del mattino: "Per quanto tempo ho dormito?" continuavo a pensare senza aprire bocca. I miei tentativi di origliare però furono interrotti da un mio colpo di tosse.
Nessuno parlava ma non tutti stavano dormendo, due di loro erano svegli e stavano facendo da "guardia" in caso mi fossi svegliata. Mi aspettavo di sentire solo tre cuori battere, più quello di mia madre, ma erano molti di più, sei avrei giurato.

Avvertii la maniglia muoversi, segno che i due svegli mi avevano sentita tossire. L'orario di visita era finito da ore e ore eppure nessuno era andato via, anzi erano rimasti a farmi compagnia. Per un momento mi sentii amata, capita e, insomma, voluta bene.
"Stiles!" sussurrai euforica ma dalla mia bocca uscì solo una strana vocina bassa e isterica.
"Shhh" si portò un dito alla bocca per invitarmi a non fare rumore e facendo entrare l'altro ragazzo nella stanza, per poi richiudere la porta dietro di lui.
"Ciao" dissi a Theo abbassando lo sguardo. Fra tutte le persone presenti, proprio lui doveva fare la guardia adesso?
Lui mi sorrise poi tornai a Stiles, che si era seduto proprio ai piedi del letto.
"E così, stai bene" ruppe il ghiaccio l'altro
"E già" annuii "Ma questa fa ancora male" mi portai una mano all'addome
"Vieni qui!" Stiles si avvicinò a me assicurandosi di non farmi male, poi mi abbracciò in una stretta così forte che quasi mi sentii mancare l'aria.
"Scott?"
"Si è appena addormentato, era molto preoccupato" mi rispose Theo
"Stiamo facendo a turni, fra circa un'ora tocca ad Isaac e Scott, che però non ha chiuso occhio fino a poco fa"
"Potrei sostituirlo io" si avvicinò a noi anche Theo
"Non ho intenzione di andare a dormire" continuò lasciandomi interdetta
"Dovresti"
"Non voglio"
Quella piccola discussione fra i due si concluse così, lasciandomi sorpresa sul lettino di ospedale.
"Tu sei una McCall, sei forte, coraggiosa, non riusciresti a sparire di qui neanche se lo volessi" disse il moro dalla camicia a quadri.
"Grazie Stiles" annunciai un sorrisino "Ma per un momento, anche appena minimo, avevo sospettato di non farcela. Il dolore era atroce, non riuscivo a guarire in nessun modo."
Theo abbassò lo sguardo, non avevo ancora accennato quello che era successo, ma ero sicura che lui oramai avesse raccontato tutto.
Feci una smorfia di dolore nel tentativo di aggiustarmi sul posto, entrambi mi notarono e si sporsero verso di me per aiutarmi, ma io rifiutai le loro cure, in fin dei conti sarei dovuta guarire da sola.
"Tu hai" puntai il dito contro Theo. Mi ero accorta di un particolare a cui non avevo fatto caso fino ad allora, la mia mente viaggiò nel passato e nuovamente a ciò che avevo passato il pomeriggio del giorno prima. Lui si guardò addosso, proprio dove lo avevo indicato "Sei ancora tutto sporco di sangue" sospirai
"Non ho avuto tempo per cambiarmi" mi rispose e io annuii. Non che mi importasse o fosse davvero importante, ma il solo vedere la sua maglietta ricoperta dal mio sangue mi spaventava.
"Un momento" dissi poi "Avete trovato i bambini, vero?"
"Lo avevi già chiesto mentre eravamo in auto, ma stavi per perdere di nuovo conoscenza" sorrise il ragazzo dagli occhi color nocciola.
"Non... Non me lo ricordo" mi sforzai di pensare, ma avevo completamente rimosso quel frammento.
"No, non li abbiamo trovati" continuò poi. Deglutii a malapena, non li avevano trovati, davvero non ci erano riusciti.
"Come" sussurrai con voce spezzata "Erano vicino alla tana del coyote"
"Hayley, a quest'ora dovresti riposare"
"Stiles" sentii i miei occhi inumidirsi "Ho già dormito fin troppo. Erano lì, lo giuro" portai una mano al cuore "Erano infreddoliti, io li ho sentiti e sono corsa da loro. Quando sono arrivata erano avvinghiati per non sentire freddo. Ho allungato la mano, <<Sono Hayley>> ho detto. Loro mi hanno sorriso poi dal loro volto è svanito tutto nell'esatto momento in cui il proiettile allo strozzalupo mi ha attraversato la spalla" corrucciai il naso "Mi hanno sparata davanti a due bambini" piagnucolai "Non ho fatto nulla per salvarli. Non ho lottato abbastanza" iniziai a piangere.
Stiles mi abbracciò tentando di rassicurarmi, sentivo il mio torace schiacciato contro il suo.
"Hayley, va tutto bene. Quando siamo passati di lì non c'era nessuno, nessuno ha sentito il loro odore. Saranno arrivati dopo" continuò a tenere salda la stretta.
"Stiles, com'è possibile. Com'è possibile che non li abbiano ancora trovati"
"Vedrai che staranno bene" continuò
"Vi aiuterò io, dobbiamo trovarli" dissi ancora abbracciata a lui. Entrambi continuammo ad essere stretti l'uno all'altra per un tempo indefinito ignorando completamente Theo, che ci guardava con le braccia conserte, quasi come se stesse aspettando qualcosa.
"Sta tranquilla. Ti porteremo via da qui e tutti insieme andremo alla loro ricerca. Non permetterò che succeda nuovamente quello che, insomma, è successo ieri" pronunciò le ultime parole con un tono dubbioso, fermandosi per scandire bene le parole, quasi come se non sapesse bene cosa dire. Io sorrisi e lui fece lo stesso "Grazie di nuovo Stiles"

I Hate You~ Theo Raeken Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora