Capitolo 7

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Mi pulii le mani nel mio grembiule rosa e andai verso la porta che si affaccia in giardino.
Osservai per un po' mio fratello intento a costruire la cuccia per la sua adorabile cagnetta.
-È pronto il pranzo- urlai. Lui sobbalzò.
-Porco martello Charly! Ma sei impazzita?- imprecò qualcosa che non riuscii a capire dato che aveva portato l'indice alla bocca.
Gli avevo fatto prendere uno spavento e, per sbaglio, si era dato un colpo di martello sul dito. Trattenni una risata.
-Mi sono fatto malissimo ad un dito.- urlò baciandosi poi il punto dolorante.
-Dai entriamo, adesso passa tutto.- lo rassicurai come si fa con i bambini di 5 anni. E lui in effetti non era altro che questo.

Entrammo e Alex si mise seduto a tavola leccandosi i baffi.
-Dammi il dito, piccolo- lo presi in giro con quella vocina che ti viene quando parli con un cucciolo di cane dolcissimo.
Ma lui era tutt'altro che un cucciolo, era un maiale.
Infatti aveva iniziato a mangiare solo da un minuto ed era già tutto sporco.
Mi porse il dito rosso e leggermente gonfio e gli diedi un leggero bacio.
-Passato?- domandai. Lui annuì con foga e mi donò uno dei suoi meravigliosi sorrisi per poi riprendere a mangiare.
È proprio un bambinone.

-Allora oggi hai parlato con Liam?- mi domandò improvvisamente.
Annuii, poi risposi.
- abbiamo chiarito. Gli ho detto che non era mia intenzione baciarlo e rovinare tutto. Lui era piuttosto tranquillo.-
Non rispose, annuì semplicemente continuando a mangiare.
La domanda che mi rivolse dopo un po' di silenzio mi stupì.
-Com'è stata la tua prima volta?-
Aprii la bocca ma non uscì nessun suono non sapendo cosa rispondere.
-Perché questa domanda Alex? È passato tempo ormai.-
-Lottie- quel nome e quel tono dolce mi preoccupavano.
-Non sono più una bambina Alex- lo interruppi- non mi chiamare così-
-Per me sei sempre la mia sorellina. So quanto hai sofferto per quello stronzo di Thomas e al pensiero che sia stato proprio lui l'uomo a cui ti sei concessa per la prima volta mi viene il voltastomaco.- il suo tono di voce era arrabbiato ma i suoi occhi mi trasmettevano dolcezza.

Thomas era stato il mio primo vero ragazzo, il mio primo amore, la mia prima volta.
Lui però mi aveva tradito e io lo avevo visto con i miei stessi occhi. Avevo sofferto molto, non mangiavo e non dormivo e mio fratello e Tyler mi sono stati molto vicini.
Alex era sempre stato un fratello geloso e protettivo, dopo l'accaduto ancora di più e credo che questa rivelazione non gli sia proprio piaciuta.

-Io lo amavo Alex, sembrava tutto così perfetto quella sera e... ed è successo- dissi fissando il mio piatto di pasta.
-Lui ti ha solo usato! Se solo lo avessi davanti- strinse i pugni fino a farli diventare rossi.- promettimi che la prossima volta starai attenta, che non ti lascerai ingannare, promettimelo.- continuò addolcendo il tono della voce.
-Te lo prometto- dissi lanciandomi tra le sue braccia. Mi baciò la fronte e mi strinse forte a lui.
Alex sarà anche un idiota che non ne combina mai una giusta ma è il fratello migliore che potesse capitarmi.
Lo amo e lui sarà l'unico che non mi tradirà mai.

-Tesoro, io vado da Liam. Ci vediamo stasera.- mi stampò un bacio sulla guancia e uscì dalla mia camera.
Quel pomeriggio Alex era piuttosto dolce, dopo la nostra discussione.
E mentre lui andava a divertirsi con i suoi amici, a me toccava studiare già la prima settimana di scuola. La Evans, come punizione per aver chiacchierato durante la sua ora, aveva detto che ci avrebbe interrogate il giorno dopo e quindi ero costretta a studiare.
Ed io che volevo passare il pomeriggio con le mie migliori amiche.

Avevo iniziato solo da una mezz'oretta e già mi ero stancata quindi decisi di fare una piccola pausa.
Presi il libro e scesi le scale per poi dirigermi in cucina.
Mi riempii un bicchiere d'acqua e poi mi buttai sul divano, immobile, con lo sguardo fisso nel vuoto.

Sobbalzai al suono del campanello. Chi poteva essere? Magari le mie amiche che non sapevano minimamente da dove iniziare a studiare ed erano venute da me per disperarci insieme.
Ma non appena aprii la porta, mi si presentò davanti la persona che meno di tutti avrei voluto vedere. Con quel sorriso così bello.
Insopportabile, volevo dire insopportabile.

Dall'odio all'amore non c'è che un solo passo. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora