canzone del capitolo:
It's you di Ali GatieTHEO'S POV
Uscito da casa McCall saltai in auto e il suo profumo invase le mie narici. Era salita in quest'auto due giorni prima e sembrava che i sedili avessero assorbito tutta la sua essenza. Rosa e cannella, distinguevo ancora perfettamente i due elementi che componevano il profumo che probabilmente si era spruzzata addosso a palate.
Sorrisi, dopodiché inserii le chiavi nel quadro nella mia grossa auto blu, un rombo giunse alle mie orecchie.
Lì c'era la mia vita, la mia casa, insomma tutto.
Feci finta di recarmi verso il centro della città per non far insospettire Scott e gli altri.
Sarei andato con loro. Volevo aiutare e non essere considerato ancora il cattivo, utile solo nel momento del bisogno.
Avevo sbagliato tante volte e ogni giorno me ne pentivo sempre di più. Volevo dimostrare agli altri che valevo anche io, che in questo momento tenevo al branco più di ogni altra cosa.Arrivai alla stazione di polizia, poi tornai indietro con l'intento di addentrarmi nel bosco a cercare quei due bambini.
La Jeep di Stiles era chiaramente visibile da metri di distanza, se fossero tornati avrebbero visto il mio pick-up, così tornai nuovamente indietro e lo lasciai a qualche chilometro più in là "Chi me lo ha fatto fare" pensai mentre mi dirigevo verso il bosco. Faceva ancora caldo e i raggi del sole riscaldavano i punti che le foglie fitte degli alberi non riuscivano a coprire, era talmente forte che ogni volta che vi passavo sotto quasi mi accecavo. "Fortunatamente sono una chimera e non un vampiro" sospirai mentre il sole rifletteva sui muscoli delle mie braccia nude.
"Cosa sto facendo" mi ripetei. Più volte avevo pensato di tornare indietro, e non perché non volessi aiutarli. Ero effettivamente solo e con dei cacciatori alle calcagna che volevano più di ogni altra cosa fare fuori una qualsiasi creatura soprannaturale si imbattesse in loro.
Non avevo paura di morire, più che altro avevo paura di morire solo, e in quel momento lo ero. A nessuno importava davvero di me, forse solo un po' a Scott e Liam, magari se mi avessero ucciso nel bosco nel nulla più totale nemmeno sarebbero venuti a cercarmi. Forse mi sbagliavo, un po' di paura ce l'avevo, avevo paura di perdere le cose per le quali più di tutto avevo lottato: un branco e degli amici, anche se non sapevo se potevano essere già definiti tali.Mentre mi sforzavo di ricordare l'odore di quella maglietta e di quell'orsacchiotto di peluche un rumore giunse alle mie orecchie.
Provai, per dire, ad annusare l'aria per capire chi fosse ma era come scomparso tutto. Mi voltai di scatto all'indietro quando un altro rumore fece tendere le mie orecchie.
"Una chimera?" chiesi come d'istinto, oramai avevo imparato benissimo a riconoscerle "No, non può essere" continuai. I dottori del terrore erano morti come anche le loro chimere, eravamo rimasti solo io e Corey. "Impossibile" ma non ricevetti nessuna risposta né tantomeno sentii altri rumori.Mentre questi pensieri mi offuscavano la mente in lontananza si sentì un ringhio. Ero solo, con una possibile chimera alle mie spalle, ci mancava solo che qualche strano animale volesse sbranarmi.
Un altro ringhio e poi un altro "Hayley!" esclamai non appena la riconobbi, era indubbiamente lei.
Corsi immediatamente nella direzione dalla quale proveniva il rumore, poteva essere in pericolo. Non trovai nulla e quasi immaginai di essermi sbagliato "Ho le allucinazioni" pensai allontanandomi dal luogo "E' ora di mettersi al lavoro" feci un respiro profondo e finalmente mi incamminai alla ricerca di alcune tracce per scovare quei bambini, ma la mia mente era altrove.
Tornai indietro, dove mi parve di sentirla e corrucciai il naso con l'intento di dimostrare che non ero pazzo, l'avevo sentita ringhiare. "Hayley!" gridai nuovamente ma non ottenni risposta, poi eccolo che giungeva alle mie narici il profumo di rose e cannella "Dove sei?" sospirai sapendo che non era lì. Seguii il profumo che si amalgamava a quello di un proiettile allo strozzalupo: era ferita."Hayley!" continuai ad urlare quando l'odore mi condusse ad una vecchia abitazione ridotta in brandelli e apparentemente abbandonata.
Era lì dentro, ma non era sola: i cacciatori l'avevano rapita e io l'avrei liberata, costi quel che costi.
Ringhiai ma non ottenni il risultato sperato, in compenso riuscii a distinguere la voce della Monroe: "Ora ci divertiamo" mi provocò sapendo che potevo sentirla.
Con un calcio sfondai la porta d'ingresso e tutto sembrava aver cambiato forma. Rimasi sbalordito. L'interno della casa era completamente ristrutturato, con tanto di porta blindata capace di aprire solo dall'esterno: era lì che l'avrebbero lasciata morire.
Come in un film di spionaggio due grossi uomini, avrei detto guardie del corpo, mi si piazzarono avanti, stranamente senza armi.
Davvero volevano competere con me, una chimera?
Li atterrai in poco tempo senza ucciderli , non erano nemmeno abbastanza forti.
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I Hate You~ Theo Raeken
WerewolfDopo la 6B a Beacon Hills sembra regnare la pace, almeno fino a quando non ritorna in città Isaac Lahey, infatti il branco è vittima di un attacco per mano dei cacciatori proprio durante la festa organizzata in suo onore. L'obbiettivo principale è...