12. Sai... cose da adolescenti

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Quando Allison aprì gli occhi quella mattina capì subito di non essere in camera sua. Sorrise felice, perché questo voleva dire che non si era trattato di un sogno. Si girò sull'altro fianco e trovò il viso di Niall a pochi centimetri dal suo. Alzò una mano, accarezzandogli dolcemente il volto e Niall la strinse a sé istintivamente.

Allison ridacchiò e quel suono fece aprire lentamente gli occhi al ragazzo. I loro sguardi si incrociarono all'istante e i due si sorrisero. "Buongiorno" mormorò Niall con voce profonda. "Buongiorno" rispose Allison, anche lei con una voce più profonda rispetto al solito.

Niall si tirò pigramente su a sedere e osservò la ragazza sdraiata con un sorriso, che lei ricambiò. "Come stai?" chiese allora lui e Allison alzò le spalle. "A chi stai chiedendo delle due?" chiese scherzosamente, ma Niall si preoccupò. "Ti fa male? Ti ho fatto male?"

Allison si tirò su, piuttosto divertita. Mise entrambe le mani sulle guance di Niall e gli diede un piccolo bacio a stampo. "Non mi hai fatto male, ma la prossima volta usiamo il lubrificante" disse lei e Niall annuì, concorde con lei. "Ma stai bene?" chiese ancora lui e Allison rise di gusto "sì, Niall. Tu?"

Niall sorrise a quella domanda, Allison si preoccupava sempre per lui. "Sto benissimo". Anche Allison sorrise a quella risposta, prima di prendere il suo telefono e guardare l'ora. Era tardissimo e il suo telefono si stava pure per scaricare. "Cazzo, dobbiamo andare a scuola!" gridò lei, uscendo dal letto e cominciando a vestirsi.

Il biondo la seguì poco dopo e in men che non si dica si vestirono e si lavarono i denti. Allison prese in prestito lo spazzolino di Niall, l'idea non la entusiasmava, ma non aveva alternativa.

Fortunatamente il biondo abitava vicino alla scuola, quindi i due corsero più velocemente che poterono e riuscirono ad arrivare per il suono della seconda campanella.

Si salutarono e andarono nelle loro rispettive classi. Appena Allison si sedette le arrivò un messaggio dal gruppo 'Missione Cupido'.

Missione Cupido
Batman: Ieri Harry è uscito con un
tizio che non era Louis!
Dobbiamo intervenire!

Superman: Era quel cazzone di Nick,
ci scommetto...

Principe: Che possiamo fare? Dobbiamo rivelargli chi è l'ammiratore?

Robin: Vediamo come vanno le cose, poi decidiamo cosa fare.

Superman: d'accordo... ma se vedo
delle mani troppo lunghe le taglio!

Cercheremo di non arrivare a una
situazione tanto estrema...

Spense poi il telefono e sbuffò. Perché Harry non le aveva detto niente di questo appuntamento? E chi era questo Nick?

La campanella suonò, avvisando gli studenti del cambio d'ora. Harry si alzò , salutò la professoressa e andò verso il suo armadietto. Trovò Nick appoggiato con la schiena su di esso che stava sorridendo. Harry alzò la mano e lo salutò, senza ricambiare il sorriso.

L'appuntamento, se così si poteva chiamare, del giorno prima era stato piacevole. I due si erano divertiti insieme, ma Harry si rese conto che avevano poche passioni in comune, quasi niente. Nick era un ragazzo sportivo, popolare e molto estroverso, tutto ciò che Harry non era e il ragazzo si sentiva piccolo in confronto a lui... inferiore.

"Ciao bellissimo" lo salutò Nick, lasciandogli un bacio sulla guancia. Harry lo guardò con le sopracciglia aggrottate. Non pensava avessero già tutta quella confidenza; per lui non l'avevano. "Hey" disse soltanto Harry, alzando un angolo della bocca come ad accennare un piccolo sorriso.

Missione Cupido - Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora