Sai è come un sogno: bellissimo ma intoccabile. Hai paura che appena provi ad avvicinarti esso si dissolva e la realtà che c'era prima appare improvvisamente, e allora neanche ci provi capisci?
Appena Niall svoltó Harry sfogó tutta la sua preoccupazione su Zayn.
"Cosa è successo? Perché è sparito?" chiese giocando con le dita per l'ansia.
Non si era mai cacciato in una situazione del genere e non sapeva come comportarsi.
"Non è successo niente stai tranquillo Harry va bene? Lui a volte fa così ha bisogno dei suoi spazi, ma devo davvero trovarlo, domani mattina abbiamo una conferenza importante ed è davvero tardi" Zayn spiegó tranquillamente spostando un petalo cadente dalla spalla del più piccolo.
"Sei l'unico rimasto e mi serve aiuto per cercarlo, che ne dici?" chiese infine sorridendogli dolcemente.
"Io, si certamente" non avrebbe mai potuto rifiutare perché, primo Zayn era stato davvero gentile con lui, due era la seconda persona più importante dell'azienda, tre bhe forse si preoccupava troppo per persone che a malapena conosceva.
"Bene, io inizio dalla piazza okay? Qualsiasi cosa ci vediamo al museo americano" Harry annuì una volta che Zayn finì di spiegare.
Sentiva le ginocchia deboli e le palpebre pesanti per il sonno, ma ce l'avrebbe fatta.
"Harry" lo richiamó guardandolo con un sorrisino, riavvicinandosi di nuovo.
"Grazie tante" disse Zayn posandogli una mano sulla spalla delicatamente.
Harry sorrise facendo spuntare le sue solite fossette e arrossendo lievemente.
"Di niente" rispose e subito dopo Zayn si allontanó a passi veloci verso il fondo della via.
Inizió a camminare piano mettendo le braccia incrociate attorno al petto e mordendosi il labbro.
Era solo, letteralmente solo e stava camminando in una strada sconosciuta.. da solo.
Doveva farcela, non poteva deludere Zayn e poi si trattava di Louis, magari stava male e aveva bisogno di aiuto, non poteva pensare a sé stesso e alle sue paranoie in quel momento.
Svoltó un paio di viette illuminate, pensó che sicuramente Louis non si poteva trovare in un posto affollato se voleva stare solo.
Dopo qualche altra curva arrivó davanti al retro di quello che doveva essere un piccolo bar, o qualcosa del genere perché si potevano distinguere vari bicchieri colorati a terra e delle bottiglie.
Ed esattamente lì, con una sigaretta tra le labbra e la testa rivolta verso il cielo scuro c'era Louis.
Harry quasi saltó dalla gioia, stava bene, cavolo stava bene e lo aveva trovato.
Si fece avanti timidamente con le maniche del maglione tirate sulle mani, iniziava a fare freddo per un semplice maglioncino.
"Louis" chiamó piano avvicinandosi.
Il ragazzo neanche si giró, continuó a guardare sopra di sé il buio notturno e a fare tiri alla sua sigaretta quasi consumata.
Harry gli si avvicinò senza dire niente, poggiandosi al muro accanto a lui.
La sua camicia era sbottonata sui primi tre bottoni, i petali neri dei suoi capelli quasi tutti a terra e il viso era leggermente contratto, gli occhi semichiusi.
E diamine era bellissimo, davvero bellissimo, Harry era davvero ammaliato.. Ma c'era qualcosa in lui che non andava. Sempre c'era sempre qualcosa.
Cosa hai Louis?
"Zayn ti sta cercando" confessó piano poco dopo, portando lo sguardo sulle sue converse.
"Lo so" rispose Louis indifferente, gli occhi spenti, tristemente spenti che ancora non volevano spostarsi su Harry.
"Dovresti andare da lui è preoccupato" continuó mordendosi il labbro inferiore rosso e giocherellando con il merletto delle maniche.
"Harry perché sei qui" chiese il ragazzo, ignorando completamente la sua frase.
"Uhm, a Zayn serviva aiuto e non ti trovava"Louis spostó finalmente- o forse no- gli occhi su di lui, incastrandoli come aveva fatto qualche ora prima.
Harry si sentì morire letteralmente, quegli occhi così freddi che quella sera erano più fermi del solito.
Lo guardó per qualche minuto, Harry che sentiva le guance a fuoco e le dita formicolare.
Leggimi.
"Posso farti una domanda" disse poco dopo Louis, il tono di voce leggermente basso.
E Harry annuì perché Louis finalmente non lo stava trattando con la sua solita freddezza e fermezza.
"Perché sorridi" e per un momento gli occhi di Louis si schiarirono, solo per un momento, solo per guardare Harry così intensamente da fargli capire che quella domanda forse era importante, che forse c'era qualcosa.
"Bhe, non lo so.. Mi viene naturale quando mi sento bene" sorrise, anche in quel momento sorrise e guardó Louis.
Quest'ultimo scrutó il suo viso, le palpebre più basse.
Stava studiando ogni piccolo particolare e Harry non poteva sentirsi più in soggezione, ma continuava a sorridere.
"Dio sei così snervante, non dovresti sorridere a tutti, non tutti se lo meritano" sbuffó poi Louis, guardando il muro davanti a loro.
"Neanche tu?" azzardó Harry, vedendo le dita di Louis stringersi attorno alla sigaretta.
Prese un'ultimo lungo tiro per poi buttare il fumo fuori dalle labbra rosa,non rispondendo alla sua domanda.
"Tutti si meritano un sorriso" sussurró poco dopo Harry, guardandosi le mani.
"Anche le persone peggiori meritano un soffio di felicità non credi?" chiese poi, spostando- coraggiosamente- i suoi occhi giada su quelli di Louis, che stavolta lo stava guardando con una curiosità e uno stupore infantile, lo aveva visto, stavolta ne era sicuro.
Dopo poco parve svegliarsi da una specie di trance e scosse lievemente il capo.
"Vai a casa Harry"
"So I cut you off
‘Cause I didn’t know no better"Heyy
Spero vi sia piaciuto ehehe
Scusate gli errori
Baci💚
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Behind The Wall (Larry Stylinson)
Fanfiction"Una leggenda narra che il colore delle anime sia bianco e che ognuna di esse abbia un cratere nero che le attraversa: quel cratere è il dolore. Ogni anima ne possiede uno, la sua grandezza e oscurità dipende solo dalla quantità di dolore che si pro...