Capitolo 30- PER L'ULTIMA VOLTA

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La Sala Comune di Grifondoro.
Quel posto era stato così tanto per tutti loro. Tutte le feste per le vittorie a quidditch e per i compleanni, tutte le ore di studio e di ansia, tutte le urla di Lily contro James, tutti i momenti in cui si erano seduti vicino al camino e avevano parlato e giocato insieme. Certo, avrebbero potuto riunirsi in qualsiasi altro salotto, o in qualsiasi altra casa, però quelle pareti rosse, quell'arredamento con i colori di grifondoro, quel divano e quel camino, era tutto unico.
Lily si fece sfuggire una lacrima e James la abbracciò forte, lasciandole un dolce bacio sulla fronte. Si sedettero per la milionesima volta davanti al camino spento e iniziarono a parlare come se fosse un giorno normale, come se non fosse il penultimo giorno in quella che, per molti di loro, si era rivelata una casa più accogliente di quella dove stava la propria famiglia, come se non fosse l'ultima volta che si sedevano tra quelle mura bordeaux e parlavano tranquillamente, come se non fosse il penultimo giorno ad Hogwarts.
Ormai il buio era calato da un pezzo e la mezzanotte era stata superata almeno da un'ora, ma i ragazzi non si erano spostati. Marlene occupava tutto il divano, sdraiata e con la testa appoggiata sulle gambe di Sirius, mentre gli altri si erano sistemati sulle poltrone e sul tappeto.  Finalmente, intorno all'1.30, Remus si alzò
«Dai ragazzi, andiamo al letto» bastarono quelle parole perché tutti si alzassero. Il ragazzo si stupì di non aver dovuto insistere neanche un po', ma in fondo quella era la loro ultima notte ad Hogwarts e l'addio ai dormitori poteva essere il più doloroso tra tutti.

Dopo aver salutato i ragazzi, Emmeline e Alice sostennero Marlene e la aiutarono a raggiungere la loro stanza, mentre Lily e Mary stavano davanti. Si sedettero ognuna sul proprio letto, ma il sonno non arrivò. Anzi, cominciarono a elencare insieme i ricordi più belli e significativi che avevano vissuto lì dentro.
La loro prima notte ad Hogwarts, la loro prima litigata, la prima volta che avevano dovuto consolare Lily dopo un litigio con Potter, la prima volta che Marlene aveva raccontato loro quasi ogni dettaglio della notte trascorsa con un ragazzo, le lacrime per ex-fidanzati , i primi obbligo-o-verità, la prima volta che avevano bevuto, i numerosi crolli nervosi dovuti all'ansia per gli esami, quando Lily aveva dovuto superare il suo litigio con Severus, la loro prima sbronza. E poi quel settimo anno. I sentimenti di Lily che erano radicalmente cambiati, così come quelli di tutte loro nei confronti dei leggendari Malandrini e tutte quelle che erano state le differenze e le novità delle loro vite. Quella semplice stanza aveva assistito a così tanti eventi che anche il solo pensiero di lasciarla fece venire a Lily una strana e brutta sensazione alla bocca dello stomaco. Decisero di lasciare un segno nel dormitorio, nel loro dormitorio. Si avvicinarono mano nella mano al davanzale della finestra e con un pennarello indelebile nero, scrissero le loro iniziali sul legno. Lily fece un incantesimo così che togliere quelle scritte sarebbe stato molto difficile, per non dire impossibile.
«M.M. E.V. M.M. A.P. e L.E. sono state in questo dormitorio. 1978» sussurrò Marlene leggendo, con la voce rotta dal pianto. Si abbracciarono forte e rimasero lì a guardare fuori dalla grande finestra, godendosi una vista che forse non avrebbero più potuto ammirare.

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Con un colpo di bacchetta, James staccò dal muro il suo poster del quidditch e lo ripose nel baule. Godric, quanto gli sarebbe mancato quel posto.
«Ma voi riuscite a ricordare tutto quello che è successo qui dentro?» chiese Sirius, guardandosi intorno. Non poterono fare a meno di cominciare ad elencare solo alcuni dei momenti più belli avvenuti in quel posto. La "creazione" dei Malandrini, la rivelazione di Remus sulla sua vera natura, i numerosi tentavi dei ragazzi per diventare Animagus e poi la riuscita di quell'impossibile impresa. Così come i primi cuori che avevano infranto, i tanti, forse troppi, dettagli che Sirius metteva nelle storie riguardanti il sesso che faceva, i sospiri di James per Lily e le sgridate di Remus agli amici. Una piccola, minuscola lacrima solitaria rigò la guancia di James, che subito diede le spalle agli amici e si premette con forza sotto gli occhiali, per frenare l'uscita di eventuali altre lacrime. Era ancora girato quando sentì delle braccia avvolgerlo e quando si voltò vide tutti e quattro i suoi amici che lo abbracciavano. Era un evento più unico che raro quell'abbraccio di gruppo tra i ragazzi, ma nessuno di loro era pronto a lasciare quel dormitorio per sempre. Sirius fu il primo a sciogliersi dall'abbraccio e spostò il suo letto dal muro. Nel silenzio sussurrò alcune parole e sul muro apparvero queste scritte
"Prongs, Padfoot, Moony, Warmtail sono stati qui". Il ragazzo coprì di nuovo il muro con il letto e i cinque tornarono a sistemare le loro cose, con un'aria di tristezza che gravava su di loro.

- - -

La notte alla fine passò, anche se tutti i ragazzi fecero molta difficoltà ad addormentarsi, e il mattino dopo l'intero castello si svegliò presto. La colazione in Sala Grande fu un momento felice per quasi tutti, ma non per i più grandi che non avevano nessuna voglia di dire addio per sempre ad Hogwarts. Il treno partiva alle 11 in punto. Circa mezz'ora prima della partenza tutti gli insegnanti aspettavano gli studenti dell'ultimo anno per un saluto. L'atmosfera era carica di malinconia. Lily salutò tutti i professori dando loro la mano, mentre abbracciò e versò qualche lacrima quando disse addio a Lumacorno, che si trovò imbarazzato per l'affetto della ragazza, e alla McGonagall, che ricambiò con un sorriso. La donna salutò anche tutti gli altri ragazzi e cercò di nascondere qualche lacrima che le era sfuggita quando disse addio ai Malandrini. Nonostante tutto, quei terribili studenti le sarebbero mancati molto. Pensò che nessuno, fino all'arrivo di quei ragazzi ad Hogwarts, aveva mai avuto così tanti richiami e punizioni. Dopo i professori, tutti gli studenti si accomiatarono dal preside, che prima di lasciarli decise di dire loro poche ultime parole
«Cari ragazzi, ho già fatto un breve discorso poco fa e ora voglio dirvi solo un'altra cosa. Buona fortuna». E con quelle due parole in testa, i ragazzi uscirono dal grande portone del castello, dove già c'erano i più piccoli. Prima di raggiungere il treno però, un addio ad Hagrid era d'obbligo. Corsero fino alla capanna del guardiacaccia e bussarono, per poi aspettare una risposta.
«Chi è?» chiese una roca voce. Si sentì un singhiozzo.
«Hagrid siamo noi» esclamò James, continuando a sbattere sulla porta. Poco dopo questa si aprì, rivelando il grande uomo che aveva in mano un gigante fazzoletto giallo e rosa con il quale si tamponava gli occhi lucidi. Anche Lily, Marlene, Alice, Emmeline e Mary stavano per piangere e si lanciarono in un affettuoso abbraccio con l'uomo. Vennero seguiti a ruota anche dai ragazzi. Dopo poco si allontanarono. «Oh ragazzi, mi mancherete moltissimo» sussurrò Hagrid «Anche tu a noi» rispose Alice cominciando ad allontanarsi insieme agli altri.
Raggiunsero la stazione, mentre il castello e il guardiacaccia che li salutava rimpicciolivano sotto i loro occhi. L'Hogwarts Express li aspettava, così entrarono e si sistemarono in uno scompartimento e quando le lancette dell'orologio di James segnarono le 11, sentirono un fischio e il treno iniziò a muoversi.

Videro il castello sparire a poco a poco dietro le colline e con lui la loro adolescenza. Si dirigevano velocemente verso Londra, verso la guerra e verso la loro vera vita.
Verso il loro futuro che sapevano non sarebbe stato facile, ma forse insieme ce l'avrebbero potuta fare.

Insieme.

Fino alla fine.




*SPAZIO AUTRICE*

Ragazziii! Beh intanto buone feste, spero abbiate passato un bel Natale (o altra festa) nonostante le restrizioni.
Ma poi ... PENULTIMO CAPITOLO!!! No ragazzi piango troppo. Spero che vi sia piaciuto (mi sono anche un po' emozionata scrivendo) e niente alla prossima volta e all'ultimo capitolo ;))
Ciao cuori :33

-Ele🧸

"𝐓𝐫𝐚 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐚" || 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora