<< Ma...>> fece Firyan, preso alla sprovvista, inciampando nei suoi stessi piedi e rischiando di cadere in acqua << Come ti viene in mente di chiedermelo quando siamo già in mare?>>
<< Ci ho pensato solamente in questo momento. Sembravi tanto convinto di te che non mi è venuto in mente di chiedere, però ora... pensi veramente di poter combattere con una spada, per quanto eccezionale, contro dei mostri che vivono sott'acqua?>>
<< Oh, non preoccuparti.>> fece il ragazzo, sorridendo divertito << Non sarà un grande problema. Dopotutto, è per questo che mi serviva una barca.>>
<< Aspetta...!>> riprese Talia, mentre l'orrore si impossessava del suo viso << Non vorrai usarmi come esca per quelle cose, non è vero? Non puoi farlo!>>
<< Beh, l'idea di base è quella, però non ho mai pensato di "usarti come esca". Cosa pensi, che ti abbandonerei così? Per chi mi hai preso?>> ribatté il cacciatore, incrociando le braccia sul petto << Io rimarrò qua fino a quando non sarà tutto finito oppure fino a quando non ci sarà bisogno del mio intervento.>>
Il commento della compagna lo aveva ferito: dopo tutto quello che aveva detto, dopo tutte le promesse che aveva fatto anche ai suoi genitori, come poteva anche solamente pensare che l'avrebbe lasciata da sola in mezzo al mare?
<< Ho capito. Allora va bene.>> rispose lei, rimettendosi al timone, appena tranquillizzata.
<< Quanto ci vorrà, secondo te?>> domando ancora un istante dopo, tirando un lungo sospiro annoiato, incerta su quanto avrebbero dovuto attendere da quel momento in poi.
<< Minuti, ore, giorni...>> ribatté il giovane elfo, guardando dentro l'acqua, assorto nei suoi pensieri << Ora è solamente questione di tempo, non dobbiamo fare altro che aspettare. Puoi anche riposare se vuoi, ti sveglierò io una volta che ce ne sarà bisogno.>>
<< Scherzi?>> rispose lei, scrollando la testa mentre un lieve sorriso le increspava le labbra << Non riuscirei mai a chiudere occhio in una situazione del genere, sapendo che probabilmente ci sono quelle dannate bestie che ci girano attorno.>>
<< No, no, adesso è ancora troppo presto. Magari tra alcune ore potrebbe essere possibile.>> la rassicurò quindi Firyan, stendendosi sul ponte della barca, portandosi le mani sotto la testa e osservando il cielo azzurro. Poi, come in un moto di ripensamento, si portò davanti agli occhi la sua meravigliosa spada, osservandola una volta ancora, come molte altre prima di allora. Il nero della lama sembrava scintillare più delle altre volte, risplendendo di una gioia selvaggia, come se non aspettasse altro che fare a pezzi i mostri che era nata per sconfiggere.
Per la prima volta in assoluto, Talia, spostando per un momento appena lo sguardo dall'orizzonte, vide l'elfo estrarre la sua lunga lama dal fodero ed osservarla per qualche lungo istante. Non ne capiva molto di armi, l'unica che veramente aveva visto in tutta la sua vita era quella sottile lancia che gli aveva dato il suo maestro tanti, tanti anni prima, ma quella lama scintillante, nera come la notte e dal tagliente bianco come la neve, era qualcosa di veramente unico al mondo, tanto splendente da sembrare ricavata da una gemma preziosa. Era un'arma tanto meravigliosa quanto terribile, ormai ne era certa.
<< Sì, capisco Nightfall.>> mormorò il ragazzo, facendo un sorrisetto amaro << Chissà perché... tra tutte le persone, dovevi capitare proprio in mano mia?>>
<< Hai detto qualcosa?>> chiese Talia, dietro di lui. Lo aveva sentito parlare, ne era certa, però non aveva capito cosa aveva detto.
<< No, non preoccuparti. Non è nulla.>> ribatté lui, scrollando appena la testa e rinfoderando la lama.
STAI LEGGENDO
Kaiju Slayer: Il cacciatore di mostri
FantasyLa vita nella cittadina di Karyden scorre all'apparenza tranquilla per i suoi abitanti che, nel bene e nel male, cercano di portare avanti le loro vite come meglio possono. Proprio in questo tranquillo villaggio del nord, però, due mondi diametralme...