Capitolo 6- SEMPRE PIÙ VICINI

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Le settimane passarono velocemente.
Durante il giorno Lily e James litigavano come cane e gatto e i Malandrini e le ragazze grifondoro cominciavano a non sopportarli più. La notte però era come se si trasformassero: non litigavano, anzi, ridevano e scherzavano insieme.
Lily aveva finalmente capito come fosse possibile che il loro rapporto cambiasse così tanto da giorno anotte.
Aveva intuito che James la mattina, montava una maschera di egocentria, egoismo e infantilità. Non lo sopportava comunque per questa sua scelta di provare ad essere un'altra persona per piacere di più alla gente, ma avave notato che qualcosa tra loro stava cambiando.
Cercava di ignorare quella strana sensazione che le riempiva il petto ogni volta che lo vedeva e aveva iniziato a lanciargli degli sguardi quando lui non la guardava, cioè quasi mai.

Le occhiate della ragazza però diventarono pian piano più insistenti e frequenti e questo non sfuggì alle sue amiche, che dopo un po' di tempo che cercavano di ignorare la cosa, pensando fosse solo frutto della loro immaginazione, decisero di parlarle.
Dopo la cena di un venerdì le cinque grifondoro si ritrovarono nel loro dormitorio.

«Allora?» iniziò Alice dopo aver chiuso la porta
«Allora cosa?» chiese di rimando Lily mettendosi subito sulla difensiva.
Non c'era da fidarsi di Alice se iniziava così una conversazione.
«Allora tu e Potter!» esclamò Marlene spazientita
«Allora io e Potter niente!» disse Lily alzandosi di scatto dal letto di Marlene, intorno al quale erano tutte riunite, e andandosi a sedere sul suo. Le amiche la seguirono.
«Non dirci cavolate Lily, abbiamo visto come lo guardi» disse Mary
«Lui già ti guardava in modo strano, ma tu!» esclamò poi Emmeline con fare teatrale, alzandosi dal letto e portandosi una mano alla fronte. Lily, per risposta le lanciò contro un cuscino che lei afferrò al volo.
«Non è vero» disse Lily. Poi alzò lo sguardo e vide le amiche che la fissavano con gli occhi spalancati, le sopracciglia alzate e lo sguardo poco convinto
«Okay forse, molto forse, c'è un pochino, molto pochino, di vero in quello che dite»
si arrese alla fine.
Tutte lanciarono urletti felici mentre Alice si alzò
«Che bella notizia! Lo inviterai ad uscire? No forse deve essere lui. Come facciamo? Possiamo organizzarci»
cominciò eccitata
«Frena Alice!» esclamò Lily, quasi disgustata.

«Il fatto che Potter cominci a sembrarmi meglio non vuol dire che sia bene » a quelle parole la ragazza con i capelli corti si risedette delusa
«È sempre egocentrico e egoista, ma forse un po' di meno»
«OH GODRIC!» urlò Marlene
«Ehi Marl! Così ci sfonderai i timpani» si lamentò Mary portandosi le mani alle orecchie
«Ha ragione Mary. E poi cosa c'è» aggiunse Lily seccata. Quel discorso si stava dilungando un po' troppo per i suoi giusti.
«Sei proprio innamorata» le rispose Marlene con un sospiro esagerato
«Finiscila non è vero!»
«Oh invece si!» esclamò Alice.
Cominciarono a lanciarsi cuscini e a ridere, scordandosi momentaneamente di tutte le loro discussioni.

«Ce la sto facendo!» esclamò James entrando nel dormitorio e lasciandosi cadere a braccia aperte sul letto.
I Malandrini erano soli nella stanza ed erano tutti in silenzio finché non era arrivato James, che si era intrattenuto in Sala Comune un po' di più a causa di un ragazzo della squadra che gli aveva chiesto chissà cosa sul quidditch.
«A fare cosa?» chiese Sirius, mettendosi a sedere un po' più composto
«A conquistare la Evans!»
rispose James eccitato.
«Si come no» disse sarcastico Remus senza staccare gli dal suo libro
«Per me puoi farcela» si intromise Peter aprendo la quinta Cioccorana della serata
«Io non credo proprio» aggiunse Sirius, mettendosi a sedere
«Grazie Peter. E Remus, Sirius, vi odio» disse il ragazzo con gli occhiali rivolto ai due Malandrini.
Remus chiuse il libro e guardò l'amico poco convinto
«Non lo so. Conosco Lily abbastanza da dire che non riuscirai a conquistarla così facilmente. Forse con il tempo»

«Quanta negatività! Però già meglio» disse James, a quel punto già un po' meno entusiasta.
Poi spostò lo sguardo su Sirius, cercando un incoraggiamento anche da parte sua
«No, non guardarmi così. Io non sono come Moony. Da me non riceverai neanche un forse. E preparati a darmi  venti galeoni» disse lui come risposta
«E perché scusa» chiese James perplesso
«Come fai a scordarti di queste cose Prongs» sospirò Sirius
«Al secondo anno, quando la Evans è diventata la tua sfida, ricordi? Ho scomesso 20 galeoni che non ce l'avresti fatta entro la fine della scuola» gli spiegò provando a rimanere calmo
«E credo proprio che vincerò»
aggiunse poi, stampandosi un sorriso sul volto.
«Sta' zitto lurido cagnaccio!»
esclamò James saltando addosso all'amico
«E abbi un po' di fiducia in me!»
Anche gli altri due Malandrini furono coinvolti nella lotta e tutti e quattro si scordarono velocemente i loro discorsi.


"𝐓𝐫𝐚 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐚" || 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora