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Giovedì, 30 gennaio, 2018
"dai, lia! non dovrei avere più energie di te!" mormorò timothèe mentre scuoteva il corpo mezzo addormentato di amelia. erano seduti sul letto, gli occhi di timothèe erano costantemente all'erta. erano le 11:48 p.m. ancora dodici minuti al diciottesimo compleanno di amelia.

nonostante l'occasione era ovviamente eccitante in così tanti modi, amelia era sdraiata a faccia sotto sul suo letto mentre le mani di timothèe tracciavano forme sulla parte bassa della sua schiena. una lampada accanto al letto illuminava fiocamente la stanza, permettendogli di guardare intorno a tutte le foto che aveva.

non restava mai alzata così tardi perciò era difficile per lei avere la stessa quantità di esaltazione come timothèe invece aveva.

"amelia! sveglia dai! tra dieci minuti sarai una diciottenne! non dovrai più dipendere da me per ottenere dei film vietati ai minori!"

amelia sbuffò in risposta, girandosi finalmente per guardare verso di lui. entrambi avevano dei sorrisetti assonnati. "e potrò comprare le sigarette! e i porno!"

"non farai nessuno dei due, amelia!" la castigò timothèe.

per un po', rimasero seduti in silenzio, chiaramente pensando a quanto velocemente il tempo stava passando e com'erano cresciuti.

erano le 11:54 in quel momento.

"ricordi quando mangiavi i pennarelli viola perché pensavi fossero al gusto d'uva!" ridacchiò timothèe.

"oh dio! ero così stupida! ma tu mangiavi sporcizia!" lo canzonò lei.

i loro occhi andarono verso la cornice accanto al suo letto che conteneva una foto di timothèe e lei in terza elementare. erano fermi di fronte al portone della loro scuola, mano nella mano e vestiti con i loro vestiti più carini per il primo giorno di scuola. avevano dei sorrisi enormi sui loro visi tanto che sembrava che niente fosse cambiato.

"ti ho conosciuto per tutta la mia vita e adesso stai compiendo diciotto anni è assurdo!" sussurrò timothèe in soggezione, guardando verso amelia.

"lo so. ti ho visto crescere proprio di fronte ai miei occhi." sospirò lei, pensando a quanto la faccia di timothèe fosse maturata nel corso degli anni.

11:56.

"è che io- i- io voglio che t- amelia avrai diciotto anni! è pazzesco. sarai un'adulta. la mia piccola lia! un cazzo di adulto! hai tutta la vita davanti e ti meriti solo il meglio. spero davvero che sarai sempre felice. prego per te a volte." confessò lui. non era religioso però sembrava giusto nel suo cuore pensare a lei in quel modo.

lei arrossì. "perché sei così sentimentale, timmy? lo sento come se un qualsiasi altro giorno, mi farai piangere!"

11:58.

"non lo so, è solo che è strano! stiamo crescendo! pensavo che sarei stato al liceo per sempre onestamente."

"già, anch'io. a volte mi sento come se avessi ancora dodici anni." ridacchiò lei, ma l'ambiente era in qualche modo cupo.

11:59.

"d'accordo, d'accordo. ora basta! in meno di un minuto la mia ragazza avrà diciotto anni!" disse timothèe mentre si metteva in piedi e spingeva amelia, avvolgendola in un abbraccio.

i loro occhi si concentrarono sull'orologio mentre giacevano vicini. era stata sempre una tradizione per loro stare insieme durante i compleanni.

le mani di timothèe (con lo smalto un po' rovinato) strinsero quelle di lei leggermente mentre le dava delle occhiate ogni pochi secondi.

my boy - timothée chalamet [ITA translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora