Era passata una settimana dal 14 febbraio.
Alex era di nuovo di fronte casa del moro, che ormai sentiva più come una seconda casa.
Suonò il campanello, fù esattamente il ragazzo ad aprirgli.
Con un sorriso luminoso saltò giù dai tre gradini del portico e corse ad abbracciare il turchino, che ricambiò l'abbraccio.I due entrarono in casa. Erano le 19.15 circa, e il moro aveva preparato qualcosa da mangiare per cena.
Alex osservò la stanza sorridendo
Alex: I tuoi?
Chiese non sentendo la presenza di altre persone in casa
Giorgio: Sono dai genitori di mia madre, siamo solo io e te
Rispose calmo mentre le sue guance diventavano più roseeIl turchino sorrise avvicinandosi al ragazzo, cingendogli la vita con le braccia.
Alex: Oh, wow! È questo il famoso regalo di cui parlavi la scorsa settimana?
Chiese avvicinandosi a luiGiorgio: Più o meno...
Rispose mandando giù la salivaIl turchino ridacchiò
Alex: Poverini, ogni volta che arrivo io se ne devono andare!Giorgio: Non li obbligo mica a farlo, fanno tutto da soli
Rise in rispostaIl turchino sorrise tenero, stampando un bacio sulla fronte del moro, per poi lasciarlo andare
I due mangiarono raccontandosi di come fosse andata la loro settimana.
Alex: Allora... Ti hanno dato ancora fastidio?
Domandò cauto riferendosi ai loro vecchi amici, gli stessi che avevano fatto soffrire il moroGiorgio guardò il turchino poi sorrise piano scuotendo la testa
Giorgio: No... Non lo hanno fatto.
Esordì calmoAlex: Benone...
RisposeIl moro osservò di nuovo il ragazzo, poi esitò un attimo
Giorgio: Sai... Credo che tu piaccia a Dario...
Disse al turchino che, per poco, non si soffocòAlex: Santo cielo Giorgio, vuoi uccidermi?
RidacchiòGiorgio: Giuro che non è il mio obbiettivo!
RiseAlex: Credi davvero che sia così?
Chiese riferendosi alle parole del ragazzoIl moro annuì e basta
Alex: Ew
Terminò in fine, continuando a mangiare.I due giovani, dopo cena, si diressero in camera del ragazzo, Alex si lanciò a peso morto sul letto, mentre Giorgio afferrò il portatile e fece partire un episodio di una serie su Netflix.
Il turchino si distese, posando il pc sulle cosce, facendo cenno al moro di stendersi affianco a lui.
Quest'ultimo, sorridendo, si stese posando la testa sul petto del ragazzo, e circondandolo con un braccio, mentre la mano del turchino lo stringeva a sé per uno dei due fianchi.I due seguivano gli avvenimenti della serie con reciproco interesse, facendo conversazioni di tanto in tanto.
Alex: Mi dispiace di non poterti inviare da me...
Disse senza distogliere lo sguardo dallo schermoIl moro alzò leggermente lo sguardo, per poi riposare lo sguardo sul pc.
Giorgio: Non è colpa tua...
Disse disegnando dei piccoli cerchi col dito, sul petto del ragazzo.Giorgio: Piuttosto... Parliamo sempre di me... Tu come stai?
Chiese mettendo in pausa l'episodio all'improvviso, stupendo il turchino.Alex: Io sto bene... Oh e, a proposito, mio padre ti saluta...
Disse accennando un sorriso
STAI LEGGENDO
All we have is now (a wgf story)
FanfictionIn questa storia vedremo i nostri amici del gruppo wgf... Diciamo che ci saranno delle cose particolari, tematiche adolescenziali (visto che i nostri amici saranno degli adolescenti); TANTI feels e TANTE sberle che vorrete tirarmi dopo questa storia...