Capitolo 12- PRIMA VOLTA

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«Vieni con me» sussurrò Sirius quando rimasero soli. Si alzò e prese per mano la ragazza, portandola fuori dalla Sala Comune. Aveva avuto così tanti incontri con così tante ragazze che ora per Marlene doveva trovare un posto speciale. Perché sicuramente lei era più speciale di chiunque altro.
La trascinò fino ad un corridoio del settimo piano
«Ma dove stiamo andando?» chiese ad un certo punto Marlene, aveva le farfalle nello stomaco.
«Ecco siamo arrivati» disse lui fermandosi davanti ad un muro vuoto. Lei lo guardò perplessa. Sirius camminò tre volte davanti al muro, concentrato, e apparì una grande porta
«Wow» la ragazza era a bocca aperta.
«Vieni con me» disse poi Sirius entrando, seguito subito dopo da Marlene. Appena dentro la ragazza spalancò gli occhi. Davanti a lei c'era una camera tutta rossa non troppo grande e un caminetto con il fuoco acceso.
Sirius le si avvicinò e la baciò. Era un bacio dolce, per farle capire che lei significava di più delle altre, non era solo sesso. Poco dopo però le sue intenzioni vennero messe da parte e l'atmosfera diventò molto più passionale. C'era un solo pensiero nella testa di entrambi. Sentirono un piccolo rumore e tutti e due si girarono. Videro un letto
«Ops, credo sia colpa mia»
disse Marlene arrossendo un po'
«Credo anche mia» Sirius sorrise vedendola imbarazzata. Ricominciò a baciarla.

Lei si sedette sul letto e il ragazzo si inginocchiò per trovarsi alla sua stessa altezza e non dover fermare il bacio. Cominciò ad aprirle i bottoni della camicetta bianca e Marlene infilò le mani sotto la sue maglietta, toccandogli gli addominali scolpiti. Sirius le tolse la camicia e lei si sfilò i pantaloni
«Sei stupenda» le disse lui guardandola con solo l'intimo addosso.
Ricominciarono a baciarsi e Marlene tolse la maglietta Sirius
«Wow» si fece sfuggire lei. Il ragazzo sorrise sfacciato e Marlene gli diede uno schiaffetto sulla nuca.
Sirius le si avvicinò e cominciò a baciarle il collo.
Emise un piccolo gemito facendolo sorridere. Anche lui si tolse i pantaloni, rimanendo solo in boxer. Spinse Marlene, facendola sdraiare e si mise a cavalcioni  sopra di lei. Le stava ancora baciando sul collo, ma a poco a poco cominciò a scendere. Le sganciò il reggiseno, lasciandola senza niente sopra. Continuò a baciarla, mentre con una mano le accarezzava l'interno coscia.
A quel gesto, Marlene emise un altro gemito più forte. Il ragazzo arrivò con la bocca all'altezza degli slip di lei. Le accarezzò i fianchi con la mano, scese fino alla vita e con un colpo solo glieli tolse.
Cominciò il suo "lavoretto" e lei gli tirò piano i capelli, invitandolo a continuare. Ormai la stanza era riempita dalla voce della ragazza che urlava il nome di Sirius. Sentì che le gambe le cedevano e finalmente percepì un immenso piacere invaderla.
Non era da Sirius essere così generoso in quelle situazioni, di solito era lui che rimaneva fermo e la ragazza che si dava da fare, ma in quel momento tutto era diverso e lui lo sapeva bene.
Marlene tolse i boxer a Sirius e gli lanciò uno sguardo desideroso. Lui entrò, prima piano poi sempre più veloce. Entrambi gridavano il nome dell'altro e così fecero l'amore per la prima volta.
Alla fine tutti e due si sdraiarono sul letto, esausti. Marlene aveva graffiato tutta la schiena a Sirius e lui le aveva lasciato dei piccoli segni rossi su tutto il corpo.
«È stato stupendo» disse Sirius ancora con il fiatone
«Sono totalmente d'accordo» aggiunse la ragazza accoccolandosi sul petto del corvino.
Si addormentarono soddisfatti, con ancora il sorriso sul volto.

Si svegliarono nella stanza delle necessità il mattino dopo, ancora abbracciati. Sirius abbassò lo sguardo e sorrise alla ragazza
«Come hai dormito?»
«Molto bene» gli rispose lei ricambiando il sorriso
«Che ore sono?» chiese ancora. Marlene si guardò intorno in cerca di un orologio, che comparve dal nulla sul muro davanti a loro
«Quasi le 7»
«Forse dovremmo tornare, prima che gli altri si sveglino» disse Sirius alzandosi e cominciando a vestirsi.
Marlene alzò gli occhi al cielo
«Nooooo, vieni, siediti qui» disse con voce strascicata e maliziosa indicando il letto. Il ragazzo, ormai totalmente vestito, si sedette vicino a lei e la baciò
«Vestiti, su» disse poi
lanciandole i suoi indumenti. Marlene sbuffò, ma gli diede ascolto perché già si immaginava la faccia delle amiche se, risvegliandosi, avessero trovato il suo letto vuoto.
Uscirono insieme e, in silenzio e senza farsi vedere, raggiunsero la Sala Comune di Grifondoro. Si scambiarono un dolce bacio e ognuno salì nel proprio dormitorio.

Marlene entrò piano piano in camera sua. Chiuse la porta lentamente, per non fare rumore, e raggiunse il suo letto in punta di piedi
«Ti sembra l'orario giusto per rientrare?» Lily aprì le tende del suo letto e la bionda fece un salto per lo spavento e per poco non si fece sfuggire un urlo
«Ma sei matta!» la ragazza si portò una mano al petto, con fare teatrale.
«Com'è che sei sveglia così presto?» chiese poi alla rossa, riprendendosi e notando che le altre ancora dormivano
«Non mi sono mai addormentata» spiegò semplicemente lei
«Sei stata sveglia tutta la notte? Ma perché?»
«Sei la mia migliore amica, ti aspettavo»
« Oh grazie tesoro, perché eri preoccupata?» Marlene si aprì in un largo sorriso
«In realtà no» il volto della ragazza si spense
«Voglio avere tutti i dettagli della storia tra te e Black e di quello che avete fatto stanotte» stavolta fu Lily a sorridere maliziosa.
La bionda arrossì violentemente
«Dai Marl racconta. Oltretutto stiamo parlando di Sirius Black, non di gente a caso» così Marlene si avviò verso il letto dell'amica, chiusero le tende e cominciarono a parlare. Le raccontò di quanto Sirius la facesse stare bene, di come lei riuscisse ad essere se stessa con lui e le raccontò della notte passata, evitando però i dettagli.
«Io con lui ci sto davvero bene» concluse felice
«E poi è così sexy!» aggiunse mordendosi il labbro inferiore. Risero entrambe. Continuarono così fino a che anche le altre non si svegliarono.

Sirius entrò lentamente nel dormitorio e si chiuse silenziosamente la porta alle spalle, per non svegliare gli altri Malandrini e Frank.
«Però, ti sei divertito stanotte» una vocetta divertita, proveniente dal letto accanto al suo, lo fece sussultare
«Un giorno di questi io ti ammazzo, Prongs»
«Allora?» James si era sporto dal letto, curioso come non mai
«Wow Prongs lei è così...» e cominciò a raccontargli di quanto Marlene fosse speciale e diversa dalle altre ragazze e di quanto quella notte fosse stata la migliore di tutte.
«E poi non parliamo di quanto è brava a letto» disse infine. Entrambi scoppiarono a ridere.
«Ma vi siete impazziti?! Che cazzo avete da ridere alle 7 e mezza di una domenica mattina?!» i due ragazzi si girarono verso Remus, con uno sguardo colpevole sul viso. Il ragazzo aveva i capelli disordinati e gli occhi ancora rossi di sonno.
«Scusa Moony è che Padfoot è appena rientrato e volevo sapere tutti i dettagli sulla sua notte con la McKinnon» a quelle parole, Remus si calmò e raggiunse il letto di James
«Dimmi dimmi, sono tutt'orecchi» così Sirius ricominciò a spiegare tutto quello che adorava di quella ragazza e si stupì del fatto che non si stancava mai di parlare di lei.




*SPAZIO AUTRICE*

Hiiii! Mi dispiace di aver spezzato il capitolo scrivendo che c'erano scene spinte e poi quando finivano anche perché non erano particolarmente spinte, ma so che c'è tanta gente a cui non piace leggere certe cose quindi mi sembrava giusto.
Comunque ditemi se vi è piaciuto il capitolo e noi ci vediamo la prossima settimana.
Bye bye

-Ele🧸

"𝐓𝐫𝐚 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐚" || 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora