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A timotheeshoe original story


erano lì. sembrava che finissero quasi sempre in questa posizione ogni volta che stavano insieme. tutto il suo corpo si schiacciava sul materasso quando lei si aggrappava a lui; la sua gamba destra si distendeva sopra le sue mentre il suo braccio destro abbracciava il torso di lui. e, ovviamente, la sua testa si trovava sul suo petto accompagnata da una piccola quantità di saliva. in ogni caso lui si era abituato.

lui era sveglio mentre lei dormiva. per qualche ragione non riusciva a prendere sonno nonostante il fatto che fosse in piedi dalle sei del mattino, ed erano le undici di sera. lei, comunque, non poteva sentirsi più comoda. dormiva nel migliore dei modi ogni volta che si trovava con lui. le donava comodità.

lui, d'altro canto, non si lamentava per non riuscire a dormire. riusciva a lanciarle, di nascosto, tutte le occhiate che voleva nonostante avesse visto la sua faccia ogni giorno da allora, davvero sempre. sorrise quando lei, inconsciamente, si aggrappò più forte alla sua maglia un secondo prima di rilassarsi. anche quando non era cosciente, lei aveva lo stesso il potere di fargli avere le farfalle nello stomaco.

semplicemente non sapeva che anche lei le aveva, in quel momento esatto. lo stava sognando. la trama del sogno era incredibilmente strana in quanto sembrava che lui, apparentemente, indossasse per scuola due scarpe diverse e che lei ridesse di lui, ma che avesse guardato in basso per poi scoprire che lei non le indossava neanche le scarpe... bizzarro.

ma le sue farfalle sopraggiunsero solo per il fatto che si trattava di lui. il fatto che fosse lì con lei nel suo mondo dei sogni sempre così insolito. anche quando non era cosciente, aveva lo stesso il potere di farle avere le farfalle nello stomaco.

erano sdraiati in pace. le sue dita che tracciavano delle forme sulla pelle nuda della parte bassa della sua schiena; questa era una cosa che gli aveva chiesto con imbarazzo quando avevano quattordici anni e lui aveva accidentalmente graffiato tutta la sua schiena perché non sapeva esattamente cosa volesse. adesso, a diciotto anni, continua a farlo da quel momento (nonostante sia migliorato nel farlo) ed è diventata quasi un'azione subconscia per lui. va immediatamente a confortarla una volta che si rilassano. sembra che anche lui vi ci trovi sollievo in qualche modo. forse è perché è una forma di contatto talmente pura. neanche lui lo sa.

successivamente, la loro pace venne interrotta dal forte rumore di qualcosa che veniva sbattuto. lei saltò dal suo petto, la prima cosa che disse fu "timothèe????", ma si rilassò una volta che realizzò che era lì, sotto di lei. si girò per guardare la sua faccia e stava per dire un'altra parola fino a quando non vide che sembrava stesse dormendo. l'unica luce nella stanza proveniva da una lampada e illuminava i suoi lineamenti magnificamente. posò un palmo contro la sua guancia sinistra mentre il suo pollice la percorreva lentamente. sulle sue sopracciglia si formò un solco quando vide che le labbra di lui si trasformarono in un piccolo sorriso e la sua testa si appoggiò sulla sua mano.

lei boccheggiò, "SEI UN FALSO!"

i suoi occhi si aprirono e un ampio sorriso apparì sulle sue labbra quando si mise a ridere in risposta.

"sei così strambo. non sei neanche tanto bravo a fingere di dormire" disse lei una volta che si alzò dal letto e si diresse dentro il bagno collegato per lavarsi i denti.

"'mi permetto di dissentire! gai totalmente pensato che stessi dormendo! eri tuuuutta sopra di me!" disse lui attraverso le risate dopo averla seguita nel bagno.

my boy - timothée chalamet [ITA translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora