23. The Light Of The Night

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Come al solito, consiglio caldamente la lettura con Someone to stay, la potete tranquillamente trovare su spotify. È una vostra scelta, ma aiuterebbe molto di più a capire il tema del capitolo. Buona lettura!



Non ti accorgi di quando rinizi a respirare. Stai affogando come sempre, sei così concentrato sull'acqua che non ti sei neanche accorto che sei già in superficie.


"Sono un casino" piagnucoló Harry poggiando la guancia sulla spalla di Niall.

"Non lo sei Haz smettila" Niall alzó gli occhi al cielo per la centesima volta.

"Forse dovrei cambiarmi" disse chiudendo gli occhi e aggrottando le sopracciglia.

"Forse non dovresti" continuó Niall iniziando a innervosirsi.

"Si ma-"

"Senti Harry, sei uno schianto va bene? Falla finita è solo un appuntamento" si spostó bruscamente facendo sbattere il naso di Harry sul divano.

"Non è un appuntamento" si sbrigó arrossendo fino alla radice dei capelli.

"Come vuoi" Niall spense la tv posando il telecomando sul bracciolo.

Harry non fece in tempo a domandarsi un'altra volta se la sua camicetta con quella fantasia strana fosse appropriata che sentì qualcosa di morbido arrivargli in faccia.

Un cuscino.

"Nialler!" urló provocando una grassa risata nell'amico, una di quelle sue strane che facevano scaldare il cuore.

Gli tiró l'oggetto centrandolo sulla fronte soffocando le sue risate.

"Va bene principessa ora corri a sistemarti i capelli la mezza notte si avvicina" fece un occhiolino facendolo ridacchiare.

Harry si alzó velocemente correndo su per le scale per nascondere il rossore sulle sue guance.

Maledetto Niall e le sue battute.

Si chiuse in bagno pettinandosi i ricci verso l'alto e sbottonando i primi due bottoni della sua camicia.

Gli piaceva quell'indumento, era decisamente strano e non ordinario, ma gli stava bene in fin dei conti.

"Harry la porta!" urló Niall al pian terreno, facendolo congelare sul posto.

Era ansioso? Si, tanto tantissimo.
Aveva paura costante di sbagliare, di fare qualcosa di troppo istintivo o affrettato o chissà.

"Arrivo" urló uscendo dal bagno e afferrando il suo zainetto.

Insomma era Louis Tomlinson.

Rabbrividì.

Prese la giacca nera dall'attaccapanni e se la infiló, correndo ad abbracciare Niall.

"Buona fortuna Haz" sussurró al suo orecchio, sorridendo.

Harry sorrise stringendo più forte per poi aprire la porta.

Louis era lì, giacchetto di pelle e vans nere, camicia rossa- quella di gucci- e la frangia calata sul viso.

Come al solito Harry si soffermó troppo su di lui, arrossendo lievemente.

"Ciao" disse Louis, guardandolo negli occhi.

Harry sbatté un paio di volte le palpebre.

"Si ciao" sorrise facendo comparire le fossette.

"Se torni prima delle undici non ti faccio entrare Harry" gridó Niall da dentro casa, facendo sussultare Harry.

Behind The Wall (Larry Stylinson) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora