Orrende visioni

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C'era freddo attorno a lei, era dentro una nera caverna, un antro buio e vuoto. La sua grande flamberga le scintillava tra le mani, una spada senza nome trovata in mezzo ad un lago, forse abbandonata dal precedente proprietario.

Deneb continuò ad affondare in quella grotta, in cerca di qualcosa che non riusciva a ricordare. Conosceva quel posto, lo aveva già visto tante, tante volte. Sapeva che cosa avrebbe visto, ma era davvero pronta a vivere di nuovo quell'esperienza?

Un rumore improvviso la fece voltare di colpo e, quando si fu girata, la scena cambiò improvvisamente attorno a lei. Rabbrividì all'istante quando si trovò bloccata ad una grossa roccia, legata con quelle che sembravano essere spesse liane, strette più volte attorno ai suoi polsi e alle sue braccia.

Un conato di vomito la colse quando vide quello che aveva davanti: una serie di corpi fatti a pezzi, armature squarciate e frantumate come gusci d'uovo, sangue schizzato sulle pareti e una grossa clava poggiata poco distante da lei, in bella vista mentre ancora gocciolava di un rosso scarlatto.

L'armatura le era stata strappata di dosso, non aveva più nulla per proteggersi dal mostro che poteva chiaramente vedere nel buio, rischiarato dal grande fuoco che brillava al centro della caverna. Un uomo enorme, coperto di pelliccie fissate assieme alla bell'e meglio, che se ne stava davanti al fuoco a rimestare le braci con un grosso pezzo di legno, tanto grande da sembrare quasi un giovane albero.

Deneb prese a dimenarsi per scivolare fuori dai suoi ceppi, ma il mostro se ne accorse immediatamente. Lui si alzò in piedi, con in mano il suo legno appuntito e incandescente, impugnato alla stregua di una daga.

Le si avvicinò a grandi passi, facendo tremare la terra. Sentiva già il calore dei tizzoni sulla sua pelle, nel punto in cui già era stata ferita, dove sentiva ancora la pelle pulsare vicino ai lembi della sua camicia stracciata. Il gigante ruggì, levandosi sopra di lei in tutta la sua enorme altezza, preparando il palo per colpire.

Deneb gridò con tutto il fiato che aveva in corpo, in attesa del dolore e della fine.

Non arrivarono mai.

Un trillo delicato riempì le sue orecchie e un *woosh* come di una folata di vento spazzò la caverna, sovrastò il suo urlo, estinse il crepitare del fuoco come uno schiocco di dita, la portò lontana dal quel mondo di disperazione. Quando riapirì gli occhi, la giovane donna si trovò davanti un Kaydan dall'aria trionfante, coperto di sangue dalla testa ai piedi ma che le rivolgeva un sorriso scintillante, come al solito. Fili di luce d'argento spezzarono i suoi legacci senza che il suo compagno d'avventure avesse bisogno di dire una parola, mentre la nebbia rossa di sangue, quello che rimaneva del gigante, si diradava rapidamente.

<< Coraggio, Debbie.>> le disse, prendendola al volo prima che cadesse, sorreggendola per una spalla << Ti porto via da qui. C'è un'altra guerra che ci aspetta.>>

Sentì un forte calore spandersi dentro di lei quando l'energia magica del rosso iniziò a fluire nella sua ferita, facendola prudere come la peggiore puntura d'insetto mentre la pelle e i muscoli ricrescevano sotto il tocco gentile della mano del giovane. Il suo mondo venne illuminato da una forte luce color smeraldo e un calore tiepido la avvolse completamente.

Avvolta da quello splendore, Deneb neppure si accorse di quando il mondo cambiò ancora una volta davanti a lei. Ora, usciti dalla caverna, si trovavano davanti ad una grande prateria. Di nuovo in armatura, con la sua spada stretta in pugno, davanti ad un'orda di mostri, che ora sembravano fissare tutti loro.

Era completamente guarita, la sua ferita scomparsa da un momento all'altro, pronta a combattere ancora una volta.

<< Andiamo. Coraggio.>> le disse, un momento prima di lanciarsi sul campo di battaglia in un fascio di luce scattante, che rimbalzò da una parte all'altra della pianura, schiantandosi contro i nemici e i mostri che si paravano davanti a lui come una nera marea. Deneb lo seguì un momento dopo e senza neppure accorgersene, si trovò in un istante al centro della mischia, circondata da ogni parte da zanne, artigli e mura di pelliccia e muscoli.

Kaiju Slayer: Il cacciatore di mostriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora