12. Dolore

19 4 0
                                    



Canzone - To build a home di Cinematic Orchestra

La mia vita sta iniziando a diventare un vero e proprio cliché. Inizio a vivere i film visti e rivisti su netflix.

Quei film che le persone al di fuori dell'America sognano tanto, ma non sanno che la realtà è ben diversa da quei film, nonostante quelle leggere somiglianze della scuola, degli amici e degli amori. Sono queste le piccole cose che accomunano me e i famosi film americani.

Vorrei tanto avere una vita perfetta, senza i problemi che mi torturano la mente da anni.

Ma ogni giorno mi ritrovo qua davanti a questo specchio che mi uccide da anni.

Lo specchio che riflette le parti più deboli di me, quello che riflette le mie insicurezze più grandi, quello che riflette le mie paure. Non mi sento più sicura di niente.

Vorrei semplicemente lasciarmi andare, senza soffrire mai più, ma c'è qualcosa che mi ferma.

La famiglia. Non voglio che soffrano a causa mia.

Sono ricaduta in quel percorso. Quello con milioni di giri e non ne capisco il motivo.

Perché mi sento così?

Perché ripenso a quei momenti brutti che mi torturano l'anima?

Perché quando mi guardo allo specchio non riesco a pensare "infondo sono una bella ragazza"?

A queste domande neanche io so rispondere e credo che nessuno sarà mai in grado di farlo.

Quel rumore che per tutti sarà stato una caduta, per me è dolore.

I pezzi di vetro che ho in mezzo ai piedi. La mia mano chiusa in un pugno con del sangue che cola dalle nocche.

La sensazione del bruciore è coperta dalle mie lacrime che cadono sulle ferite.

Perché non riesco a superare tutto ciò?

<<che succede?>> la bionda al mio fianco mi posa una mano sulla schiena <<niente, pensavo>>

I ricordi della sera precedente mi hanno completamente distratta e allontanata dalla realtà.

Stanotte ho distrutto lo specchio nel bagno della mia camera, raccogliendo i pezzi e buttandoli nella spazzatura.

Spero tanto che papà non entri in camera, altrimenti noterà il buco nello specchio poiché non è molto semplice da coprire.

Dopo la scuola andrò al centro commerciale per comprarne un altro.

<<Andy ci ha invitate alla partita di football di domani sera>> stiamo facendo la fila per il pranzo ormai da dieci minuti <<ma quanto ci mette oggi?>> sbuffa Beth portandosi i capelli dietro le orecchie <<al bancone oggi c'è solo Hanna, poverina>> le dico indicando la bionda donna adulta dietro al bancone.

<<comunque per me va bene>> ovviamente mi riferisco alla partita di football, sinceramente non so come funziona questo sport.

Lei annuisce sorridente e finalmente riusciamo ad avvicinarci al cibo, che prendiamo subito e ci dirigiamo verso i tavoli.

Andy alza la mano verso di noi e vedo Beth iniziare a camminare verso il loro tavolo <<non ho capito>> le dico avvicinandomi più a lei <<mangiamo con Andy, Blake e alcuni suoi amici>> spalanco le labbra e guardo male la bionda <<Clifford e Paul?>> la guardo male non potendo incrociare le braccia al petto <<mangiano con Bonnie e i suoi amici>> sbuffo prima di arrivare al tavolo dei "popolari".

<<benvenute al tavolo dei più belli>> alzo gli occhi al cielo e mi avvicino all'orecchio della mia amica <<scherziamo? Io mollo>> le sussurro guardando Blake che mostra un ghigno.

In tutta risposta, Beth, mi tira una gomitata facendo cadere la bottiglietta nel vassoio. Poso il vassoio sul tavolo e mi siedo vicino al corvino e aspettando che la mia amica si sieda al mio fianco, ma non è così poiché corre verso Andy.

Giuro che aprirò il discorso appena posso.

<<dopo scuola venite a guardare gli allenamenti?>> chiede Andy guardando prima la bionda e poi me.

Scuoto la testa in segno di negazione mentre la mia amica sussurra un "si".

<<io devo svolgere delle commissioni, non riesco a restare>> con la forchetta inizio a giocare con il cibo nel mio piatto <<davvero?>> mi giro verso Blake annuendo.

Non lo sopporto più, certe volte mi fa uscire fuori di testa.

Mi giro verso il tavolo di Bonnie e noto Paul guardarmi e così faccio un leggero sorriso, in questo periodo abbiamo legato molto e mi sento spesso protetta da lui.

Sento due dita posarsi sul mio mento facendo girare il mio viso verso l'autore del gesto <<quel bellissimo sorriso lo devi mostrare solo a me, non ad altri ragazzi>> mi mordo le labbra.

Nonostante il suo comportamento da puttaniere degli ultimi giorni, credo di essermi affezionata anche a lui, in modo completamente diverso però.

Certo, mi fa incazzare come non so cosa, ma allo stesso tempo, mi fa sorridere, fa nascere spesso un sorriso sincero.

In questo momento sto cercando di trattenermi dal non sorridere perché questo suo lato protettivo che non mostra mai, mi fa stare bene.

Ma il mio viso si irrigidisce e lo guardo male, iniziando cosi la mia recita. Preferirei lasciarlo il più lontano possibile dalla mi vita, eppure continua a fare di tutto per entrarci.

<<saranno cazzi miei a chi voglio sorridere>> gli mostro uno sguardo vittorioso, ma lui scoppia a ridere lasciandomi uno sguardo perplesso e una faccia buffa <<reciti una merda, sai?>> mi sposta i capelli dietro le orecchie ed io mi allontano da lui in modo da non sentirlo più così vicino <<non mi interessa sapere la tua opinione>> mi alzo dal tavolo senza neanche aver toccato il mio cibo.

<<se non vi dispiace, vado in bagno>> annuncio al gruppo composto da quattro ragazzi e Beth.

Si perché oltre a Andy e Blake, sono presenti anche due componenti della squadra di football. Non sono riuscita a presentarmi perché Blake mi ha distratta, ma la loro fama nello sport li precede.

Il ragazzo biondo e dagli occhi azzurri si chiama Matt, mentre il bruno dagli occhi del medesimo colore si chiama Oliver.

Non li conosco per niente, ma non mi interessa.

Esco dalla mensa e vado in bagno per lavarmi il viso.

Non vedo l'ora che questa lunga giornata giunga al termine.

Ig: serparker_books

Let me in Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora