2. Come è andata l'estate?

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Quando suonò la campanella di metà giornata tutti gli alunni tirarono sospiri di sollievo. La pausa pranzo era finalmente arrivata. Non che fossero felici per il pranzo in sé, quello lasciava molto a desiderare, ma perché finalmente avrebbero potuto parlare tutti con i loro amici.

Appena entrarono in mensa le cheerleaders andarono a sedersi insieme agli atleti, nell'ala più a nord della mensa, quella vicino alle grandi finestre. Dicevano che la luce le faceva apparire più belle, inoltre così potevano specchiarsi alle vetrate. Il gruppo di teatro invece si trovava nell'ala ovest, vicino all'entrata della mensa. I nerd si trovavano nell'ala est, quella vicino a dove si distribuiva il cibo. E poi c'era l'ala sud, quella riservata a coloro che non avevano veramente un gruppo. Come Allison, Niall e Harry.

I tre appena entrarono in mensa presero il loro cibo e si andarono a sedere al loro solito tavolo. Quel giorno però Louis decise di unirsi a loro, abbandonando la sua squadra e le cheerleaders, suscitando stupore e confusione nel gruppo.

"Louis, cosa stai facendo? Perché ti sei unito a quegli sfigati?" Chiese Victoria, alzandosi e mettendosi le mani sui fianchi, guardando Louis con sguardo di sfida.

Louis fece un piccolo ghigno, girandosi poi verso la ragazza e mettendosi nella sua stessa posizione, prendendola in giro. "Non so Victoria, forse perché sono miei amici? Oppure perché preferirei essere attaccato da uno stormo di pipistrelli, piuttosto che ascoltare te e le tue amichette parlare di ciglia finte o delle vostre ultime scopate?" Disse lui, per poi imitare il tono della ragazza " 'Amber non puoi capire, lo aveva grandissimo', ma a chi interessa?!"

La cheerleaders spalancò la bocca incredula, sentendosi offesa nel profondo. Nessuno aveva mai osato parlarle così, cioè Louis lo faceva spesso, ma mai davanti a tutta la scuola. Si era sentita profondamente umiliata. Perciò lanciò a Louis un ultimo sguardo di fuoco, prima di richiamare le sue amiche e uscire dalla mensa, senza neanche toccare cibo, per dispiacere di alcune ragazze.

Tutti in mensa stavano sorridendo per la scena appena vista. Victoria se lo era meritato, era un'arpia con la maggior parte degli studenti ed erano felici che qualcuno l'avesse messa al suo posto. Anche alcuni della squadra di calcio erano felici di ciò, infatti rivolsero a Louis entrambi i pollici alzati, in segno di approvazione.

Louis sorrise soddisfatto, per poi sedersi al tavolo con gli amici e sorridere a tutti loro, che lo guardarono sorpresi. "Che c'è?" Chiese il ragazzo confuso, dando un morso al suo panino al prosciutto.

Allison scosse soltanto la testa, rivolgendogli però un sorriso luminoso, prima di cominciare a mangiare la sua insalata.

"Sei stato fantastico amico, quella vipera si merita tutto ciò che gli hai detto" disse Niall in approvazione, dando delle pacche sulla spalla dell'amico, che gli sorrise in risposta. Harry non disse niente, continuò a mangiare in silenzio, guardando alcune volte fugacemente Louis, che se ne accorse, ma non disse niente.

"Allora, come è andata l'estate?" Chiese Niall, dopo minuti di silenzio "la mia è stata fantastica, l'Irlanda mi era mancata tantissimo. Ho bevuto pure tanta birra, quindi mi ritengo fortunato". Louis rise a quella rivelazione, scuotendo la testa.

"Anche la mia è andata bene... ho conosciuto delle persone simpatiche" disse il castano, rimanendo sul vango. Allison lo guardò a lungo, prima di sbuffare e dire "capito, hai scopato tanto. I fortunati?"

Louis la guardò sconvolto, per poi corrugare le sopracciglia e dire "fortunati? Maschile?". La ragazza sbuffò, per poi sporgersi sul tavolo e fare segno all'amico di avvicinarsi a sua volta, lo fece. "Lou, lo sai che io lo so. So che ti piacciono le ragazze, ma i ragazzi non ti sono indifferenti. Quindi chi sono le fortunate ragazze e i fortunati ragazzi?"

Louis si ritrasse e annuì, sapendo di non poter nascondere niente alla sua migliore amica e agli altri due ragazzi. "Hai ragione, ma c'è stato solo un ragazzo e non ho fatto niente. Ci siamo baciati in discoteca sulla pista da ballo, ma poi è andato tutto a rotoli" spiegò il ragazzo e la ragazza annuì. Harry ascoltò il racconto chinando la testa sulle sue mani, appoggiate sulle sue cosce. Non sapeva esattamente perché, ma sapere che Louis era andato con delle persone lo faceva sentire strano.

"Tu, Ally, so che sei andata in vacanza tutta da sola. Conosciuto qualcuno?" Chiese Louis e questo attirò immediatamente l'attenzione di Niall, che si girò verso la ragazza, fissandola intensamente con i suoi occhi azzurri. La ragazza fece una piccola risata, sentendosi in soggezione, ma raccontò lo stesso la sua esperienza.

"Non sono andata in vacanza da sola, sono andata in Italia dalla mia famiglia" lo corresse la ragazza, sorridendo al ricordo. "Ho migliorato tanto il mio italiano in questi mesi e ho passato tanto tempo con mia nonna e i miei cugini". La ragazza sorrise ai tre, prima di sbuffare allo sguardo malizioso di Louis. "Okay, ho conosciuto una ragazza al mare, era simpatica e carina, ma non ho fatto niente di niente. Non so neanche se fosse gay o no, so solo che i miei parenti non avrebbero apprezzato vedermi baciare un'altra ragazza. Quindi bella vacanza, ma sono rimasta nascosta e non ho conosciuto nessuno" concluse lei, sorridendo ironica all'amico.

"Lo vici tu quest'anno il premio per la miglior vacanza" disse Louis, facendo ridere la sua amica. Niall non disse niente, fissò il suo sguardo sul pranzo, cercando di non pensare ad Allison e quella ragazza sconosciuta. Perché Allison notava tutti tranne che lui?

"Tu, Harry?" Chiese poi Allison, spronando l'amico a parlare. Le dispiaceva che Harry non dicesse niente e voleva far smettere Louis di commentare la sua vacanza. "Io? Niente di così eccitante come voi due. Ho lavorato nella panetteria del signor Jefferson per poter fare un po' di soldi, così da comprarmi quello che voglio senza chiedere ai miei genitori" spiegò Harry e Allison sorrise al ragazzo, poggiandogli una mano sul braccio.
Harry era così responsabile e maturo per la sua età.

"Quanto mi manca il signor Jefferson, dobbiamo andare a trovarlo. Ogni volta che entravo nella sua panetteria mi offriva un cupcake" disse Allison, sorridendo felice al ricordo della sua infanzia. La panetteria del signor Jefferson si trovava vicino al parco giochi in cui andavano sempre quando erano bambini e sia loro che l'uomo si erano affezionati l'uno all'altro. Ma Jefferson aveva sempre avuto un debole per Harry e Allison, li chiamava "piccoli angeli".

"Puoi venire con me questo pomeriggio, devo passare per consegnare il grembiule e la divisa" disse Harry e Allison annuì freneticamente. Nonostante la dieta non avrebbe mai detto di no a un cupcake del signor Jefferson. "Voi ragazzi volete venire?" chiese poi educatamente Harry, guardando Louis e Niall, che però negarono.

"Io ho gli allenamenti e se ne salto uno il coach è capace di tenermi in panchina" disse Louis, per poi sbuffare e dire "che poi non lo farebbe mai, ma meglio non rischiare"

"Io devo aiutare mio fratello con il trasloco. Deve impacchettare tutto per trasferirsi con la sua ragazza" disse Niall, dando un altro morso al suo panino. Allison fece il broncio, però poi scosse le spalle e tornò a mangiare. Sarebbero andati solo lei e Harry, meglio così, l'uomo avrebbe ricevuto solo i suoi "piccoli angeli".

Dopo circa un'ora di pausa la campanella suonò nuovamente, avvertendo gli studenti di ritornare nelle loro aule. Louis si alzò dalla panca e tirò uno schiaffo sulla nuca di Harry, borbottando un "muoviti che facciamo tardi", per poi incamminarsi fuori seguito dal riccio.

Allison scosse la testa vedendo i due, poi si girò verso il biondo, alzandosi e prendendolo per mano. "Dai, Nello, che facciamo tardi" disse lei, tirando con tutte le sue forze e facendo alzare il ragazzo, che rise divertito.

"Sono in piedi, piccola pazza, andiamo a matematica" disse lui, circondandole poi la vita con il braccio e spingendola fuori dalla mensa. Allison sorrise a quel contatto e arrossì anche leggermente.

Le piaceva quando lei e Niall erano così vicini. Non provava quelle sensazioni da tanto. Non da quando lei se n'era andata...

-Angolo autrice-
Ecco qui il nuovo capitolo della storia!

Come state? Questo è un periodo molto difficile per tutti, quindi spero stiate tutti bene.

Spero, come sempre, che il capitolo vi sia piaciuto, se così fosse fatemelo sapere con un piccolo commento (mi piace tantissimo leggere cosa pensate della storia) e con una stellina.
Vi voglio bene xx.

Twitter: @VidalBuffay

Missione Cupido - Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora