Avevamo lasciato Alex e Hope in casa da soli e ho deciso di scrivere un capitolo extra su di loro. Spero vi piaccia.
Buona letturaAlex se ne stava sdraiato tranquillamente sul divano di casa sua.
In una mano teneva stretto il telecomando, con il quale faceva zapping, e nell'altra una birra che sorseggiava di tanto in tanto.
Di sopra, in camera con sua sorella, c'era anche Hope, la ragazza dai capelli color carota che gli faceva battere il cuore.
Non appena l'aveva vista entrare con quel suo solito sorriso dolce, si era sentito stranamente felice di vederla gironzolare per casa sua.
In quel momento la sua mente non riusciva a concentrarsi su altro se non sulla ragazza.
Sentiva le voci e le risate provenire dal piano di sopra ma lui riusciva a distinguere solo quella di Hope.
La sentiva ridere e il suo cuore rideva con lei.
Bevve un lungo sorso di birra e si chiese cosa stesse succedendo in lui. Si sentiva strano ma bene.
I suoi innumerevoli pensieri furono però interrotti dal rumore dei passi sulle scale.
Si voltò in quella direzione e, non appena incrociò lo sguardo verdissimo della ragazza, sorrise fermandosi poi ad osservare la sorella.
Per poco non si strozzò con la birra che poggiò sul tavolino e si mise seduto mentre continuava ad osservare Charly che camminava in direzione della porta.
Era bellissima, e trattenne a stento le lacrime.
Non si era mai fermato a guardarla in quel modo e solo in quel momento si rese conto che la sua sorellina, quella che aveva visto praticamente nascere, correre beata in casa, giocare e divertirsi, stava crescendo. Per lui però, restava la solita bambina allegra e spensierata di sempre.
Il pensiero che stesse uscendo con uno dei suoi migliori amici però lo faceva sentire più sollevato. Non voleva più vederla soffrire come era accaduto in passato ed era sicuro che James fosse davvero innamorato di lei. E non poteva essere il contrario perché gli stava affidando ciò che aveva di più prezioso al mondo.
Charly gli si avvicinò per schioccargli un bacio sulla guancia e lui mandò giù il groppo che gli si era formato in gola cercando di riprendersi.
-stasera James perderà completamente la testa, vero Alex?- gli chiese Abby mentre si metteva il giubbotto.
-come se non l'avesse già persa.- borbottò Alex in risposta, alzando gli occhi al cielo e facendo l'indifferente.
In realtà era contento che fosse proprio il suo migliore amico ad aver perso la testa per sua sorella.
-Hope io devo scappare, Nathan mi sta aspettando. Mi dispiace ma non posso darti un passaggio, magari può pensarci Alex– la voce squillante di Abby interruppe ancora una volta i suoi pensieri.
Alex sussultò nel sentire quelle parole e vide la riccia sorridere soddisfatta e fare l'occhiolino a Charly prima di uscire di casa.
Hope sorrise imbarazzata guardando il ragazzo mentre dentro di lei si scatenavano sentimenti contrastanti, timidezza e felicità insieme. Aveva voglia di stare da sola con Alex ma allo stesso tempo aveva paura. Forse aveva paura di conoscere la verità. Forse aveva paura di non piacere al ragazzo.
Alex invece aveva voglia di correre dietro ad Abby e abbracciarla perché era chiaro che l'avesse fatto di proposito e lui non poteva chiedere di meglio che passare un po' di tempo da solo con Hope.
Nel frattempo Charly, dopo aver fatto un occhiolino d'intensa alla rossa, si preparò ad uscire.
-Stai attenta, non fare tardi, avvisami se James- ma non aveva ancora neanche completato le sue raccomandazioni che Charly era già uscita di casa sbattendo la porta- fa lo stupido e devo intervenire strappandogli le palle.- continuò il ragazzo scuotendo la testa ormai rassegnato.
Sentì Hope ridacchiare e si voltò verso di lei osservandola per qualche secondo ipnotizzato dalla sua risata cristallina.
Non appena la rossa smise di ridere, i loro sguardi si incrociarono per secondi che sembrarono interminabili e sorrisero imbarazzati.
-Bene.- disse Alex per rompere il ghiaccio.
-Bene- sussurrò Hope senza saper bene cosa dire.- quindi dovrai riaccompagnarmi tu a casa.- continuò ancora in imbarazzo.
Non voleva assolutamente disturbarlo e costringerlo ad uscire di casa per accompagnarla. Non sapeva però che ad Alex andava eccome.
-Mmm..- mormorò Alex grattandosi la nuca imbarazzato- c'è solo un piccolo problema.-
-Tranquillo, se non ti va posso anche andare da sola anzi chiamo mio fratello, mi verrà a prendere lui.- lo interruppe parlando tutto d'un fiato.
Ecco, aveva appena fatto la figura dell'idiota.
Alex non voleva trascorrere del tempo con lei, pensò la ragazza rossa dalla vergogna.
-No.- si affrettò a dire Alex scattando in piedi bloccando la ragazza che aveva già tirato fuori il telefono.- non c'è alcun problema per me, anzi mi fa piacere.- continuò abbassando il tono di voce.- il problema è che ho prestato la mia auto a James.-
-In che senso hai prestato la tua auto a James? Ha la patente?- chiese la rossa preoccupata-
-certo che no- scherzò lui.
-Tu hai affidato tua sorella ad un idiota senza patente?- continuò Hope piuttosto allarmata.
Alex scoppiò a ridere.
Ci era cascata con tutte le scarpe e la trovava davvero adorabile.
-Non c'è nulla da ridere.- esclamò lei arrabbiata.
-stavo scherzando, stai tranquilla.- la rassicurò sorridendole.
-hai comunque affidato tua sorella ad un idiota.- scherzò Hope per smorzare la tensione che si era creata.
-James è davvero interessato a mia sorella e io mi sento molto sollevato.- Alex era serio adesso.- e poi se Charly non fosse uscita con James, noi due non saremmo qui seduti in questo divano a guardarci.- concluse perdendosi completamente in quegli occhioni verdi.
Lo stomaco della ragazza andò il subbuglio e si mordicchiò il labbro per l'agitazione.
Annuì imbarazzata e gli sorrise mentre lui continuava a guardarla. Aveva una tremenda voglia di baciarla ma non voleva assolutamente correre con lei.
Hope è diversa da tutte le altre ragazze. È dolce e sensibile e merita di essere corteggiata come lui non ha mai fatto con nessun altra.
Senza pensarci si avvicinò a lei, forse troppo perché Hope trattenne il fiato e non appena la mano di Alex sfiorò la sua guancia, si irrigidì.
Aspettava da tanto quel momento ma quella vicinanza, quel tocco così delicato, tutto di lui le faceva venire i brividi.
-Tranquilla, avevi solo un ciglio.- esclamò improvvisamente Alex allontanandosi dalla ragazza e mostrando l'indice sul quale vi era davvero un ciglio.
Alex si era accorto della reazione della ragazza e pensò subito che lei non lo volesse.
Per un attimo aveva davvero pensato di baciarla ma poi mille dubbi si erano impossessati di lui. Tutti si sono accorti che Hope ha un interesse per lui praticamente da quando era bambina, e anche lui è arrivato a pensarlo qualche volta, ma non ne era mai stato così sicuro.
Hope è una ragazza così bella e intelligente e lui si sente così stupido in confronto da non sentirsi all'altezza.
Pensare che una ragazza come lei, sia interessata ad uno come lui è follia e quindi aveva abbandonato l'idea di baciarla.
Hope sgonfiò le guance gettando fuori l'aria che aveva trattenuto fino a quel momento e si sentì improvvisamente stupida.
Come poteva pensare di piacere ad un ragazzo come Alex Tompson?
E come poteva pensare che un ragazzo come Alex Tompson stesse per baciarla?
Stupida.
-Allora?- le chiese vedendo che lo guardava senza fare niente.- chiudi gli occhi ed esprimi un desiderio.- le disse indicandole con un cenno del capo il dito.
Hope lo guardò confusa. Lui allora le prese un dito e lo permette forte contro il suo.
-Esprimi un desiderio!-le disse di nuovo, sorridendo.
Hope continuava ad essere confusa e a non capire ma fece come le era stato detto.
Entrambi chiusero gli occhi e desiderarono la stessa cosa.
Desiderarono di baciarsi fino a perdere il fiato.
Desiderarono di essere felici, insieme.
-Fatto.- dissero all'unisono aprendo gli occhi.
-Bene.- continuò Alex.- si esaudirà il desiderio della persona che avrà il ciglio.- e titubante staccò il dito da quello di Hope, notando che era rimasto perfettamente attaccato al suo indice.
Doppiamente stupida perché credevo che il mio desiderio potesse avverarsi, pensò Hope.
Alex invece sorrise contento.
-Vedo che il mio desiderio si avvererà presto.-E non vedeva l'ora.
-Stronzate.- borbottò Hope passandosi una mano tra i capelli.
-Io non credo.-esclamò Alex convinto alzandosi dal divano e andando in cucina.- hai voglia di qualcosa Hope?- urlò poi dalla stanza per farsi sentire.
-No, grazie!- rispose lei.- potresti solo riaccompagnarmi a casa?- domandò poi.
Era delusa perché ancora una volta si era illusa aggrappandosi ad una stronzata. Ma per un attimo ci aveva creduto.
-Come vuoi.- disse dispiaciuto Alex sbucando dalla cucina con dei biscotti in mano.- per Carotina- continuò addentandone uno.
-non ci credo- si lamentò lei disgustata- stai mangiando dei biscotti per cani.-
Alex scoppiò a ridere senza riuscire a smettere.
-abbocchi a tutto.- riuscì a dire tra le risate- stavo scherzando-
Hope prima lo guardò arrabbiata ma poi scoppiò a ridere anche lei, spingendolo leggermente.
La risata cristallina di Hope alleggerì il cuore di Alex.
Si sarebbe ridicolizzato anche davanti al mondo intero pur di vederla ridere in quel modo per lui.
-L'accompagno a casa signorina- disse con tono teatrale aprendo la porta di casa ed incitandola ad uscire per prima mentre faceva uno strano inchino.
Lei continuò a ridere e, mentre usciva di casa, Carotina le saltò addosso leccandola dappertutto.
Si sentiva felice. Alex e le sue battutacce la rendevano felice ed era proprio questo che le piaceva di lui.
-Tre delle mie cose preferite con me in giardino.- esclamò Alex indicando Carotina, i biscotti che teneva in mano e Hope.- ovviamente i biscotti sono la mia priorità.- continuò addentandone uno.
Hope rideva ancora e Alex si sentiva sempre più sollevato. Era felice quanto lei perché era la causa del suo sorriso.
-Sto scherzando ovviamente. Tu rimarrai sempre la mia preferita- sussurrò scompigliandole i capelli.
A quelle parole il cuore della piccola Hope iniziò a battere all'impazzata.
-Andiamo?- chiese con un filo di voce, imbarazzata, sicura di avere le guance rosse come i suoi capelli.
Lui annuì salutando la cagnolina e lanciandole l'ultimo biscotto rimasto, poi si incamminarono silenziosamente verso casa di Hope.
Nessuno dei due sapeva bene cosa dire. Era chiaro che ci fosse molta tensione ed imbarazzo perché il sentimento che li legava era vero e puro.
Si amavano silenziosamente, troppo timidi per ammetterlo ad alta voce.
Alex si domandava perché fosse così stupido da non riuscire a dichiararsi. Non aveva mai avuto problemi con le ragazze ma Hope era diversa.
E in quel momento, mentre camminavano l'uno affianco all'altra, decise che era arrivato il momento di fare qualcosa.
-Ti va di andare a mangiare qualcosa?- domandò quindi.
Più tempo trascorreva con lei, prima avrebbe trovato il coraggio di dirle tutto.
-Mi dispiace, ma i miei mi stanno aspettando a casa.- rispose timidamente lei, torturandosi le mani.
-Oh, tranquilla.- sussurrò il ragazzo dispiaciuto.
-Ma possiamo fare qualche altra volta.- si affrettò a dire Hope. Non voleva tornare a casa, voleva trascorrere più tempo possibile con Alex. E lo avrebbe fatto.
-Ottimo. Facciamo domani.- rispose entusiasta lui.
Hope annuì e sorrise e per poco Alex non si sciolse.
Continuò a guardarla, il suo profilo perfetto, i suoi lineamenti delicati, le sue piccole lentiggini.
-Secondo te James e Charly si stanno già tirando i coltelli?- domandò improvvisamente Hope.
Quel silenzio la stava mettendo in imbarazzo e poi si era accorta dei continui sguardi del ragazzo.
Alex sussultò sentendo la sua voce. Non pensava che lei potesse girarsi da un momento all'altro e beccarlo mentre la fissava.
Sorrisero entrambi.
-Spero di no. Sono piuttosto ottimista per questa serata.- le rispose felice.- quei due sono cotti l'uno dell'altra. Devono solo decidersi ad ammetterlo.- e in quelle parole videro, entrambi, le loro immagini riflesse.
-Già. Sono fatti l'uno per l'altra.- sussurrò Hope abbassando gli occhi a terra.
Alex era la sua persona e anche lei desiderava essere felice con lui, in quel momento.
E Alex desiderava lo stesso.
-Come Nathan è fatto a posta per Abby!- concluse Alex e frenò l'istinto di urlare che anche loro erano fatti per stare insieme.
Si maledisse subito dopo perché doveva farlo, doveva urlarlo al mondo intero ma ancora una volta si bloccò perché erano arrivati a destinazione.
Hope, da un lato era sollevata di essere finalmente arrivata, ma dall'altro non voleva salutare il ragazzo dagli occhi meravigliosi, blu come il cielo e il mare, che l'avevano fatta innamorare.
-Siamo arrivati.- disse ovvia continuando a guardare la villetta di fronte a se.- grazie.-continuò poi guardandolo negli occhi.
A contatto con quegli occhi verdissimi, Alex si sentì mancare. Doveva assolutamente fare qualcosa, non poteva più rimandare, ma non ne aveva le forze e lei si era già voltata per entrare nel giardino di casa sua.
Poi i suoi muscoli si mossero da soli, non si accorse neanche lui di ciò che stava facendo.
Il suo braccio si era allungato per afferrare il polso di Hope e l'aveva fatta girare avvicinandola a se.
Il cuore dei due batteva fortissimo mentre si scambiavano sguardi intensi.
Alex la teneva stretta, le mani sulla schiena che la spingevano contro il suo petto, il suo respiro caldo sul suo volto, quegli occhi stupendi che la guardano intensamente.
-Sai chi altro è fatto per stare insieme, Hope Brown?- le domandò con un filo di voce a pochi centimetri da lei.
-no- la voce di Hope tremava.
-Noi- sussurrò il ragazzo avvicinandosi alle sue labbra morbide e baciandole dolcemente.
Finalmente Hope stava baciando quelle labbra che aveva sognato per notti intere. Ed era la persona più felice del mondo.
Non aveva mai desiderato di baciare nessuno così tanto e Alex non aveva mai baciato nessuno con così tanta dolcezza e amore.
-Noi siamo fatti per stare insieme.- continuò il ragazzo, dopo essersi staccato a malincuore dalle sue labbra.- tu sei una delle ragazze più intelligenti che io abbia mai conosciuto e io sono uno stupido. Tu sei dolce, io sono un'idiota, tu sei razionale e io sono un casino- sussurrò a pochi centimetri dal suo viso.- siamo come il giorno e la notte, come il bianco ed il nero ma siamo fatti per stare insieme. Tu mi completi, Hope. Io ho bisogno di te per essere completo.- concluse prima di assaporare di nuovo quelle labbra dolcissime.
Quelle parole, che Hope aveva immaginato solo nel suoi sogni migliori, avevano scatenato qualcosa in lei. Non se lo aspettava, non poteva mai immaginarsi che Alex, l'amore di tutta una vita, ricambiava finalmente i suoi sentimenti. Aveva i brividi in tutto il corpo e tremava talmente tanto che sarebbe caduta a terra se il ragazzo non la stesse stringendo forte.
Tutto quello le sembrava surreale, ma stava davvero baciando Alexander Tompson.
Si staccò controvoglia da quelle labbra sottili ma perfette.
-Il gioco del ciglio era proprio una stronzata.- sussurrò divertita.
-Ma non è vero.- esclamò offeso il ragazzo continuandola a guardare con dolcezza.
-Avevo desiderato di baciarti e, nonostante il ciglio sia rimasto attaccato al tuo dito, il mio desiderio si è avverato.- si spiegò la rossa.
-Avevo desiderato la stessa cosa.- ammise Alex con un filo di voce sorridendo e avvicinandosi di nuovo alle labbra della ragazza per lasciarle un altro bacio.
Questa volta fu un bacio più deciso, meno timido.
I due si staccarono ridendo prima di stamparsi un altro veloce bacio a fior di labbra e dividere le loro strade. Ma solo per quella sera.Era felice. Hope era la ragazza più felice del mondo in quel momento.
Aprì piano la porta di casa chiudendola dietro di se e appoggiandocisi sopra. Chiuse per un attimo gli occhi e le si presentò davanti la scena di lei che baciava finalmente Alex.
Sentiva ancora il suo profumo nell'aria, la sensazione delle labbra sulle sue e quelle parole continuavano a rimbombarle in testa.
Si staccò dalla porta correndo in camera sua.
Aveva voglia di urlare, di liberare tutte quelle emozioni che aveva trattenuto fino a quel momento.
Urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, convinta di essere sola in casa, poi improvvisò una danza della felicità.
La porta di camera sua si aprì mostrando suo fratello Matt sorridente come non mai.
-Devi dirmi qualcosa sorellina?- domandò contento facendo fermare di botto Hope che stava ancora ballando.
-Nulla.- esclamò felice lei senza smettere di sorridere.
-Non si direbbe.- rispose Matt avvicinandosi con un sorrisino in faccia.
Lei indietreggiò divertita finendo sul letto seguita dal fratello che si mise a cavalcioni su di lei iniziando a solleticarla.
Sapeva che questo era l'unico modo per farla cedere.
Hope iniziò a ridere come una matta coinvolgendo anche il fratello con la sua risata contagiosa.
-Ok, mi arrendo.- esclamò la rossa tra le risate.
- Ottima scelta.- disse mentre finiva con la sua tortura.
Continuava a guardarlo con quel sorriso da ebete.
-Charly aveva un appuntamento con James.- mentì mordendosi il labbro inferiore.
Sentiva ancora il sapore dolce delle labbra di Alex.
Il fratello si catapultò di nuovo addosso a lei riprendendo a farle il solletico.
-Avanti Hope, so benissimo che ti sei baciata con Alex!- sbottò il ragazzo. Ma non sembrava arrabbiato anzi era felice.
Felice perché finalmente la sua sorellina aveva baciato il ragazzo di cui era innamorata da sempre.
Lei smise improvvisamente di ridere aprendo gli occhi, guardandolo poi confusa.
-Come fai a saperlo?- domandò sentendo le guance andare a fuoco.
-Ci sono le finestre in questa casa, sai?- disse con nonchalance.
-Mi stavi forse spiando?- domandò lei alzando un sopracciglio, sorridendo sotto i baffi.
-stavo fumando una sigaretta e vi ho visti.- rispose Matt alzando le spalle e trattenne un sorriso.
Hope scattò in piedi, contenta.
-Si è dichiarato, Matt. Alex Tompson si è dichiarato e mi ha baciata.- urlò euforica iniziando a saltellare da una parte all'altra della stanza.
Il fratello, contento quanto lei, si alzò per stringerla in un abbraccio e unirsi ai festeggiamenti.
Il telefono di Hope le vibrò in tasca. Si staccò dal fratello e lo tirò fuori per vedere chi fosse."Mi manca già il sapore dolce delle tue labbra sulle mie."
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Dall'odio all'amore non c'è che un solo passo.
Genç Kız Edebiyatı"Ti odio" sussurrai evitando di guardarlo negli occhi. Lo odiavo, forse perché aveva tremendamente ragione. "Tu non mi odi Charly. Avanti, fai questo passo verso l'amore!" Mi disse senza smettere di urlare. Il suo sguardo era freddo. In quel momen...