Lily aveva passato due giorni in Infermeria, mentre Remus tre. Era stato dimesso la sera del 30 aprile molto tardi, quando Madama Chips era tornata per dargli una pasticca per dormire e il ragazzo si era rifiutato di passare un'altra notte in quella stanza. L'infermiera aveva detto che sarebbe potuto tornare nel suo dormitorio, ma che non si sarebbe dovuto affaticare troppo.
Remus si allontanò tutto contento, ma prima di uscire sentì la donna borbottare qualcosa del tipo "con quegli amici che ti ritrovi sarà difficile". Il ragazzo si fece sfuggire un ghigno.
Arrivò nella Sala Comune di Grifondoro, sicuro che non avrebbe trovato nessuno dato che il giorno dopo c'erano le lezioni, ma appena attraversato il ritratto si accorse che sul divano c'era una ragazza dai capelli castano chiaro che leggeva.
Sentì il rumore di qualcuno che entrava e distolse lo sguardo dal libro. Vide Remus, che subito le rivolse un grande sorriso, ma lei tornò con gli occhi alla sua lettura. Il ragazzo le si avvicinò confuso
«È successo qualcosa?» Mary chiuse il libro
«Perché non mi dici la verità?» chiese con le lacrime agli occhi. Remus rimase per un attimo destabilizzato dalla domanda così diretta, ma alla ragazza non piacevano i giri di parole e non era in vena di perdite di tempo. Da quando aveva cominciato a frequentare Remus, era sempre stato chiaro che le nascondesse qualcosa, ma pensava che fosse perché non si conoscevano bene. Però più il tempo passava più lei si sentiva tenuta all'oscuro di qualcosa di importante che avrebbe dovuto sapere. Alla fine si era decisa a chiedere la verità, qualunque fosse. Remus, dal canto suo, non aveva intenzione di mentirle.
«È complicato» fu la sua prima risposta. Poi però ripensò alla conversazione con Lily. Doveva dirle la verità a Mary, anche a costo di perderla. Le si sedette vicino e cominciò a raccontarle la sua storia. Quando finì, Mary non aveva ancora detto una parola «Senti, lo so che è difficile. Quindi chiuderò gli occhi per non vederti andar via» le disse alla fine, con voce strozzata. Forse Lily quella volta si era sbagliata, Mary se ne sarebbe andata e lui avrebbe perso l'unica ragazza che aveva mai amato. Poi però lei fece una cosa inaspettata. Lo baciò. Al contatto delle sue labbra con quelle di Mary, Remus aprì gli occhi. Approfondì un po' il bacio, che rimase comunque dolce e delicato.
«Rem, io non vado da nessuna parte» gli disse lei piano
«Ti amo Mary». La ragazza ricominciò a baciarlo.
«Vieni ti porto in un posto» disse ad un certo punto Remus, alzandosi
«Rem, lo sai che domani ci sono le lezioni ed è già molto tardi?». Il ragazzo lo sapeva e il suo lato responsabile già diceva che sarebbe dovuto andare al letto, così da poter frequentare le lezioni il giorno dopo. Ma una vocina nella sua testa, che somigliava pericolosamente a quella di Sirius, gli diceva di passare la notte con quella stupenda ragazza davanti a lui. Per una volta Remus ascoltò Sirius e il suo lato malandrino ebbe la meglio.
«Possiamo fingerci malati. Non cadrà il mondo se per un giorno non andremo a lezione» fu la sua risposta
«Non ti facevo così malandrino» disse Mary divertita
«È tutta colpa di Sirius» entrambi risero. Uscirono dal ritratto e cominciarono a correre, mano nella mano, per i bui corridoi di Hogwarts fino ad arrivare al settimo piano.
Il ragazzo camminò tre volte davanti ad un muro vuoto e apparì una porta. Sapeva che già Sirius aveva portato Marlene in quella stanza, ma sperò che questa volta apparisse diversa. Entrarono. I muri erano rossi, ma di un colore pastello, molto chiaro e delicato. Al centro c'era un grande letto matrimoniale con le coperte dorate. Remus riprese il bacio interrotto, stavolta più passionale e movimentato.Tra i due si sentì un'aggressività che non li caratterizzava. Entrambi i ragazzi erano sempre stati i più tranquilli e dolci del gruppo, ma per la prima volta mandarono a quel paese le loro tipiche qualità. Remus strappò la camicetta di Mary e lei gli tolse velocemente la maglietta. Rimasero qualche secondo a studiarsi a vicenda.
Mary era molto magra, ma le sue forme erano ben delineate e piene, notò il ragazzo. Portava un reggiseno celeste che le stava d'incanto.
Remus era molto chiaro di carnagione e, pur non essendo nella squadra di quidditch, si potevano notare i suoi addominali. Era ricoperto di cicatrici, il che eccitò la ragazza ancora di più. Ricominciarono a baciarsi con ancora più foga. Remus non era mai stato al letto con nessuna, dato che le sue insicurezze non gli avevano mai permesso di aprirsi appieno con una ragazza, mentre Mary era andata con un ragazzo solo una volta, al sesto anno. Il ragazzo aveva sempre creduto che durante la sua prima volta sarebbe stato impacciato e goffo, dato che non sapeva cosa fare, ma i movimenti gli vennero naturali. Così fecero l'amore nella stanza delle necessità, ma tutto ciò di cui avevano bisogno davvero era l'altro.
Rimasero abbracciati a coccolarsi fino al mattino seguente.«Per fortuna che Madama Chips aveva detto "non affaticarti"» constatò Remus, quando dei raggi solari si fecero strada illuminando la Stanza delle Necessità.
«Stai bene però, vero?» gli chiese Mary. Il ragazzo sorrise e la baciò dolcemente
«Dovremmo cominciare a pensare ad una scusa convincente per non essere a lezione» disse lei, guardando il suo orologio e accorgendosi che erano già le 8.30.
«Sono sicuro che James, Sirius e Peter diranno che sono ancora in infermeria, anche se sapevano che dovevo tornare ieri sera, e le tue amiche si inventeranno una scusa credibile» la rassicurò Remus.«Ma dove cazzo sta Remus?!» i Malandrini erano già in ritardo visto che la loro sveglia umana, anche detta Remus, quella mattina non c'era
«Controlla la mappa» suggerì Peter, mentre cercava di farsi un nodo decente alla cravatta «Sei un genio Warmtail!» strillò James, precipitandosi sul suo baule, dove si trovava la Mappa del Malandrino.
«Giuro solennemente di non avere buone intenzioni» sussurrò il ragazzo, puntando la bacchetta sulla pergamena. Percorse con lo sguardo la mappa, cercando l'amico prima nell'infermeria, poi nel resto del castello.
«Io non lo vedo» disse alla fine sconfitto
«Da qua» Sirius gli strappò di mano la pergamena.
Fece scorrere velocemente lo sguardo sul foglio
«Non lo vedo neanche io» constatò. I due cominciarono a studiare lentamente la mappa, mentre Peter scartava una cioccorana. Poco dopo il nome di Remus apparì in un corridoio del settimo piano
«Eccolo!» esclamò James
«Ragazzi?»
«Era nella Stanza delle Necessità» aggiunse poi
«E non era solo» si intromise Sirius, accorgendosi di un altro nome accanto a quello dell'amico
«Con la McDonald?!» gridarono entrambi
«Ragazzi!»
«E bravo Moony»
«RAGAZZI!» urlò Peter, ricevendo finalmente l'attenzione dei due
«Vorrei farvi notare che mancano 5 minuti all'inizio delle lezioni»
«Oh cazzo!»
«Merda!» James e Sirius si alzarono di scatto e finirono di prepararsi il più in fretta possibile. Corsero giù e arrivarono con il fiatone nell'aula di Trasfigurazione. Appena entrati, si sentirono tre sguardi omicidi addosso.
I primi due di Lily e Marlene, entrambe preoccupate per l'assenza dei ragazzi. Il terzo della professoressa McGonagall
«Guarda un po' chi si è degnato di venire» esclamò, mentre i tre si sedevano negli unici posti rimasti liberi
«Spero che il signor Lupin abbia una buona scusa per non essere qui con noi» aggiunse poi, notando l'assenza del quarto malandrino. James e Sirius si scambiarono uno sguardo d'intesa
«Emh... si, professoressa..» James si avvicinò alla donna e le sussurrò qualcosa all'orecchio. La McGonagall cambiò subito espressione «Oh, ma certo. Cominciamo la lezione!».
Il resto della giornata passò tranquillo e Remus e Mary non si videro fino all'ora di cena.Quando finalmente arrivò la sera, Remus e Mary raggiunsero la Sala Grande per cenare come se niente fosse successo. Si avvicinarono ai loro amici e si sedettero, sotto lo sguardo indagatore del gruppo.
I Malandrini avevano raccontato alle ragazze i loro sospetti e ora tutti volevano una conferma. Remus cominciò a riempirsi il piatto di patate, ignorando tutti gli occhi che aveva puntati addosso e così fece anche Mary, servendosi della carne.
«Volete darci delle spiegazioni o facciamo finta di niente?» chiese a quel punto Emmeline, rompendo il silenzio
«Io voto la seconda opzione» disse Mary
«Beh, il resto di noi vota la prima quindi, visto che la maggioranza vince, ora ci raccontate cos'è successo» intervenne Alice, curiosa.
«Emh... in realtà, beh... noi» cominciò la ragazza, arrossendo visibilmente
«Ieri sera sono stato dimesso dall'Infermeria e, ehm... siamo andati insieme...» Remus interruppe la sua ragazza, anche lui imbarazzato
«Okay, chiaro. Le sole parole "siamo andati insieme" bastano per farci capire tutto» disse Lily, correndo in aiuto del suo migliore amico, che le lanciò un'occhiata piena di gratitudine. James gignò, Sirius si fece sfuggire una risata, Marlene anche e Alice aveva ormai gli occhi cuoricino. I due interessati li ignorano e la cena continuò tranquilla.*SPAZIO AUTRICE*
Ciao! Bah, questo capitolo un po' a caso (un po' molto). A questo giro non ho scritto niente di spinto. Cioè. Già di solito non è chissà cosa ci sia scritto ma stavolta proprio 0 perché per me Remus è così 🥺🥺🥺 quindi si. Vabbè.
Ditemi che ne pensate e ovviamente tutti i consigli sono accettati.
E niente, vi salutò qui e ci vediamo la prossima settimana.
Ciauuu-Ele🧸
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"𝐓𝐫𝐚 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐚" || 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬
Fanfiction1977, 𝐇𝐨𝐠𝐰𝐚𝐫𝐭𝐬 Lei capelli 𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢, lui 𝐜𝐚𝐬𝐭𝐚𝐧𝐢. Lui occhi 𝐧𝐨𝐜𝐜𝐢𝐨𝐥𝐚, lei 𝐬𝐦𝐞𝐫𝐚𝐥𝐝𝐨. Lei alunna 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨, lui sempre in 𝐩𝐮𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞. Lui 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞, lei 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐢𝐨𝐬𝐚. Ah, e 𝐬𝐢 𝐨𝐝𝐢𝐚𝐧𝐨 𝔖�...