Capitolo 3

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-Charly, se non esci subito da questo bagno giuro che sfondo la porta!-
Sbuffo e sento Alex continuare
-uno, due, tr- Apro la porta e mi ritrovo quel cretino di mio fratello su di me.
-Ma che fai?- sbraito, scrollandomi di dosso quell'elefante di Alex e alzandomi da terra.
-Ti avevo avvisato.-
-Ma non hai finito di contare che ti sei già fiondato contro la porta.- alzo gli occhi al cielo. A volte mi chiedo quanti anni abbia davvero mio fratello.

-Ma esci o vieni con me da Tyler?- mi chiede guardandomi dal basso verso l'alto. Io esco dal bagno e vado in camera mia.
-Vengo con te, perché?-
Conosco già la risposta e ok. Forse in quell'ora chiusa in bagno ho esagerato un po' con il trucco, e devo dire che sono soddisfatta anche dei miei capelli super lisci, che non avevo più piastrato a causa del caldo estivo.
Mi ero impegnata anche con l'outfit scegliendo un paio di shorts e una canotta, dal momento che faceva ancora caldo. Tutto questo per una persona.
Eh no, non è chi state pensando voi, bensì Liam.
Quel ragazzo è l'unico sano di mente, il romanticone del gruppo, colui che non usa le ragazze solo per portarsele a letto.
E poi è bellissimo. Alto, bel fisico, con due occhietti castani che lo rendono terribilmente dolce, dei morbidi capelli che vorrei tanto toccare e quelle labbra sottili che... Ok Charlotte basta, fermati qui.
Oddio, stavo davvero immaginando le labbra di Lancaster sulle mie?
Sto diventando completamente pazza! E la colpa è chiaramente di James. Si, proprio di lui.

Sto giusto pensando di starmene a casa quando Alex irrompe in camera mia , tirandomi per un braccio.
-Su sorellina, andiamo che è già tardi!- e mi trascina fuori dalla stanza.
-No Alex, credo che rimarrò a casa.- dico facendo resistenza. Ma Alex è sicuramente più forte di me e mi trascina giù per le scale fino ad arrivare alla porta che apre senza difficoltà, mi spinge fuori casa e poi la richiude alle sue spalle.
-Certo che sei davvero delicato con le ragazze.-
-Ma tu non sei una ragazza.- mi fa la linguaccia.
-Ma smettila idiota!- gli do uno schiaffetto sul braccio prima di incamminarmi verso casa del mio migliore amico.
-Allora biscottina, come mai ti sei fatta così bella oggi?- mi chiede con un sorrisino malizioso a pochi passi da casa di Tyler. -James, vero?-
Alzo gli occhi al cielo sbuffando.
-Ma perché pensate tutti e solo a James?Non  mi piace! E poi non mi sono fatta bella, ho solo piastrato i capelli perché non lo facevo da tanto.-
-E ti sei truccata, cosa che non fai quasi mai. Ti sei fatta chiaramente bella, non mentire.-
Sbuffo per l'ennesima volta mentre Alex suona il campanello di casa Smith.
-Non rompere Tompson! Oh Ty-
Il mio adorato migliore amico ha aperto la porta e io mi ci butto addosso come mio solito. Alex entra in casa mentre Tyler inizia a girare su se stesso, io ancora attaccata al suo collo come un koala, e poi mi butta sul divano.
Atterro addosso a qualcuno e mi alzo frettolosamente incrociando il mio sguardo con i profondi occhi scuri di Liam.
-Scusami ma Tyler a volte sa essere davvero scortese.- dico nervosa. Lui mi sorride.
-Tranquilla, è tutto ok!- sorride ancora.
Basta sorridere o andrò in iperventilazione.
-Ciao Nathan .- Un Miller tutto indaffarato sta cercando di collegare la playstation alla tv sulla parete di fronte ai due divani.
-Ciao, scusami non ti avevo notata.- mi sorride anche lui. Ma in questa casa hanno tutti dei sorrisi cosi belli?
Credo manchi qualcuno però.

-James?- domanda Alex manco mi avesse letto nel pensiero.
-Non ne ho idea! Dovrebbe venire. Sarà solo in ritardo come al solito.-
Ed io non posso fare altro che sperare non si presenti affatto.
-Vado a preparare qualcosa da mangiare, ho una fame tremenda!- continua il mio migliore amico mentre si incammina verso la cucina.
-Ti aiuto!- Liam, seduto sul divano accanto a me, si alza e sparisce anche lui ai fornelli.

Nathan era riuscito finalmente a far partire quella cosa e mio fratello, che stava aspettando impaziente, afferra il suo joystick e si butta a peso morto sull'altro divano.
-Pronto a perdere Miller?- chiede. Nathan non gli risponde, gli fa solo una linguaccia e si siede su una delle poltrone.

Dall'odio all'amore non c'è che un solo passo. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora