«Ma che fine ha fatto Peter? È via da un quarto d'ora!» esclamò Remus, affacciandosi fuori dalla stanza di Marlene.
«Ora arriva» rispose Sirius sognante, senza spostare gli occhi dalla sua ragazza.
«Ma avete visto come la guardava?» chiese James con un ghigno sul volto
«James, ma è più grande» constatò Mary
«E quindi? Non mi sembra un problema. Io sono....» ma lasciò la frase in sospeso quando Lily distolse lo sguardo
«Io sono innamorato di Lily» concluse andando da lei e posandole un dolce bacio sulle labbra. La giovane sorrise.
«Tornando a Peter...» iniziò Emmeline quando un ragazzo con il fiatone li raggiunse
«Peter!» esclamò Frank.
«Mor...mort....»
«Prendi un attimo fiato Pet» disse Alice e lui si fermò e prese due respiri profondi
«Mortena. La medicina di Marl» riuscì ad dire infine
«Grazie Pet» lo ringraziò Marlene, sorridendo.
«Come mai sei stato via tutto questo tempo?» chiese James, malizioso. Peter in un attimo diventò tutto rosso
«Emh....beh....io....perché...» l'amico scoppiò a ridere e Mary lo guardò con gli occhi spalancati «Peter?» il ragazzo iniziò a guardarsi le scarpe
«Non ci credo!» esclamò Sirius con aria teatrale, portandosi una mano alla fronte. Remus alzò gli occhi al cielo «Ma lasciatelo stare!»
«Ecco, lasciatemi stare!» esclamò Peter, ancora rosso in volto
«Dai ora vogliamo sapere tutto!» disse Marlene
«Tutti i particolari» aggiunse maliziosa. Il ragazzo spalancò gli occhi e lei iniziò a ridere. Sirius si voltò. Dio, quanto gli era mancata quella risata. Quella risata cristallina, che faceva venir voglia di ridere a chiunque la sentiva, che lo faceva sorridere nei momenti peggiori e che pensava di non riuscire a sentire mai più.Un'esclamazione di Peter lo fece risvegliare da quella specie di trans in cui era caduto
«Ragazzi non è successo niente!» peccato che il suo amico era un pessimo bugiardo
«Okay, okay» si arrese in fine James, alzando le mani e mimando con le labbra "dopo ci racconti tutto". I ragazzi scoppiarono a ridere.Si erano seduti tutti per terra, intorno al lettino di Marlene, tranne Sirius, che si era comodamente sistemato su una sedia accanto alla fidanzata, e avevano passato più di un'ora a parlare del più e del meno. Avevano chiacchierato di gossip, della tristezza dell'ultimo giorno, dei professori, insomma di qualsiasi cosa gli venisse in mente. Almeno fino a quando non si erano tutti addormentati.
Erano partiti da Hogwarts dopo cena e non avevano provato nessuna traccia di sonno fino a che non si erano seduti e sdraiati sul bianco e pulito pavimento dell'ospedale, intorno all'una di notte. A quel punto tutte le stanchezze della giornata si erano riversate sui dieci ragazzi, compresa Marlene, ancora debole.«Ragazzi? Ragazzi?! RAGAZZI!» James si svegliò di soprassalto al suono di una voce squillante che li chiamava ripetutamente. Si stropicciò gli occhi e mise a fuoco la stanza. Tutti i suoi amici stavano lentamente aprendo gli occhi e anche Lily, che si era addormentata sulle sue gambe, si era messa a sedere. La voce che li aveva svegliati apparteneva alla dottoressa Diurell, appoggiata alla porta e visibilmente imbarazzata
«Scusate, ma è quasi ora di pranzo e dovete tornare ad Hogwarts. È arrivata una lettera dalla vicepreside».
Sirius si alzò di scatto dalla sedia, improvvisamente sveglio
«Cosa? Dovrei tornare? E lasciare Marl da sola? Oh, non se ne parla!» esclamò agitato. Non voleva e non poteva separarsi di nuovo da Marlene.
«Amore vai. Io arriverò stasera e ci sarò anche domani per l'ultimo giorno» lo rassicurò lei dolcemente e per risposta, il corvino fece una smorfia poco convinta.
Dopo una decina di minuti finalmente riuscirono a convincere Sirius a separarsi dalla ragazza. Le diede un casto bacio sulle labbra e gli altri la abbracciarono per salutarla, dopodiché si fecero condurre da Hannah Diurell nella stessa stanza bianca nella quale erano arrivati il giorno prima. Per terra c'era la passaporta.«Beh allora arrivederci ragazzi» li salutò la dottoressa con un sorriso, ma Lily sentì un pizzico di malinconia nella sua voce «Domani un dottore porterà Marlene ad Hogwarts» concluse. Poi uscì dalla stanza.
«Scusatemi un attimo» disse Peter, rosso in viso, per poi uscire di corsa dalla camera, seguito dalla risata di James.
«Hannah! Hannah aspetta!» esclamò il ragazzo, posando una mano sul braccio della donna
«Puoi venire tu domani?» le chiese speranzoso
«Oh Peter, non lo so»
«Ti prego ti prego ti prego» continuò insistentemente il ragazzo
«Proverò a chiedere, ma non dipende da me» disse infine la medimago. Peter sorrise, le diede un bacio sulla guancia e scappò verso la stanza dove lo aspettava la passaporta, per non perderla. La dottoressa Diurell rimase lì, ferma, fissando il punto in cui Peter era sparito e toccandosi la guancia.
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"𝐓𝐫𝐚 𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢𝐳𝐢𝐚" || 𝐭𝐡𝐞 𝐌𝐚𝐫𝐚𝐮𝐝𝐞𝐫𝐬
Fanfiction1977, 𝐇𝐨𝐠𝐰𝐚𝐫𝐭𝐬 Lei capelli 𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢, lui 𝐜𝐚𝐬𝐭𝐚𝐧𝐢. Lui occhi 𝐧𝐨𝐜𝐜𝐢𝐨𝐥𝐚, lei 𝐬𝐦𝐞𝐫𝐚𝐥𝐝𝐨. Lei alunna 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨, lui sempre in 𝐩𝐮𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞. Lui 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞, lei 𝐬𝐭𝐮𝐝𝐢𝐨𝐬𝐚. Ah, e 𝐬𝐢 𝐨𝐝𝐢𝐚𝐧𝐨 𝔖�...