Capitolo 1- Lidia Murphy

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L'adolescenza è un periodo difficile. Lo è ancora di più se fai parte della seconda generazione che occupa la terra dopo 100 anni.

Io sono Lidia Murphy, figlia di Jhon Murphy e Raven Reyes. Sono un' incrocio tra la bellezza e l'intelligenza di mia madre e l'avidità e l'astuzia di mio padre. Sono la classica ragazza che può rubarti il fidanzato con un solo sguardo.

Non so molto di ciò che successe prima che io nascessi. I miei genitori sono nati nello spazio in una stazione chiama arca. Dopo 100 anni che la terra è rimasta inabitata  (o così si credeva) a causa di raziazioni, il popolo dell'arca è tornato sulla terra e l'ha ripopolata. Con loro grande sorpresa non erano soli però, la terra era popolata dai cosiddetti "terrestri" ossia popolazioni indigene. Prima i terrestri e il popolo del cielo si uccidevano a vicenda, poi iniziarono a convivere pacificamente.  

Questo è tutto quello che so. I miei genitori non hanno mai voluto dirmi nient'altro. Secondo mio padre, però, la società si è sviluppata molto rispetto a prima.

Ora viviamo divisi in villaggi. A tutti i ragazzi è garantita l'istruzione fino a 18 anni, dopodiché si può lavorare. Puoi aspirare a molti lavori, come coltivare, allevare, insegnare, diventare amministratore della società o entrare a far parte della sicurezza cittadina, e molto altro.

Mio padre, Murphy, dirige la sicurezza cittadina. Da cosa ci proteggiamo?

Dopo l'alleanza tra popolo del cielo e terrestri, molte persone (tra terrestri e popolo del cielo) non erano d'accordo, così si sono ritirati in posti remoti della terra e ogni tanto attaccano le cittadine per "vendetta".

Mia madre, Raven, si occupa della amministrazione della società. È ben voluta e molto rispettata, aspiro ad essere come lei un giorno.

Oltre questo non so nulla sui miei genitori: quando e come si sono conosciuti; da quanto stanno inseme; quando si sono sposati; se hanno ancora dei genitori; se hanno degli amici.

Diciamo che la mia vita gira intorno a tre certezze: mio fratello; la mia migliore amica Rachel; e me stessa.

la sveglia suona, così mi alzo e mi dirigo in cucina dove mio fratello è impegnato in una discussione al cellulare (si avevano rinventato i cellulari).

"Cosa c'è che non va?" chiedo.
"cosa?" mi risponde con aria confusa.
"Al telefono" dico"Chi era?".
"Ah, era papà" risponde roteando gli occhi all'insù.
"Vuole ancora che ti unisca alla sicurezza cittadina?" chiedo prendendo una tazza di caffè e sedendomi sul divano.
"Si, sta diventando assillante" risponde lasciandosi cadere al mio fianco sul divano.
"Tu che vuoi fare?" chiedo guardandolo negli occhi. Lui sa che quando lo guardo negli occhi voglio sapere la verità e capisco quando mente.
Lui si guarda in giro impaziente, come se non volesse che qualcuno lo sentisse, poi dice "Un esploratore".
"Un cosa?!" sono stupita. Gli esploratori sono coloro che esplorano il territorio a noi ancora ignaro.
"Lo so, è pericoloso e impegnativo ma-" lo interrompo.
"Se è questo quello che vuoi io ti appoggio" dico.
"Grazie sorellina" dico sospirando di sollievo.
"Il problema ora è dirlo a mamma e papà" dico.

"Dire cosa?" la mamma fa il suo ingresso in cucina.
così cerco una scusa una scusa a caso.
"Che... Oggi non vogliamo andare a scuola".
"E invece ci andrete, e sbrigatevi o farete tardi" risponde e usce dalla stanza con la sua tipica tazza di caffè macchiato.

"Grazie" dice mio fratello.
"Tranquillo, mi devi un favore" dico entrambi ridiamo .

Ci alziamo dal divano e usciamo di casa per arrivare a scuola.

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