26. Once Upon A Time

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Consiglio la lettura con photograph di Ed Sheeran, baci.

C'era una volta, così iniziano tutte le fiabe non è vero?
Ma la loro non era decisamente una fiaba, ne un racconto di fate, ne una storia d'amore smielata e scontata. La loro era una di quelle complicate dove due mondi si incontrano per sbaglio e imparano ad amarsi silenziosamente. Senza bisogno di chissà ché, un amore fatto di citazioni dei loro libri preferiti, di sguardi e sorrisi. Platone diceva sempre, gli occhi sono lo specchio dell'anima e a loro quello specchio era bastato. L'amore cambia da persona a persona, non possiamo pretendere che tutte le storie siano uguali, perché noi stessi siamo fatti di storia, per questo la morale è sempre diversa, per questo i sentimenti sono sempre diversi. E dopo quella fredda mattina entrambi impararono ad amarsi, a conoscersi senza neanche chiederselo, lo fecero e basta. Louis voleva di nuovo vivere, voleva che sua madre lo vedesse e sorridesse fiera di lui. Voleva viversi Harry, voleva viversi la sua vita prenderla di nuovo.

"Harry ti giuro che se non smetti di ridere di faccio ingoiare la tua penna" sbuffó Louis sdraiato accanto al più piccolo sul tetto della TLE.

Il sole ormai stava tramontando, e loro erano lì a osservarlo lasciare spazio alla notte, come da mesi ormai.

Ogni giorno, anche dopo le giornate più stancanti si trovavano in quel posto, a stringersi la mano come se fosse normale e a sorridersi.

Avete capito bene, Louis aveva ricominciato anche a sorridere.

Harry era rimasto incantato da quel sorriso la prima volta che lo aveva visto, e gli venne voglia di picchiare Louis per non avergli permesso prima di vedere tale meraviglia.

"Scusa.. Scusa" Harry ridacchió appoggiando la testa sulla sua spalla.

"Dovevi vedere la tua faccia quando Niall ti ha rovesciato il caffè sulla camicia" si mise una mano sulla bocca per cercare di bloccare una seconda crisi di risa.

Niall ormai era solito a portare il caffè ai suoi amici la mattina.

Si era anche imparato i loro gusti preferiti: Louis amaro senza zucchero, Harry cappuccino, Zayn macchiato alla vaniglia e Liam espresso.

Erano diventati inseparabili quei cinque.

Non si sa come, non chiedetemi il perché, ma dopo che Louis era tornato Louis avevano stretto amicizia.

Avevano iniziato a vedersi frequentemente e a uscire, a ridere insieme, a sopportare le sfuriate di Louis quando Niall rovesciava il caffè(dopotutto era sempre un po' imbranato) e insomma, dopo mesi si erano abituati a quella familiarità.

Harry aveva visto Zayn piangere molte volte in quel lasso di tempo.

Giusto qualche lacrima nei momenti dove Louis rideva, oppure faceva le sue ora solite battute squallide.

Lo osservava sorridendo e qualche lacrima gli rigava le guance.

Harry non credeva sarebbe vissuto abbastanza per vedere Zayn Malik piangere, eppure.

"Era la mia camicia preferita dannazione" sbuffó Louis portando una mano tra i ricci di Harry.

Erano cresciuti molto in quei mesi, tanto che il ragazzo usava portare delle bandane ridicole, sempre di colori diversi e fantasie improponibili.

"Si può sempre lavare" Harry sorrise alzando la testa verso Louis.

Era cambiato tanto anche lui.

Louis aveva i capelli leggermente più lunghi e un filo di barba sulle guance, che con il suo sorriso bhe stava benissimo.

E Louis sorrideva spesso in quei tempi.

Behind The Wall (Larry Stylinson) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora