Il bellissimo pregio di Harry, che molti potrebbero definire difetto, era quello di prendere subito confidenza con le persone.
Ci parlava, tanto o poco, e bastava anche un solo piccolo particolare dell'individuo che lo affascinava e ne era subito attratto profondamente.
Voleva conoscere, scoprire, esplorare di più quella persona fino ad averla impressa nella mente, fino a riuscirne ad estrapolare un pezzo di vita da immortalare nelle sue frasi.
Perché anche attraverso una chiacchierata era diventata parte della sua esistenza, e Harry non dimenticava mai neanche il minimo istante.
E quel ragazzo, Niall Horan, era pieno di piccoli particolari.
Harry lo guardava affascinato parlare di tutte le usanze Irlandesi.
Si, aveva scoperto che Niall era Irlandese e aveva esattamente ventun'anni.
Amava il calcio( questo spiegava le magliette nel suo- loro piccolo salotto), amava le feste e la musica.
Sapeva suonare la chitarra- a questo Harry rimase letteralmente incantato e gli fece promettere che avrebbe suonato qualcosa per lui- ed era a New York da circa due anni.
Ovvero da quando suo fratello si era dovuto trasferire per lavoro.
"E si ballavamo tutti quella nostra danza da ubriachi, con i calici pieni di birra e nonno che continuava a cantare e cantare" Niall ridacchió alzando gli occhi verso il cielo azzurro.
"Ma ora Haz- ti posso chiamare così vero?" chiese spostando i suoi occhi su Harry.
Di tutta risposta lui gli regaló uno dei suoi sorrisi.
Niall era assolutamente il suo opposto.
Era invadente, solare, logorroico e caldo.
Si Niall era caldo.
"Parlami un po' di te" gli diede una gomitata spingendo leggermente la schiena del ragazzo sull'erba.
Avevano deciso di andare a Bryant Park- okay Harry lo aveva deciso- ma era davvero troppo curioso di vedere quello, che era sicuro, sarebbe diventato il suo nuovo posto preferito per scrivere.
Il nuovo Hyde Park.
Era grandissimo, con tantissima erba verde e rigogliosa piena di piccoli nuclei familiari intenti a giocare o a chiacchierare.
C'era anche una piazza con una piccola fontana, con al lato alcune aiuole.
E bhe Harry semplicemente lo adorava.
"Io vengo da Londra" parlò, la prima cosa che gli venne in mente.
"Avevo riconosciuto l'accento Haz" fece l'occhiolino Niall.
"Io, mi piace scrivere e sono venuto qui perché ho ottenuto uno stage alla TLE" ammise timidamente, sorridendo.
Pensò che probabilmente sembrava uno scemo agli occhi di Niall, a causa di quel sorriso stupido che non riusciva a levarsi da quando era arrivato.
"Wow amico!" esclamó il ragazzo guardandolo a bocca aperta.
"La TLE? È tipo la fottuta casa editrice più importante degli stati uniti" continuó, rispondendo al sorriso di Harry con uno dei suoi raggianti e dandogli una pacca sulla schiena.
"Già" spostò lo sguardo sul suo coinquilino.
"A vent'anni non ti capita spesso una cosa del genere" tese le labbra facendo spuntare le sue fossette sulle guance.
"Vent'anni?" chiese Niall guardandolo storto.
"Te ne avrei dati almeno cinque in meno" aggiunse squadrandolo con un sopracciglio alzato.
"Si lo so, me lo dicono in molti" confessó Harry, arrossendo lievemente.
"Quindi ti piace scrivere" Niall proseguì il discorso, riposando gli occhi blu sui suoi verdi.
Harry si illuminó annuendo.
Non riusciva a crederci. Niall, un ragazzo che conosceva da una manciata di ore si stava interessando a lui.
Qualcuno finalmente voleva sapere chi fosse Harry, voleva sapere di più sulla sua passione, la passione che era parte di lui.
Sorrise, le fossette sulle guance, i muscoli facciali tirati a causa di quell'ampissimo sorriso.
"Io scrivo sempre, mi fa sentire bene, mi fa sentire me stesso. Mi piace tantissimo. E questa opportunità con la TLE sembra quasi un sogno e-" parló così velocemente che quasi gli mancó il respiro.
"Si vede Haz, ti brillano gli occhi" Niall stese le labbra in un sorriso apprensivo.
Lui ricambió stringendo i fili d'erba fresca fra le dita.
"Tu hai un lavoro?" chiese a Niall.
"Barista in uno dei locali più famosi del centro amico" si vantó alzando entrambe le sopracciglia più volte, causando una risatina soffocata in Harry.
"Una volta ci devi venire, drink gratis per te"lo invitó mimando una specie di L con due dita e puntadogliela contro.
Harry si limitó ad annuire abbassando lo sguardo. Non voleva sembrare scortese e non voleva rifiutare la sua offerta.
E poi era curioso di vedere il posto in cui lavorava il suo nuovo coinquilino.
"Allora.. Per pranzo si ordina la pizza?" chiese d'un tratto Niall mettendo un braccio sulle spalle di Harry e spingendolo sull'erba.
"Si!" esclamó prima di accorgersi della sua azione improvvisa.
Spiazzato cadde di schiena, trascinandosi dietro il biondo, che inizió a ridere e ridere.
Si fece subito contagiare dalla risata di Niall, e i due finirono entrambi a ridere come pazzi, con le lacrime agli angoli degli occhi e le mani sulla pancia.
Harry rise, rise ancora perché sentiva che Niall fosse giusto, aveva capito che lui lo fosse.
Gli era bastato davvero poco, davvero poco per entrare a far parte del suo grande cuore, avrebbe sempre ricordato la prima persona che si era davvero interessata ad Harry Styles, e che aveva riso a crepapelle stesa su un prato con lui.
Harry aveva capito che Niall sarebbe diventato suo amico.
Ed Harry rise, perché era davvero felice.
Io li amo non posso non piangere
OKAY new cap spero vi sia piaciuto💚
Scusate gli errori, le critiche sono sempre bene accette.
Baci💚
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Behind The Wall (Larry Stylinson)
Fanfiction"Una leggenda narra che il colore delle anime sia bianco e che ognuna di esse abbia un cratere nero che le attraversa: quel cratere è il dolore. Ogni anima ne possiede uno, la sua grandezza e oscurità dipende solo dalla quantità di dolore che si pro...