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"ahhh, quindi eravate voi ragazzi!" amelia sorrise lavando la sua ciotola dei cereali. aveva appena scoperto che erano stati i loro genitori a svegliarla la scorsa notte. erano abbastanza ubriachi ed erano piombati dentro casa, sbattendo le porte che gli si presentavano davanti.

"hey! non giudicarci! ci meritiamo anche noi di lasciarci andare!" castigò la mamma di timothèe con un sorriso sulla faccia.

"oh non mi permetterei mai! in realtà penso che anch'io avrei bisogno di lasciarmi andare! ricordami ancora che cosa stavate bevendo voi ragazzi?" fece un sorrisetto prima di essere colpita lievemente sulla testa dalla stessa madre, la signora auburn.

Si zittirono tutti una volta che sentirono della musica rap che fuoriusciva debolmente dalla stanza che condividevano timothèe e amelia.

"ahhh, il ricciolino si è svegliato!" scherzò suo padre.

alcuni secondi dopo, il ragazzo alto e svogliato entrò a piedi nudi nella cucina, i capelli erano un disastro, gli occhi erano stanchi ma ciononostante con un sorriso sul viso.

" 'giorno kanye." scherzò il signor auburn, riferendosi alla musica rap che stava ancora arrivando dalla stanza.

"papà? come cavolo fai a conoscerlo?" amelia era abbastanza divertita.

"lia, giovane lia. tuo padre è più cool di quanto pensi." tumothèe poggiò il suo braccio intorno alle spalle di suo padre prima di farle l'occhiolino.

"sì, lia! sono alla moda ed emozionante!" disse il signor auburn e in risposta, amelia rise rumorosamente prima di nascondersi dietro sua madre.

-

poco dopo, tutti si riunirono nelle due macchine e si diressero verso le aree turistiche del luogo. sia amelia che timothèe stavano indossando delle felpe over-size perché c'erano dieci gradi fuori. amelia aveva abbinato la sua felpa marrone con dei jeans blu scuro e stivaletti neri. in più, aveva indossato gli occhiali che aveva cercato per circa un'ora il giorno prima per poi realizzare che fossero sul pavimento della macchina di timothèe. timothèe indossava una felpa con scritto "The Last Poets" con jeans e stivaletti neri (avevano abbinato i loro vestiti non intenzionalmente ma non si sentivano di cambiarsi e in realtà un po' gli piaceva).

"sei carina... sto percependo delle enormi vibes da bibliotecaria sexy in questo momento lia." timothèe fece un sorrisetto, guardando verso la ragazza che era arrossita.

"è come se volessi che ti dessi un pugno timothèe." disse lei prima di canticchiare a ritmo di 'Addiction' di Kanye West. timothèe aveva il cavo aux quel giorno ma lei non se ne lamentava. i loro gusti musicali erano diversi ma a loro piaceva il fatto di avere l'occasione di ascoltare costantemente nuova musica da parte dell'altro.

"ma sul serio, comunque. sei davvero bella, amelia." amava quando lui diceva il suo nome per qualche ragione. il suo stomaco faceva una capriola.

"grazie, timmy. stai benissimo oggi." era il suo turno di arrossire. la sua timidezza era spuntata fuori con la ragazza con cui non avrebbe mai potuto essere timido.

"grazie, lia."

"becky, lemme smash."

"bitches love grass."

loro ridacchiarono silenziosamente mentre lui entrava in un parcheggio seguendo i genitori.

presto, tutti erano d'accordo sul separarsi ma incontrarsi per cena ad una tavola calda alla fine della strada. a timothèe non interessava molto di passare tra i piccoli negozi di souvenir perché non lo entusiasmavano perciò seguiva amelia come un cucciolo di cane. dopo aver camminato per alcuni minuti, amelia entrò in un negozio dell'usato. amelia boccheggiò prendendo una parrucca viola e degli occhiali rossi a forma di cuore, girandosi indietro per intrattenere timmy mentre faceva una faccia strana.

my boy - timothée chalamet [ITA translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora