canzone del capitolo:
Ghost dei BannersTHEO'S POV
Dicono che i fantasmi che ti porti dentro siano tutte le paure e le sensazioni nascoste che trascini con te fin dalla tua infanzia. In quel momento il fantasma ero io. Ero io il mio peso e la mia paura, ma allo stesso tempo potevo esserne la cura.Era circa una settimana che non vedevo Scott e il branco. Non era successo nulla di rilevante negli ultimi giorni e tutti tentavano di godersi le calde giornate di inizio luglio mentre io osservavo gli altri dal finestrino del mio pick up blu.
Strano, stranissimo non vedere i volti dei miei unici "amici" ogni giorno, ma non avevo il coraggio di presentarmi da Scott dopo quello che era successo con sua sorella. Mi ero preso la colpa per una cosa che non avevo fatto, il tutto solo per compiacerla.
Non avevo raccontato nulla a Liam, non lo avrei mai fatto, avevo giurato. Per quanto Liam fosse una delle persone a cui tenessi di più non le avrei mai fatto un torto, non sarei riuscito a svelare nulla perché sapevo che l'avrei solamente fatta soffrire. Per quanto il mio cervello si ostinasse ad odiarla per come mi aveva trattato, sapevo che non era colpa sua, o almeno in parte. Hayden aveva sicuramente origliato qualcosa, ma svelarle tutto a quale scopo? Non aveva senso, almeno che il suo obiettivo non fosse il mettere Hayley contro Liam. La ragazza però non aveva calcolato che la persona che avrebbe iniziato ad odiare sarei stato io, perché avevo spifferato al mondo il suo più grande segreto. Involontariamente riuscivo sempre a cacciarmi nei guai, e il mio più grande guaio era lei.Detestavo il modo in cui mi trattava, ero succube di una forza immonda che le usciva dal profondo. Da quel dannato giorno in cui l'avevo salvata erano cambiate molte cose, la prima di queste il mio senso di impotenza nei suoi confronti. Era così piena di vita che quasi mi metteva in soggezione. Era così diversa eppure uguale a me. Lei mi odiava, mi avrebbe ucciso se ne avesse avuto la possibilità, ma io non avrei mai potuto farle del male. Sentivo che mi era difficile anche odiarla, ma in compenso adoravo provocarla, mi rendeva quasi alla sua altezza. Pensare che tutto era partito da quel giorno in cui ho evitato che morisse in un laboratorio di sterminio dei cacciatori. Il tutto era radicalmente peggiorato da quando aveva deciso di raccontarmi tutto quello che le era successo prima di diventare un lupo mannaro. Mi sentivo relativamente un peso sul petto ogni volta che iniziava a piangere, avrei voluto abbracciarla anche se davvero non conoscevo il motivo di questo mio strano istinto.
Non avevo una casa e girovagavo, come nell'ultimo anno, per le strade di Beacon Hills con la mia auto. Odiavo la mia vita eppure c'era qualcosa che allo stesso tempo riusciva a farmela amare. Non avevo incontrato nessuno che mi colorasse l'anima con i colori dell'arcobaleno e non avevo provato nessun brivido, ma ogni volta che ci ripensavo il mio pensiero andava a lei e alle sue parole. Idiota. Idiota che non ero altro.
Se avessi potuto rivedermi dentro avrei riconosciuto quel posto in cui risiedono tutti i miei fantasmi e i miei demoni. Quel mio fantasma del passato che ritornava ad incombere su di me ogni volta che tentavo di chiudere occhio. Io che lasciavo mia sorella morire di ipotermia in quel fiume. A volte mi chiedevo come potesse Scott fidarsi ancora di me, date tutte le cattiverie che avevo inflitto al branco. Bastardo, bastardo che non ero altro. Continuavo a ripetermi che bastava dimostrare fiducia ma non era così semplice. Non era semplice dimostrare di essere davvero cambiato quando dall'altra parte c'era una persona che non faceva altro che denigrarti qualsiasi cosa accadesse, fosse o non fosse colpa tua. Io ero la vittima di una lunga manipolazione ma non ero quella di Hayley, era lei la vittima. Vittima dei miei fantasmi del passato, fantasmi che come me non aveva mai superato e che probabilmente non avrebbe superato mai. Stronzo, stronzo che non ero altro.Ripensandoci io volevo solo dormire. Volevo solo addormentarmi ma ogni volta che tentavo ecco che Tara si avvicinava a grosse falcate, con i capelli neri che le ricadevano lunghi ai lati del viso. La vestaglia bianca sporca di sangue e il corpo ricurvo, mi terrorizzava. Più ci ripensavo più sembrava di vederla meglio, di vedere il suo torace diviso in due ma senza un cuore. Si avvicinava a me "Theo, Theo" mi chiamava. Tentavo di correre al riparo da lei in ogni mio sogno ma era forte, molto forte. Le mie caviglie si ritrovavano sempre sotto di lei. Disteso sul pavimento, immobile mentre infilava la sua mano nel mio petto per estrarre il mio cuore, il suo cuore. Bambino, bambino che non ero stato altro.
Era un trauma, rivederla ogni notte quando in realtà volevo solo riposare, riposare e dimenticare. Non ero un normale ventenne, non lo sarei mai stato. Avevo il cuore di una bambina nel petto quando in realtà il mio funzionava perfettamente. I tizi in maschera mi terrorizzavano, era questa la verità. Mi sembrava di rivedere ogni notte anche loro. Mentre anche d'estate mi tiravo su il lenzuolo che avevo comprato con qualche soldo che mi era rimasto, provavo a dormire nel pick up nonostante i sedili fossero scomodissimi, era da molto che non dormivo in un letto, in un vero letto.
Quante lacrime avrei potuto versare se solo non fossi un pezzo di ghiaccio, a volte sentivo i miei occhi inumidirsi ma mai una lacrima scendeva rigandomi la faccia. Volevo piangere, volevo urlare come faceva Lydia. Piangere fino a quando i miei occhi non fossero stati rossi da bruciarmi, forse mi imbarazzava, ma ero una persona con dei sentimenti anch'io. Non ci riuscivo, non vi ero abituato. Mi sforzavo di farlo ma non ci riuscivo. Maledetti fantasmi, fantasmi che non andavano via, maledetti, non ci riuscivo.
Mi tirai su il lenzuolo in una notte di luglio come le altre dopo che quell'immagine degna da film dell'orrore mi rivenne in mente. Provai a pensare al mio branco, le uniche persone degne di far parte dei miei pensieri. Un branco, la cosa per cui più avevo lottato. Tentai di chiudere gli occhi, detestavo ammetterlo, ma mi mancavano. Mi mancava non correre dietro al mio Alpha cercando di dargli una mano. Mi mancava
Chiusi gli occhi, finalmente avevo un ricordo felice, probabilmente la mattina dopo sarei andato a trovarlo, tentando di infischiarmene del giudizio di Hayley e di ciò che avrebbe potuto dirmi, dovevo andare avanti. Sentivo che stavo per addormentarmi fino a quando non notai di ritrovarmi in una scena che mi sembrava di aver già vissuto. Il mio pick up blu in una strada deserta mentre tentavo di dormire, grilletti, uomini e proiettili, il giorno in cui i cacciatori mi avevano catturato.
Non mi opposi, volevano probabilmente riservare a me quello stesso trattamento che avevano inflitto ad Hayley, o addirittura mia avrebbero lascito lì fino a quando un membro del branco non mi avrebbe ritrovato. In fin dei conti stavo dormendo, se anche mi avesse visto qualche sconosciuto e io sarei morto, avrebbero creduto che stessi solo riposando. Sentii il corpo di una pistola sbattere contro un finestrino. Le opzioni erano varie. Mi avrebbero ucciso, oppure mi avrebbero catturato portandomi in quella specie di vecchia casa abbandonata nel bosco nella speranza che qualcuno mi ritrovasse, o ancora mi avrebbero lasciato privo di sensi sui sedili posteriori dell'auto, e quella era l'opzione che preferivo, ma allo stesso tempo non riuscivo a capire perché non volessi oppormi, a tratti pensai addirittura che la prima opzione fosse la migliore. Improvvisamente cominciarono a sparare. Mi coprii il capo fino a quando non incominciai a sentirmi più le gambe sanguinanti, poi le braccia. Andarono via dopo qualche minuto di spari continui, maledissi la mia idea di dormire in posti tranquilli e appartati. Alzai il capo guardando le mie gambe, solo allora mi resi conto di avere un proiettile viola alla spalla. L'unico proiettile viola, era strozzalupo. Sarei morto. Idiota, idiota che non ero altro.~SPAZIO AUTRICE~
ehii
è da un po' che non aggiorno la storia ma finalmente il giorno del mio ritorno è arrivato, e con lui anche l'evoluzione della storia di theo e hayley.
mi dispiace tantissimo per questa assenza ma ho deciso di prendermi un periodo di pausa soprattutto per la scuola, che mi stressa come nessun'altra cosa sa fare :)
ad ogni modo come va? voglio ringraziarvi di cuore per le stelline e le letture che ha ottenuto la storia, è davvero un grande traguardo per me e spero che continuiate a darle un'occhiata.
non so se l'ho già detto ma sarà formata da circa trenta capitoli, in questo periodo non sto scrivendo molto, ne sono consapevole, ma continuerò ad aggiornare una volta che saranno pronti. a causa dei miei impegni uscirà sempre un capitolo a settimana/ogni due settimane (di sabato o domenica) spero possiate capirmi💗
vi voglio tanto bene e vi ringrazio infinitamente per tutto quello che state facendo per me
VVB-Ro
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I Hate You~ Theo Raeken
WilkołakiDopo la 6B a Beacon Hills sembra regnare la pace, almeno fino a quando non ritorna in città Isaac Lahey, infatti il branco è vittima di un attacco per mano dei cacciatori proprio durante la festa organizzata in suo onore. L'obbiettivo principale è...