Il weekend era finalmente arrivato e i quattro Malandrini sedevano in Sala Comune, ognuno con un libro davanti.
James provava a studiare Storia della Magia, che era letteralmente la materia più noiosa di tutte, ma concentrarsi era difficile. Ad interrompere le sue pene, così come quelle di tutti gli altri ragazzi, furono delle voci provenienti dalla scala del dormitorio femminile.
«Dovresti dirglielo»
«Ma sei impazzita?!»
«Dovrei essere molto arrabbiata per questo»
«Dai diglielo!».
Lily, Marlene, Mary, Emmeline ed Alice entrarono discutendo nella Sala Comune.
«Che succede?» chiese James, felice di poter chiudere finalmente quel noioso libro per concentrarsi su altro. Anche gli altri ragazzi alzarono gli sguardi.
«Lily ha fatto un sogno...» iniziò Emmeline, maliziosa
«E io dovrei essere arrabbiata, ma devo dire che è molto divertente» si intromise Marlene. James, Sirius, Remus e Peter si scambiarono un'occhiata e poi le guardarono confusi.
«Forza diglielo!» esclamò Alice
«Dai dicci che ora siamo curiosi anche noi!» intervenne Sirius, felice di poter smettere di studiare
«Si daiii» pure James ora non vedeva l'ora di saperlo
«Emh.. veramente è proprio a te che non piacerà tutto questo» disse Mary. I ragazzi erano sempre più disorientati.
«D'accordo» sbuffò Lily «Ma prima devo dirvi due cose. Uno, era solo un sogno e due» a quel punto si avvicinò a James
«Ricorda che ti amo»
«Mi stai spaventando» affermò il ragazzo.
«Beh.. ecco... ho sognato che io e Black... emh, facevamo...»
«Cosa?!» esclamò James impaziente
«Beh, quello» finì lei arrossendo.
I quattro ebbero reazioni diverse. Mentre Peter si strozzò con la cioccorana che stava mangiando, Remus cadde dal bracciolo della poltrona sul quale era seduto e James aveva spalancato gli occhi e muoveva la bocca, ma non usciva nessun suono. Sirius, infine, dopo il primo attimo di stupore, lanciò un sorriso sfacciato alla rossa.
«E ti è piaciuto?» chiese malizioso. Lily alzò gli occhi al cielo
«Finiscila, Black»
«Ciao Sirius, mi presento. Io sono la tua ragazza» intervenne Marlene, un po' infastidita
«Amore sai che per me sei l'unica, ma devo dire che la situazione è divertente» la rassicurò lui. Intanto Lily si era avvicinata al suo ragazzo
«James? James stai bene?» gli chiese un po' preoccupata, non aveva ancora spiccicato una parola
«Ma... ma come» riuscì finalmente a dire
«James io ti amo tantissimo, lo sai, era solo un sogno!» esclamò la ragazza.
«TU!» urlò alla fine, riprendendosi completamente e indicando il suo migliore amico. Gli si avvicinò, minaccioso
«Prongs non è colpa mia, aiutoo! Vi prego aiutatemi!» esclamò Sirius, iniziando a correre per tutta la Sala Comune, con James dietro.
Remus alzò gli occhi al cielo e si mise finalmente tra i due
«Moony, togliti devo uccidere qualcuno» ringhiò il ragazzo con gli occhiali
«Finiscila. Tu non uccidi nessuno» gli disse
«E tu!» aggiunse poi rivolto a Sirius, ma non trovò niente da dirgli. Per la prima volta il corvino non c'entrava nulla.
«E tu...non lo so, tu stai seduto» concluse, andandosi a sistemare anche lui su una poltrona libera.Nel frattempo, gli altri erano rimasti in silenzio ad osservare gli amici, ridendo sotto i baffi.
«James vieni qui» disse Lily, facendo segno al ragazzo di avvicinarsi. Lui le andò accanto, imbronciato
«Ti amo. Capito? Amo te e nussun altro» quelle parole ebbero il potere di far ricomparire il sorriso sul volto di James, che baciò la ragazza. Non un bacio tranquillo, un bacio che desiderava di più.
«Emh... noi saliamo» disse James, un po' imbarazzato, prendendo il polso di Lily e trascinandola via, sotto lo sguardo dei loro amici, disgustato di alcuni e malizioso di altri. Entrarono nel dormitorio baciandosi e sbattendo la porta. James afferrò la bacchetta e sussurrò qualche incantesimo per non essere disturbati, dopodiché la lanciò per terra, lontano da loro. Le sue mani conciarono a percorrere il corpo di Lily, fino ad arrivare alle sue gambe. La prese e la sollevò. Lei si strinse intorno al bacino di lui. Arrivarono fino al letto del ragazzo e ci si buttarono velocemente sopra.
«Ti amo Potter»
«Ti amo anch'io Evans». Si sussurrarono nelle orecchie queste dolci parole e fecero l'amore lì, come non lo avevano mai fatto prima. Fu stupendo. Quando entrambi raggiunsero l'apice del piacere, si sdraiarono, l'uno vicino all'altra, felici e soddisfatti. Si addormentarono abbracciati e si svegliarono dopo qualche ora, nella stessa posizione.
«Vado a farmi una doccia» disse il ragazzo, alzandosi e dirigendosi verso il bagno. Lei lo guardò sparire attraverso la porta e si gettò di nuovo tra le lenzuola. Lo amava, così tanto che era sicura che neanche la guerra, neanche la sofferenza, neanche la morte avrebbe potuto separarli.
Si alzò anche lei e cominciò a cercare qualcosa da mettersi addosso. Non aveva voglia di indossare di nuovo la sua scomoda divisa, così aprì il baule ai piedi del letto di James, tirò fuori una maglietta e se la infilò. Era la maglia della squadra di quidditch. Rossa, con delle strisce oro e sulla parte posteriore c'era la scritta "Potter", ma soprattutto era enorme. Le arrivava fino a metà coscia e le maniche, in teoria corte, raggiungevano l'avambraccio. Si sedette sul letto e iniziò a esplorare con lo sguardo il dormitorio dei ragazzi. Si rese conto che era davvero facile capire a chi appartenesse ogni letto. Quello di James, su cui era seduta, era circondato da bandierine e striscioni di varie squadre di quidditch mentre il letto a destra era sicuramente di Sirius. C'erano ammucchiati sopra pergamene e vestiti, sparsi senza un ordine e sul comodino accanto c'era un rivista babbana. Il letto a sinistra di quello di James invece era, pensò la ragazza, di Remus, date le pile di libri in fondo al letto. Non fece in tempo a finire di esaminare la parte di stanza di Peter che James uscì dal bagno.
Era nudo, tranne che per un asciugamano bianco legato in vita. Sugli addominali aveva ancora delle goccioline rimaste dalla doccia e i capelli scuri, completamente bagnati, erano sparati in ogni direzione. Gli occhiali erano leggermente appannati, ma si riuscivano a scorgere i grandi occhi dorati dietro le lenti.
Vederlo in quello stato eccitò molto Lily e il suo cervello andò in tilt, tanto che dovette fare un paio di respiri profondi per calmarsi e ricominciare a respirare normalmente.Era uscito dal bagno e aveva visto Lily. Si era messa la sua maglia preferita, che le stava enorme, e questo lo fece eccitare. Era seduta sul letto, con i gomiti appoggiati alle ginocchia, i lunghi capelli rossi e disordinati, sciolti lungo la schiena. I suoi occhi smeraldo lo stavano scrutando. Lei si alzò, gli si avvicinò e lo baciò. Appoggiò le sue mani sul busto di James e cominciò a spingerlo, fino a che le sue spalle non toccarono il muro. A quel punto il ragazzo ribaltò la situazione. La prese e la girò, schiacciandola delicatamente contro la parete. Le sue braccia erano in alto ed era sorretto dai palmi delle mani, appoggiati sul muro mentre le mani di Lily giocavano con i suoi capelli.
Dopo un po' si staccarono per riprendere fiato
«Per ora basta» disse la ragazza divertita, lasciando James con la voglia di lei. Raccolse le sue cose e si avviò verso la porta.
«Ci vediamo a cena» gridò una volta uscita, lasciando il ragazzo a fissare il legno scuro che si era chiuso dietro e non desiderando niente di più.*SPAZIO AUTRICE*
Hi mondo! Un paio di cosette. Allora la prima è che l'idea del sogno l'ho presa dalla serie ti Friends e l'ho un po' sistemata per la situazione. Niente di che ma magari vi interessava (se siete fa avete capito l'episodio ;)
E poi questo capitolo non ha neanche una scena vagamente spinta quindi non l'ho interroga perché cioè dai proprio no.
(se quelle di questo capitolo sono la vostra idea di "scene spinte" non ci capiamo:)Comunque
Se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stellina e ci vediamo la prossima settimana.-Ele🧸
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"𝐓𝐫𝐚 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐚" || 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬
Fanfic1977, 𝐇𝐨𝐠𝐰𝐚𝐫𝐭𝐬 Lei capelli 𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢, lui 𝐜𝐚𝐬𝐭𝐚𝐧𝐢. Lui occhi 𝐧𝐨𝐜𝐜𝐢𝐨𝐥𝐚, lei 𝐬𝐦𝐞𝐫𝐚𝐥𝐝𝐨. Lei alunna 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨, lui sempre in 𝐩𝐮𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞. Lui 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞, lei 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐢𝐨𝐬𝐚. Ah, e 𝐬𝐢 𝐨𝐝𝐢𝐚𝐧𝐨 𝔖�...