Arriva la signora e mi dice
"Tutto bene?"
"Si certo, ma ci vorrà del tempo perchè mi vengano a prendere, non disturbo vero?" Dico io
"No no mi fa piacere avere un po di compagnia, mio nipote non viene a trovarmi quasi mai" dice la signora.
"Ok, scusi, potrei fare una doccia sono un po' sporca" dico io guardandomi
"Si certo! Ti porto dei vestiti di mia nipote, ti dovrebbero andare" dice la signora e mi porta dei vestiti molto carini, non nel mio stile ma carini.
Cerco il bagno, questa casa è enorme, lo trovo entro dentro e chiudo la porta a chiave.
Mi tolgo i vestiti e vado sotto al caldo getto della doccia, lavo bene i capelli e il corpo sono tutta sporca di terra. Finisco la doccia e mi avvolgo in un asciugamano, tampono i capelli e poi li asciugo con il phon. Metto l' intimo e poi prendo tra le mani e vestiti che mi ha dato la signora, ci sono un paio di legging, con una gonna, da quanti secoli non ne metto una, non è proprio nel mio stile, e poi c'è una maglia rosa (bleaaaa che schifo) ammazza che gusti che ha sta fia.
Li indosso e mi guardo allo specchio, non sembro nemmeno io. Mi do una sistemata ai capelli e apro la porta, esco in velocità e sbatto contro qualcuno, sia io che lui cadiamo per terra, io sopra di lui. Apro gli occhi e vedo il ragazzo sotto di me, in maniera impacciata mi sollevo da lui, e le mie guance si tingono di rosso dall'imbarazzo.
"Scusami" sussurro
"Di niente" dice lui alzandosi da terra.
"A comunque io sono Vanessa" dico e gli do la mano, lui me la stringe e dice "io sono Criss".
È davvero un bel ragazzo, alto moro, muscoloso con gli occhi verde smeraldo, davvero meravigliosi.
" come mai sei qui?" Mi chiede grattandosi dietro al collo, mi riconda tanto Zayn, da quanto non ci sentiamo.
"Emmm ecco,.........
Un ragazzo mi stava inseguendo e io ho chiesto se potevo nascondermi qui" dico.
"Cooosa," dice lui incredulo
"Allora ricomincio, un ragazzo mi stava inseguendo e i." Non mi fa finire
"Ma hai chiamato la polizia o qualcuno?" Dice lui.
"No, ho chiamato mio fratello che mi deve venire a prendere" rispondo.
"Be allora chiamiamo la polizia" dice prendendo il telefono.
"No!" Dico d'impulso io e gli prendo il telefono dalle mani.
"Perchè?" Mi chiede.
"Perchè se scopre che ho chiamato la polizia, potrebbe fare del male a mio fratello o a Zayn, o magari mi rapirebbe ancora" dico io
"A quindi ti ha anche rapita?" Mi chiede
"Si" dico a testa bassa
"Lurido figlio di ......." dice e io non gli faccio finire la frase.
"Basta parlare di questo, senti Criss io avrei fame" dico.
"Ok" dice.
Andiamo in cucina e facciamo un pranzetto veloce, una pasta in bianco e via.
Passiamo il pomeriggio a chiaccherare e a parlare del più del meno. Di Zayn e Louid ancora nessuna traccia.
Mentre ridiamo e scherziamo sentiamo la porta sbattere, entra una ragazza più o meno della mia età.
Entra e mi squadra dalla testa ai piedi.
Ma che vuole?
"Noooonnaaaaa, perchè hai dato i miei vestiti a questa?" Urla la ragazza.
"Questa ha un nome, si chiama Vanessa" dice Criss
"E taci tu" dice la ragazza.
"Tu! Togliti i miei vestiti" mi ordina.
Ma chi si crede di essere.
"Ok" dico e me ne vado di sopra.
Criss mi segue e mi da dei suoi vestiti leggermente dico leggermente enormi.
Vado in bagno e li metto, sono decisamente meglio di quelli della bimbetta.
Esco dal bagno, Criss è appoggiato allo spigolo della porta e mi guarda.
"Ti donano i miei vestiti" dice e si forma un sorrisetto sul suo volto.
"Molto meglio di quelli della tua sorellina" dico
Scendo le scale e ho vestiti di quella ragazza in mano, me la trovo davanti e con disprezzo glielo tiro in faccia. Colpita e affondata.
"Come hai osato?? Brutta idiota" dice lei isterica.
Mamma mia è peggio di una bambina.
Fregandomene mi siedo sul divano e guardo la tv.
*spazio autrice
Ciaoooo ragazze so che il capitolo fa schifo mi dospiace. Nella prossima settimana non pubblicherò molto perchè sono piena di verifiche.
Commentate e votate perpiacere un bacio Vane
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MRS MALIK
Randomsolo una semplice ragazza del liceo, ma pure lei troverà l'amore, ci mettera un po' di tempo per scoprirlo, ma sarà l'amore della sua vita