18~Kiss

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"...Ora tocca a te..."

#JenniePov

J"Sei pronta Lalisa?"

L"Vai Kim."

In un attimo ribaltai le posizioni, mi ritrovai sopra di lei.
Eravamo ancora nude e stavo contemplando il suo corpo magnifico.
Sotto la luce fioca dei raggi lunari che attraversavano la persiana sembrava una vera dea.
Aveva un corpo scolpito.
Perfetto.

Volevo baciarlo. Volevo baciare ogni centimetro del suo corpo.
Non iniziai dalle sue labbra.
Ma dai suoi polsi, proprio lì dove le vene erano visibili, diedi dei piccoli baci umidi e delicati, cosa che la fece sobbalzare.
Andavo avanti risalendo lungo il braccio sinistro, facendo meno pressione nelle zone più sensibili per provocarle sensazioni più intense.
Sotto i miei baci non faceva che sussultare e gemere.
La sua pelle d'oca la tradiva, aveva i brividi ovunque.
Io le stavo facendo venire i brividi, e la cosa mi eccitava non poco.

Arrivai al braccio destro con gli stessi movimenti per poi risalire sul collo ed iniziare a mordicchiare leggermente la base.
Stavo salendo ed iniziai a lasciarle qualche succhiotto.
Gemeva di piacere e di dolore.
Intanto la mia mano si portò verso l'addome ed iniziai a fare su e giù lungo i suoi addominali seguendo le linee.
Arrivai a mordicchiare il lobo dell'orecchio.
Da lì scesi vertiginosamente verso il seno a cui lasciai qualche bacio veloce.
Scesi lungo i suoi addominali ed iniziai con lo stesso ritmo a lasciare baci ovunque.
La mia mano intanto si avvicinava pericolosamente alla sua intimità.
La mia bocca scendeva sempre di più.
Poi però quando ero vicinissima decisi di passare alle sue caviglie, feci lo stesso lavoro fatto con le braccia.
La mia mano ormai stava massaggiando la sua zona più intima mentre io continuavo a scendere e salire su di lei.
Era un casino di gemiti.
E anche io avevo iniziato ad avere i brividi.
Arrivai quindi all'interno coscia, lì mordicchiai baciai e succhiai bene la sua pelle, fino a salire fino alla sua zona più intima.
Arrivata lì lei diventò un casino di gemiti.
Stavo facendo un ottimo lavoro, dato come si contorceva.
Da lì, mentre giocavo con la lingua le infilai con forza un dito dentro ed iniziai a spingere.
Sentivo quella zona farsi sempre più calda.
Finché non venne in un casino di gemiti.
Mentre veniva mi spingeva la testa verso il basso, come nel voler marcare quella sensazione il più a lungo possibile.
Le diedi qualche altro bacio lì e poi tornai su.
Lei era esausta, mi guardava e respirava pesantemente.
La strinsi forte ed iniziai a baciarla.
Erano baci teneri, come di chi nasconde un segreto.
Ma noi lo sapevamo.
Ci amiamo. Ci amiamo e basta.
E questa era la nostra prima volta.
Il nostro piccolo e geloso segreto da custodire.
Però, volevo osare di più con lei.
Ma non era la sera giusta, eravamo esauste e il giorno dopo dovevamo ancora affrontare tutta la situazione.
Dovevamo andare a scuola e scegliere se esporci o cercare di nascondere tutto il più a lungo possibile.
Non sapevamo niente effettivamente.

Come dovevamo comportarci con il resto del mondo? Fino ad ora siamo state solo io e lei.
E... sinceramente avevo paura di affrontare tutti.
Ma soprattutto, non volevo mettere lei in una brutta situazione.
Non volevo che la prendessero di mira e che la insultassero, lei era il suo angelo. E doveva proteggerla ad ogni costo.

Nel frattempo lei si era addormentata tra le mie braccia.
Era così bella...
I miei occhi si chiusero lentamente.
In quel frangente di tempo, desideravo solo che quel momento non finisse mai.

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SPAZIO AUTRICE
Come avete visto, loro si sono chiarite,  ma saranno pronte ad affrontare tutte le conseguenze del loro amore?
Lascio a voi.

{SOLO} Jenlisa🌈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora