Capitolo 18

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Sabato, finalmente.

Era lunedì, esattamente cinque giorni fa, quando avevo ricevuto il messaggio di James in cui mi invitava ad uscire. Ed io non aspettavo altro.
Ed è da Lunedì, esattamente cinque giorni, centoventi ore, molti minuti e troppi secondi che James non mi rivolge la parola.
Quando, in questi giorni, ci siamo incontrati per i corridoi della scuola mi ha solo salutata per poi continuare a camminare a testa alta con quel suo solito sorriso soddisfatto.
Ho trascorso le mie giornate a fermare l'istinto di prenderlo per i capelli e sbatterlo al muro per allontanarlo da Asheley, ogni volta che lo vedevo parlare con lei.
Una volta Hope mi aveva trattenuta per minuti mentre scalpitavo tra le sue braccia, pronta a correre e mettermi in mezzo a quei due.
Un'altra volta Abby per poco non mi legava nella tazza del bagno, quando mi stavo precipitando da Asheley, armata di lima per le unghie, dopo che lei gli aveva lasciato un bacio all'angolo della bocca.
E tutte le volte, posso giurare di aver visto quel sorrisetto insopportabile spuntare su quelle labbra morbide.
Le mie migliori amiche avevano cercato di calmarmi, convincendomi del fatto che James si comportasse così solo per provocarmi e scaturire in me una reazione.
Reazione che ovviamente non ho avuto perché io non sono gelosa di James Cooper.
E non mi importa se mi ha praticamente ignorata in questi ultimi cinque giorni.

Ma chi ci crede?

Sabato, finalmente.
Il giorno del nostro primo, vero appuntamento.
Fino a qualche ora prima avevo intenzione di trascorrere la serata sdraiata sul divano insieme alla mia cagnolina, senza la minima idea a prepararmi per uscire.
James mi aveva praticamente ignorata per giorni come se non mi conoscesse e adesso dovevo pure uscire con lui? Non se ne parla, mi ripetevo.
Poi però avevo ricevuto un suo messaggio in cui mi diceva che sarebbe passato a prendermi per le otto e trenta e tutte le mie convinzioni sono crollate in un attimo.
Sono scattata in piedi e mi sono piazzata davanti all'armadio.

-Charly, hai finito?- Abby mi richiamò da fuori la stanza.- è da una vita che sei chiusa in bagno.- la sentii sbuffare infastidita.- vuoi uscire o no?-
Mi guardai ancora una volta allo specchio, schifata.
A James piacciono quelle come Asheley, non le ragazze anonime come me.
Finalmente mi decisi ad aprire la porta uscendo con cautela e rivolgendo una smorfia alle mie amiche, che se ne stavano impalate a guardarmi.
-Sono orribile.- mi lamentai indicandomi.
-sei bellissima.- esclamò Abby guardandomi da capo a piedi.
-Cooper ha proprio buon gusto- continuò ammiccando, Hope.
Presi il telefono e notai che James mi aveva avvisato di essere già sotto ad aspettarmi.
Mi precipitai giù per le scale e stampai un bacio a mio fratello che se ne stava seduto sul divano a bere birra.
-stasera James perderà completamente la testa, vero Alex?- domandò Abby mentre si infilava il suo giubbotto.
-come se non l'avesse già persa.- borbottò mio fratello alzando gli occhi al cielo.
-Hope io devo scappare, Nathan mi sta aspettando. Mi dispiace ma non posso darti un passaggio, magari può pensarci Alex.- esclamò Abby prima di sorridere soddisfatta, strizzarmi un occhio e uscire di casa.
Vidi Hope sorridere imbarazzata mentre guardava mio fratello.
Ottimo lavoro Abby.
-Stai attenta, non fare tardi, avvisami se James- ma prima che potesse continuare con le sue raccomandazioni ero già fuori casa.

Mi guardai intorno alla ricerca di un ragazzo alto, riccio e bellissimo ma l'unica cosa che vidi non appena mi incamminai verso il cancello fu la macchina di mio fratello, parcheggiata davanti casa.
Mi ha detto di uscire e lui non è ancora arrivato.
Sbuffai infastidita e un secondo dopo, dal gioiellino di Alex, uscì un James sorridente.
Era bellissimo come sempre. Indossava dei jeans troppo stretti e una camicia bianca troppo sbottonata.
Mi stupii di vederlo uscire da quell'auto e, con il cuore a mille, mi avvicinai mentre lui si appoggiava allo sportello posteriore.
Io sorrisi imbarazzata.
-Sei bellissima.- mi sussurrò all'orecchio dopo essersi avvicinato e avermi dato un bacio sulla guancia.
-Grazie.- borbottai passandomi una mano tra  i capelli.
Ero nervosa.
James mi aprì lo sportello e con un gesto mi invitò a salire in macchina. Aggrottai le sopracciglia confusa.
Pochi secondi dopo lui era seduto di fianco a me e mi rivolgeva uno dei suoi sorrisi migliori.
-mi spieghi cosa ci facciamo seduti nell'auto di mio fratello?- domandai sempre più confusa.
-Andiamo a cena, no?- mi chiese lui mettendo in moto.
-Hai almeno la patente?- chiesi preoccupata.
Non avevo mai visto James guidare una macchina.
-ovvio che no.- mi rispose lui non nonchalance, sorridendo.
-Cosa?- urlai quasi.- James fermati. Non ho intenzione di andare da nessuna parte con te.- iniziavo ad agitarmi.
James non mi ascoltò minimamente e accelerò ancor di più, continuando a sorridere.
-Ti ho detto di fermati.- sbottai ancora più nervosa.
Cooper scoppiò a ridere, non riusciva a smettere. Lo guardai male.
-Sto scherzando.- mi disse tra le risate.- certo che ho la patente. Sei in buone mani.- continuò facendomi un occhiolino e continuando a sorridere divertito.
Che scherzo del cazzo. Me la pagherà.
-Smettila di fare questo sorrisetto snervante. Sei fastidioso.- mi lamentai.
Lui sorrise di nuovo, continuando a guardare la strada.
Lo odio.
Sbuffai e mi accoccolai sul seggiolino, con le braccia al petto e il broncio. Mi persi a guardare fuori dal finestrino cercando di capire dove mi stesse portando.
Improvvisamente una mano calda e grande mi sfiorò delicatamente la coscia.
Voltai il mio sguardo incrociando quello di James.
-non dirmi che ti sei arrabbiata.- mi disse tornando a guardare la strada.
-sei un idiota.- Guardai il suo profilo e vidi spuntare una fossetta sulla sua guancia.
Stava sorridendo.
-dove mi stai portando?- chiesi cambiando discorso, curiosa di conoscere la meta.
-sorpresa.- rispose semplicemente, dopodiché calò il silenzio tra di noi.

Dall'odio all'amore non c'è che un solo passo. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora