Harry entró in quell'enorme ufficio con la testa bassa, lo sguardo puntato sulle all-star.
Non voleva guardare davanti a sé, non si sentiva pronto a sorreggere due sguardi del genere non ancora.
Strinse le dita attorno alle bretelle del suo zaino, mordensosi il labbro inferiore.
"Tu sei?" chiese una voce morbida e calda.
A quel punto fu costretto ad alzare gli occhi, sarebbe sembrato profondamente irrispettoso e insolente.
I due ragazzi erano seduti davanti a una larga scrivania in legno lucido, con un piccoli cactus poggiato sopra e un enorme computer bianco.
Zayn era seduto su una sedia in pelle al lato, mentre Louis al centro del tavolo.
Aveva i gomiti poggiati sulle gambe e gli occhi rivolti verso il suo cellulare, ignorando completamente la sua presenza.
Di fatto, era stato Zayn Malik a parlare.
"Io- sono Harry, Harry Styles" disse, la voce tremante, per quale assurdo motivo aveva deciso di balbettare in quel momento?
Sentì il suo respiro accelerare stava già andando male, malissimo.
Gli occhi color miele di Zayn lo iniziarono a scrutare da cima a fondo e ciò non aiutò Harry, per niente, si sentiva morire, sentiva caldo freddo e aveva la nausea.
"Avanti siediti" sorrise infine, un sorriso che era davvero dolce e bello.
Si sentì fortunato, davvero fortunato, era sicuro che neanche metà della gente presente nel resto del palazzo avesse ricevuto un sorriso così.
O forse sì, ma gli serviva qualcosa a cui aggrapparsi, qualunque cosa che lo rassicurasse.
Si sedette alla sedia dall'altra parte della scrivania, in modo da avere Louis proprio davanti a sé, esattamente davanti ai suoi occhi.
Quel ragazzo da vicino era ancora più perfetto di quanto potesse aver pensato precedentemente.
Però non aveva ancora guardato Harry, neanche per sbaglio e forse in fondo lo sapeva.
Non se lo sarebbe aspettato di certo lui era solo.. Harry.
Un'uomo così geniale, così bello, perché doveva riconoscerlo lo era davvero, non poteva prestare attenzione a persone come lui.
"Allora Harry, hai portato il curriculum come ti avevo suggerito?" parló ancora Zayn, guardando il più piccolo.
"Io, si certo, certamente" balbettó poggiando lo zainetto a terra e estraendo il documento contenuto in una bustina di plastica.
Lo porse timidamente al ragazzo moro riabbassando lo sguardo sulle sue ginocchia e attendendo.
Doveva stare calmo, il suo futuro dipendeva tutto da quello doveva assolutamente calmarsi e finirla con quel balbettío.
Sentì il rumore dei fogli muoversi.
"Quindi hai fatto un corso specializzato in letteratura" chiese dopo un po' Zayn, posando il fascicolo sulla scrivania.
"Si" Harry annuì prendendo a morsi quel povero labbro dal nervosismo e cercando di mantenere lo sguardo fisso sulla figura del ragazzo.
Zayn era aggraziato anche nel modo di parlare e di comportarsi, si muoveva sinuosamente e con delicatezza. Manteneva sempre gli occhi semi schiusi, con le palpebre leggermente cadenti e le folte ciglia stese.
Le labbra rosa avevano una piccola pressione tra di loro ed erano contornate da un pronunciamento di barba perfettamente disegnata.
Harry pensó che se mai avesse dovuto raccontare una storia di principi a Gemma, avrebbe sicuramente descritto lui.
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Behind The Wall (Larry Stylinson)
Fanfiction"Una leggenda narra che il colore delle anime sia bianco e che ognuna di esse abbia un cratere nero che le attraversa: quel cratere è il dolore. Ogni anima ne possiede uno, la sua grandezza e oscurità dipende solo dalla quantità di dolore che si pro...